Buongiorno,
nell'occasione di questa intitolazione mi sembra doveroso innanzitutto porgere un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto questa richiesta, il cui iter è iniziato nel 2019; una richiesta che testimonia una conoscenza e una volontà di conoscere aspetti anche molto particolari della storia del territorio dove viviamo ed operiamo, e non di meno un attaccamento alla storia della comunità nel suo insieme, fatto anche di memoria e quotidianità.
 
In particolare, so che il Tavolo di Borgo Vittoria, che ha elaborato questa proposta, ha lavorato e lavora in questo contesto, in stretta unione con la Circoscrizione 5, come dimostrato dal costante rapporto che intercorre e dalla recente festa di Borgata che la Circoscrizione ha sostenuto e che è espressione proprio di questo senso di appartenenza e di apertura verso tutti i soggetti presenti.

Al suo interno sottolineo la presenza dei volontari del Centro di documentazione storica della Circoscrizione 5 che lavorano per un progressivo approfondimento della conoscenza della storia del quartiere, cosa che aiuta a pensare al quartiere anche nel suo presente.

Proprio la dimensione pubblica e partecipata garantisce la salvaguardia del patrimonio accumulato nel tempo dalla comunità di Borgo Vittoria, una ricchezza che costituisce il puntodi partenza per pratiche di confronto, di formazione e integrazione, così necessarie per ragionare e costruire insieme una maggiore vivibilità sul territorio.

Altro grande merito va riconosciuto a chi si è accollato, - va detto - con passione ed efficacia, il compito di salvare questa storica cascina, la La Fossata, i cui tempi di recupero sono stati molto lunghi ma, alla fine, ci è stata restituita una struttura accogliente, all'avanguardia nel campo dell'ospitalità e del sociale come meglio non ci saremmo potuti aspettare.

La Fossata è peraltro uno degli emblemi della storia di Borgo Vittoria, in quanto il suo primo impianto risale addirittura al '500; rientra quindi, a pieno titolo, tra quelle categorie di edifici ed ambiti urbani che caratterizzano i momenti e le trasformazioni storiche più importanti, che, nel tempo, si radicano nella memoria identitaria della comunità anche come patrimonio "immateriale". Oggi, l'intitolazione del giardino alla cantante Nella Colombo, la cui celebrità e giusta fama arriva fino ad oggi, basti pensare al successo longevo di "Sola me ne vo per la città" che - mi hanno detto - avremo tra poco modo di riascoltare, riassume in modo lieve, ma pieno di significato, il filo della storia che lega luoghi e persone, in comunanze che possono aiutare a far convivere le diversità e a superare divisioni di ogni natura.

Un altro importante significato della proposta è senz'altro di "genere" perché la toponomastica -mi risulta - parli ancora molto al maschile; ricordo, come esempio più recente di intitolazione in memoria del genere femminile, il giardino tra via Verolengoe via Luini, dedicato alle Operaie della fabbrica Superga; ma rappresenta anche un avvicinamento alla modernità, in quanto ci ricorda una cantante del Novecento, mentre Borgo Vittoria, a partire dalla sua stessa denominazione e da quella di diverse vie, richiama ad eventi di un passato più lontano, ossia la famosa battaglia del 1706.

Un ultimo ringraziamento lo rivolgo al figlio di Nella Colombo, Danilo Bruni, che, mi hanno riferito, ha accompagnato questa iniziativa con simpatia e passione, nonché con la competenza professionale che ha contraddistinto la sua bella carriera artistica.

Un saluto, infine, da parte di tutti i componenti del Consiglio circoscrizionale della 5 e anche da tutto il personale degli uffici che danno il massimo per garantire la presenza istituzionale anche in queste meritevoli iniziative.

Il Presidente della Circoscrizione 5
       Enrico CRESCIMANNO