Sperimentazione di progetti di “Vita indipendente” in Piemonte

e relativi criteri

 

Bollettino Ufficiale n. 34 del 22 / 08 / 2002

Deliberazione della Giunta Regionale 5 agosto 2002, n. 32-6868

L.R. 27/94. Criteri di ripartizione agli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali dei finanziamenti ai sensi della Legge 104/92, art. 42, comma 6, lett. q) e della Legge 162/98 relativa all’handicap grave e gravissimo. Accantonamento di Euro 4.596.466,30= sul capitolo 11905/2002 e di Euro 2.083.484= sul cap. 11915/2002

A relazione dell’Assessore Cotto:

La L. 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, all’art. 42, comma 1, ha previsto l’istituzione del Fondo per l’integrazione degli interventi regionali in favore di cittadini handicappati, ponendo in capo alle regioni, comma 4 e comma 6, lett. q) dello stesso articolo, la ripartizione dei fondi tra gli enti competenti a realizzare i servizi.

Successivamente la L. 162/98 “Modifiche della legge 5.2.1992, n. 104, concernente misure di sostegno in favore di persone con handicap grave” all’art. 1 dispone che le regioni programmino interventi di sostegno alla persona e alla famiglia come prestazioni integrative degli interventi realizzati dagli enti locali a favore delle persone con handicap di particolare gravità, destinando specifiche risorse economiche.

In attuazione della normativa sopra citata, la Regione, nel processo di razionalizzazione delle risorse, ha individuato quali beneficiari dei suddetti finanziamenti gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali, ritenuti i soggetti più idonei a programmare,d’intesa con le realtà pubbliche e private del territorio, una progettualità innovativa in grado di offrire risposte sempre più adeguate ai bisogni.

Il riscontro positivo ottenuto conforta nel riconfermare gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali quali beneficiari dei contributi.

Considerata inoltre l’evoluzione legislativa determinata dalla legge 328/2000, pare opportuno promuovere nuovi percorsi progettuali a sostegno della disabilità grave, in particolare della disabilità motoria.

Dalla lettura dei dati si riscontra l’incremento di tale disabilità dovuta all’aumento delle patologie invalidanti, nonchè dei traumi legati al fenomeno della motorizzazione che provocano disabilità permanenti o gravi limitazioni all’autonomia personale.

La necessità quindi di rispondere alla domanda di progettualità articolata e personalizzata secondo i bisogni della persona può essere inizialmente ricondotta alla sperimentazione di percorsi di vita indipendente così come esplicitato nel dispositivo.

Anche alla luce degli indirizzi dell’OMS è ormai consapevolezza diffusa che la disabilità è costituita dall’insieme di più fattori di cui i principali sono il deficit o disabilità dell’individuo e le barriere culturali e ambientali esistenti nel contesto sociale.

Tale consapevolezza è emersa anche dalle azioni progettuali realizzate all’interno dell’Osservatorio regionale sull’handicap, di cui alla l.r. 61/97, che hanno concretizzato da un lato sportelli informativi e di consulenza quale l’Informahandicap, dall’altro sperimentato strumenti di valutazione dell’handicap che richiedono di essere ulteriormente definiti e modulati sulla base delle più recenti indicazioni dell’OMS.

La sperimentazione di tali strumenti permetterà in primo luogo un omogeneo accertamento dello stato di disabilità grave e dall’altro supporterà la predisposizione di progetti individuali da parte delle competenti Commissioni.

Tale sperimentazione sarà condotta, secondo le indicazioni regionali, d’intesa tra aziende sanitarie locali ed enti gestori delle funzioni socio assistenziali.

Pertanto, la Giunta regionale;

viste le LL. 104/92 e 162/98;

vista la L. 328/2000;

vista la L.R. 27/94;

vista la L.R. 51/97;

unanime,

delibera

di approvare i seguenti criteri e modalità per l’assegnazione dei finanziamenti di cui alla legge 104/92 e 162/98 agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali di cui all’art. 13 della L.R. 62/95.

1) FINANZIAMENTI RELATIVI ALLA L. 104/92

AZIONI FINANZIABILI

omissis …

2) FINANZIAMENTI RELATIVI ALLA L. 162/98

omissis …

B) ULTERIORI AZIONI FINANZIABILI DI CARATTERE INNOVATIVO

SOSTEGNO ALLE PERSONE CON GRAVE DISABILITA’ MOTORIA

Al fine di rispondere alla sempre crescente richiesta di persone portatrici di grave disabilità motoria e secondo i principi della legge 162/98, si ritiene opportuno stimolare la sperimentazione, su tutto il territorio regionale, di progetti di “Vita indipendente”.

Verificato dai piani progettuali attivati dagli enti gestori nel biennio precedente, periodo di prima attuazione delle azioni di cui alla l. 162/98, che l’attivazione di progetti di vita indipendente, richiede, oltre alla disponibilità di risorse finanziarie, una significativa innovazione culturale dell’organizzazione dei servizi alla persona, innovazione che coinvolge gli operatori e i cittadini attori del proprio benessere, pare opportuno sperimentare, per almeno un anno, tale progetto prima di definire linee guida e modelli gestionali.

Tali indirizzi verranno definiti sulla base delle risultanze dei bisogni conosciuti e d’intesa con le componenti sociali interessate.

Gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali dovranno predisporre piani personalizzati, concordati con i soggetti che ne facciano richiesta, prevedendo l’erogazione di un finanziamento direttamente alla persona disabile, o ai suoi familiari, per consentire l’assunzione di assistenti personali, riservandosi la verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia.

Gli interventi di aiuto sono rivolti alla cura della persona, all’aiuto domestico, alla mobilità e a tutte quelle azioni atte a garantire l’indipendenza e l’integrazione sociale.

ENTITA’ DEI CONTRIBUTI E LORO ASSEGNAZIONE

Il contributo per ogni progetto di vita indipendente è concesso nella misura massima di Euro 20.658,28 e dovrà essere erogato agli interessati sulla base dei regolamenti in essere di ogni ente gestore.

L’individuazione dell’entità dei contributi da assegnare agli enti gestori che presenteranno i piani progettuali avverrà, con determinazione dirigenziale, successivamente alla presentazione dei progetti stessi, e sarà calcolata sulla base del numero dei piani personalizzati predisposti e dei relativi costi ed in relazione alle disponibilità finanziarie regionali ammontanti a Euro 1.000.000, che verranno accantonate con successiva deliberazione.

Nella ripartizione si terrà conto dell’equilibrio territoriale e della necessità di assicurare la fattibilità dei progetti.

PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE

Gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali dovranno far pervenire entro e non oltre le ore 12 del giorno 15 ottobre 2002 (non farà fede la data del timbro postale) al Settore “Programmazione e promozione interventi a sostegno della persona e della famiglia e per la qualificazione del personale socio-assistenziale” - Assessorato alle Politiche Sociali - Corso Stati Uniti 1 - 10128 Torino, il piano progettuale approvato con deliberazione e/o determinazione e corredato dei singoli piani individualizzati e dei relativi costi.

MODALITA’ DI APPROVAZIONE DEI PROGETTI

I progetti, valutati positivamente dal Gruppo di Lavoro Interassessorile sull’handicap, verranno validati ed approvati con determinazione dirigenziale. Con la stessa determinazione si provvederà all’erogazione, in un’unica soluzione, dei contributi assegnati.

Potranno essere richiesti ulteriori elementi utili per la valutazione del programma presentato.

Gli enti gestori beneficiari dei contributi dovranno trasmettere al Settore “Programmazione e promozione interventi a sostegno della persona e della famiglia e per la qualificazione del personale socio-assistenziale”, entro i 6 mesi successivi alla comunicazione dell’erogazione del contributo, una relazione sullo stato di attuazione del progetto.

Alla conclusione del progetto medesimo gli enti gestori dovranno far pervenire una relazione sui risultati attesi ed un’autocertificazione attestante le spese sostenute.

Il Settore “Programmazione e promozione interventi a sostegno della persona e della famiglia e per la qualificazione del personale socio-assistenziale” potrà effettuare verifiche a campione.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)

Le Determinazioni Dirigenziali nn. 202 e 203 - Codice 30.1 - di attuazione della D.G.R. sopra riportata, sono pubblicate su questo Bollettino Ufficiale, Parte I,  nell’apposita Sezione (Ndr).

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 Criteri per la sperimentazione e la rimodulazione dei piani progettuali di Vita indipendente di cui alla d.g.r. 32-6868 del 5 agosto 2002 e modalità per l’assegnazione dei finanziamenti agli enti gestori delle funzioni socio assistenziali

Bollettino Ufficiale n. 17 del 24 / 04 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 25 marzo 2003, n. 22-8775

Criteri per la sperimentazione e la rimodulazione dei piani progettuali di Vita indipendente di cui alla d.g.r. 32-6868 del 5 agosto 2002 e modalità per l’assegnazione dei finanziamenti agli enti gestori delle funzioni socio assistenziali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare i criteri per la sperimentazione dei progetti di Vita indipendente e la rimodulazione dei piani progettuali presentati dagli enti gestori delle funzioni socio assistenziali ai sensi della d.g.r. n. 32-6868 del 5.8.2002 nonché le modalità per l’assegnazione del finanziamento regionale agli enti gestori stessi per l’attuazione della sperimentazione, contenuti nell’allegato 1 che fa parte integrante del presente provvedimento;

- di dare mandato alla Direzione regionale Politiche Sociali di provvedere a tutti gli adempimenti necessari all’avvio della sperimentazione.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato 1

CRITERI PER LA SPERIMENTAZIONE E LA RIMODULAZIONE DEI PIANI PROGETTUALI PRESENTATI AI SENSI DELLA D.G.R. 32-6868 DEL 5.8.2002

DESTINATARI DEL PROGETTO

Destinatari del progetto sono:

- esclusivamente persone portatrici di grave disabilità motoria e di età compresa tra i 18 e 64 anni;

- persone inserite in contesti lavorativi, o formativi, e sociali, per cui l’assunzione di assistenti personali garantisce loro una piena integrazione sociale. A tale proposito nel proprio piano personalizzato gli interessati devono dimostrare quali positivi risultati a sostegno delle proprie esigenze e necessità comporti l’attuazione di un progetto di vita indipendente;

- persone con capacità di autodeterminazione in quanto devono gestire in modo autonomo la propria esistenza e le proprie scelte. Devono essere consapevoli che l’assunzione di assistenti personali, individuati e formati direttamente, li vede impegnati nel ruolo di datori di lavoro con tutti i diritti e doveri che ne conseguono. Devono pertanto manifestare una chiara volontà di sperimentare e vivere il percorso di Vita indipendente.

TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO

- i progetti di Vita indipendente sono finalizzati all’assunzione di assistenti personali, con l’unica finalità di accompagnare l’individuo con disabilità ad organizzarsi e vivere momenti di partecipazione alla vita pubblica e di socializzazione; non devono, infatti, essere interpretati come interventi di sostegno al nucleo familiare, azione, peraltro, già ricompresa nei finanziamenti di cui alla l.162/98, né come interventi sostitutivi dell’attività di assistenza tutelare, né come interventi di carattere sanitario di competenza infermieristica e/o riabilitativa.

CONTRIBUTO

- il contributo per la Vita indipendente di norma è alternativo all’erogazione di altri interventi di natura economica e di interventi di aiuto domestico da parte degli enti gestori; può, tuttavia, essere parte di un progetto che vede un mix di interventi complementari concordati con l’ente gestore delle funzioni socio-assistenziali e l’ASL, quali le attività di assistenza tutelare e le cure domiciliari;

- il contributo è previsto per interventi anche della durata di 24 ore;

- l’entità del contributo è commisurata a parametri di reddito personale, al complesso delle risorse a disposizione della persona disabile (sia in termini economici, sia di aiuti già disponibili ed utilizzati, sia abitativi) ed al contesto ambientale di riferimento;

VALUTAZIONE DEI PIANI PROGETTUALI DA PARTE DEGLI ENTI GESTORI

- gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali devono pertanto rimodulare, d’intesa con gli interessati, le istanze a suo tempo presentate alla luce dei nuovi ulteriori criteri. A tale proposito, i singoli piani individuali devono essere valutati, in merito all’efficacia del progetto rispetto allo sviluppo della vita indipendente ed all’integrazione sociale, dall’Unità Valutativa Handicap o da apposita Commissione costituita da rappresentanti dei servizi socio assistenziali e dei servizi sanitari.

ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO REGIONALE

- considerato che la sperimentazione è prevista su tutto il territorio regionale, si ritiene opportuno consentire ai 41 enti gestori, che hanno manifestato la disponibilità alla sperimentazione medesima, l’avvio di almeno un progetto, prevedendo l’attribuzione a ciascuno di loro di un contributo pari ad Euro 20.658,28, che verrà assegnato solo a riscontro della rispondenza del piano progettuale ai nuovi criteri.

Tenuto conto che con tale attribuzione non si esaurisce la somma accantonata e nell’eventualità, tra l’altro, che alcuni enti gestori non riscontrino tra i propri piani progettuali soggetti idonei da inserire nella sperimentazione, le ulteriori risorse finanziarie verranno distribuite in relazione al numero di progetti rispondenti ai nuovi criteri presentati dai singoli enti gestori ed alla popolazione disabile residente;

- gli enti gestori dovranno inviare al Settore “Programmazione e promozione interventi a sostegno della persona e della famiglia e per la qualificazione del personale socio-assistenziale” - Assessorato alle Politiche Sociali - Corso Stati Uniti 1 - 10128 Torino - i propri piani progettuali rimodulati, individuando i soggetti da inserire nella sperimentazione nel pieno rispetto del concetto di vita indipendente, entro il 30 aprile 2003;

- i progetti rimodulati, valutati posivamente dal Gruppo di lavoro interassessorile sull’handicap, verranno approvati con determinazione dirigenziale. Con la stessa determinazione si provvederà all’assegnazione agli enti gestori, i cui piani progettuali sono stati valutati positivamente, dei relativi finanziamenti ed alla contestuale erogazione.