La memoria non è
ricordo del passato, ma un luogo in cui
il vissuto si fonde con il presente, l’esperienza
diventa opportunità per interpretare
l’oggi, per costruire il futuro.
La storia non è cronologia di avvenimenti,
ma ne è l’intreccio, l’incontro
di storie di una vita.
Ecco perché il teatro che è
capace non solo di raccontare, ma di fare
riaccadere ogni volta le storie e renderle
vere e importanti.
Sempre più il teatro nelle comunità
che percorriamo, nei lunghi viaggi che intraprendiamo
nei territori sta diventando luogo, inteso
come spazio e tempo in cui la condizione
umana non solo si rappresenta, ma riaccade.
Questo è capitato di nuovo tra San
Donato e Mirafiori, incontrando i testimoni
ed i protagonisti delle storie sulla seconda
guerra mondiale e sulla resistenza, ma anche
i giovani studenti che la guerra non l’hanno
mai vissuta, ma vivono la realtà
di una Torino nel continuo cambiamento dato
dall’immigrazione e abbiamo ascoltato,
abbiamo ripercorso insieme con loro alcune
storie, ma soprattutto abbiamo visto accadere
esperienze umane dove il presente è
dato dalla complessità di una vita.
Dino Sanlorenzo evoca momenti ed immagini
centrali della storia della città
"Il 1943 cambiò tutto. Tutto
si pensava tranne che il fascismo sarebbe
caduto. Lo capii il giorno in cui vidi arrivare
sulla stradina, come una specie di fantasma,
mio fratello, vestiti privi di contenuto
che avanzavano verso di me."
"Dopo la liberazione c'era la fame
di tutto. Dal '45 al '49 escono tutti i
capolavori del neorealismo. Stavano emergendo
tute le letterature che erano state proibite
dal fascismo, soprattutto la letteratura.
A Torino Einaudi pubblicava Hemingwaay,
Dos Passos, Kafka. La Feltrinelli Il trattato
sulla tolleranza di Voltaire con l'introduzione
di Togliatti, le opere dell'illuminismo
francese. Editori Riuniti l'Antologia di
Spoon River e poi Pavese, Calvino, Ginzburg,
Romano, Fenoglio, i libri di storia. Sono
quelli gli anni in cui cambia la musica:
i cantautori, i francesi, Brassens, Greco,
Piaf. A Torino, Fred Buscagluione rompe
gli schemi. I genovesi, Tenco, Endrigo,
Lauzi, poi De Andrè, Paolo Conte..."
Guido, giovane impegnato sul territorio,
ci parla di Paolo, Giovanni e Aristide,
partigiani dell'A.N.P.I., e, attraverso
le parole di Pavese, descrive le difficoltà
del lavoro nel dopoguerra:
“Fu di quelli che dopo la guerra,
cresciuti alla fame. Venne anch’egli
a Torino, cercando una vita, e trovò
le ingiustizie. Imparò a lavorare
nelle fabbriche senza un sorriso. Imparò
a misurare sulla propria fatica la fame
degli altri e trovò dappertutto ingiustizie.
Era giunto a Torino un inverno, tra lampi
di fabbriche e scorie di fumo: e sapeva
cos’era il lavoro”.
Domenica, Antonietta, Rita e Palmira ci
raccontano la fatica e la voglia di continuare
una vita anche in mezzo alla guerra:
“Durante la guerra sono andata
in Svizzera sono partita nel '44 e sono
stata via 9 mesi. Mentre in Italia c’era
la guerra io mi ricordo di un Natale da
fiaba. Non credevo a Gesù bambino
ma quell’anno si! Mio fratello invece
che era del 27 ha fatto il partigiano, era
bellissimo! Siamo partiti lo stesso giorno
io verso la Svizzera e lui al Sempione.”
Angela, Alessandro, Silvia ci parlano della
scuola che evolve e dei gusti dei cambiano:
“Impara a mangiare il bughur e
il falafel.
Impara a conoscere il pungente cumino.
Hamed ha imparato un mestiere.
Hamed ha imparato il piemontese.
Figli nuovi di un paese che invecchia.
Avrei dato un pugno al professore.
Oggi gliel’ho dato.
Ora di religione islamica a scuola.
Scuola occupata dagli studenti francesi.
Dopo le elezioni, le camere sono più
rosa?
Ultime notizie, la storia si ripete, quello
che era 50 anni fa lo è anche oggi”
“Tutti i nostri domani” è
un viaggio nel tempo tra antichi ricordi
e speranze per il futuro, dove vecchie e
nuove generazioni si mischiano, si confrontano
per raccontare la realtà di una Torino
che dalla fine della seconda guerra mondiale
non è più stata la stessa,
dove l’integrazione diventa elemento
per sopravvivere, ma anche per crescere
e viaggiare. Un percorso che racconta i
tempi bui e le gioie del boom economico,
attraverso l’idea di lavorare sul
tema dell’amore.
Questo desiderio di parlar d’amore
si è intrecciato con la memoria,
l’identità soggettiva, la cultura
popolare e non delle singole persone, dando
vita ad un percorso poetico che si muove
dalla “tragedia” alla “soap
opera”, dal“melodramma”
alla “nuova canzone napoletana dei
vicoli”, mescolando alto e basso,
sacro e profano, bello e brutto.
Il progetto di Teatrocomunità è
promosso dai settori Gioventù, Periferie
ed eventi Culturali in collaborazione con
le Circoscrizioni della Città di
Torino.
Per informazioni
Associazione Culturale CHORÓS &
POLIS
Via Porta Palatina, 9 - Torino Tel 011.436.74.63
Fax e segreteria telefonica 011.436.18.12
Mail polisdue@fastwebnet.it
|
Tutti
i nostri domani
Evento
teatrale
a cura di Maria
Grazia Agricola
con la collaborazione
di Francesca Gugliemino
Giovedì
27 aprile 2006 - ore 10.00
Cortile del Liceo Cavour
Corso Tassoni 15 - Torino
ASSOCIAZIONE CULTURALE CHORÓS&POLIS
voci&luoghi della comunità
in collaborazione con
- Liceo Cavour
- ANPI
Con il contributo di
- Città
di Torino Settore Periferie
- Circoscrizione IV
- Provincia di Torino
Clicca
sulle foto per ingrandirle
- Collaborazione alle musiche
Luciano Gallo e Stella Sorcinellli
- Collaborazione alla
drammaturgia dell'attore Alberto Pagliarino
e Fabrizio Stasia
- Assistenza alla produzione
e al progetto Tania Prinzi
- Collaborazione alla ricerca
iconografica Giancarlo Franceschetti
- Consulenza per i balli
di scena
Nando Pranzo
- Costumi Debora Pasero
- Luci e allestimento
Giancarlo Franceschetti
- Collaborazione alla
produzione
Renata Mazzanti
- Un ringraziamento particolare
per la collaborazione al progetto
al Prof. David Sorani
- Con i personaggi / testimoni:
Dino Sanlorenzo, Luciano Pregnolato
Rodolfo Brescia, Marco Buscicchio, Sergio
Capello, Biagio Cappiello, Rosetta Catarozzo,
Piera Dal Prà, Irma Diana, Angela
Di Rosa, Antonietta Foggiano, Dalia Gibin,
Aristide Giovannini, Martina Lessio, Alessandra
Loreggia, Domenico Manna, Federica Mantovani,
Nuccia Miceli, Domenica Morello, Franco
Parrelli, Palmira Rizzuto, Rosa Rizzuto,
Guido Ruffinatto, Giovanna Stringone,
Rita Zardin, Silvia Zilli
e
Luciano Gallo, Francesca Guglielmino,
Alberto Pagliarino, Claudio Zanotto Contino,
Stella Sorcinelli, Fabrizio Stasia
e con Renata Mazzanti
|