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Incontro con Vera Vigevani

Venerdì 7 giugno alle ore 10:30, 
Scuola Media Norberto Bobbio, Via Ancina 15 
importante appuntamento con Vera Vigevani, cofondatrice del Comitato delle "Madres dePlaza de Mayo", il gruppo di donne che durante la dittatura militare argentina (1976-1983)  si riuniva regolarmente, nonostante la dura repressione della  polizia, nella  piazza principale di Buenos Aires, per chiedere notizie dei "desaparecidos", figli o nipoti fatti scomparire e spesso uccisi dal regime.
 
Durante l'incontro, cui parteciperanno il Dirigente Scolastico della Scuola, Professor Luigi Vallebona, la Presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli e il Presidente dell'A.N.P.I.  - Sezione R.  Martorelli, via Poggio 16 - Palmiro Gonzato, la scrittrice riceverà la tessera onoraria dell'A.N.P.I. e una pergamena di riconoscimento per la sua instancabile azione di testimonianza e di trasmissione della memoria sulla violazione dei diritti umani.

"I ragazzi dell' esilio" (Edizioni 24 Marzo), il libro autobiografico che Vera Vigevano presenterà  ripercorre, partendo dalla tragica esperienza della morte della figlia, la  lotta condotta insieme alle altre donne argentine per ottenere, anche dopo la fine della dittatura, la punizione dei responsabili.
 
 
Vera Vigevani, giornalista ebrea  costretta a lasciare bambina l'Italia nel 1938 a causa delle leggi razziali, si rifugiò con la famiglia in Argentina, dove lavorò  per molti anni all' ANSA; nel 1976 perse la  figlia Franca, di appena diciotto anni, militante in un comitato studentesco che si opponeva alla dittatura militare instaurata con il colpo di stato del generale Videla. La giovane studentessa venne sequestrata, insieme a migliaia di altri oppositori del regime, e uccisa nelle settimane immediatamente successive al colpo di stato militare.
Ama definirsi una "militante della memoria", sottolineando così la necessità di trasmettere alle nuove generazioni, perché se ne facciano a loro volta testimoni, i valori della lotta contro le dittature di tutto il mondo, in qualunque paese e in qualunque latitudine si instaurino. La sua testimonianza è particolarmente toccante, visto che sulla sua persona si concentrarono in diversi momenti storici le violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime fascista in Italia e dalla dittatura militare in Argentina. Con lei ci si trova di fronte a due tragedie e a una sola memoria, necessaria oggi e sempre affinché non si possano ripetere tali crimini contro l'umanità.


Ultimo aggiornamento: 06/06/2013