Visite guidate
alla Villa della Tesoriera
Le VISITE
GUIDATE alla Villa
della Tesoriera saranno effettuate la prima
domenica di ogni mese, a partire dal 1 aprile fino
al 7 ottobre 2001, escluso agosto.
Orario: primo turno ore 15.00. secondo turno ore 16.00.
Ingresso gratuito.
Per informazioni e prenotazioni
Ufficio Cultura
IV Circoscrizione
Tel. 011.4435451 - 52
" …i due viali di carpino, i fiori, i gruppi di statue e
quell'edificio elegante le cui persiane verdi ne rallegrano
cotanto la bella facciata incoronata da un belvedere, ci annunciano
la Tesoriera… fanno di questo palazzo un ricco e splendido museo
degno di essere visitato dai colti e gentili torinesi che amano
l'istruzione variata e piacevole."
Abate G. F. Baruffi
in "Passeggiate nei dintorni di Torino"
Torino - giugno 1853
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Vai alla pagina: Mappa Servizi del Parco Tesoriera
Breve Storia
Nel 1713 il Consigliere e Tesoriere
Generale di S.A.S. Vittorio Amedeo II, Aymo Ferrero Signore
di Cocconato, da poco sposato con la nobile Clara Teresa Gay,
riceve in eredità dallo zio una "…casina posta sovra le fini
della città, regione Pozzo di Strà".
Aymo Ferrero incaricò quindi l'Abate Jacopo Maggi del progetto
e della direzione lavori per la costruzione del corpo centrale
dell'attuale villa. L'inaugurazione avviene nel maggio 1715,
con la presenza di Vittorio Amedeo II e della sua Corte. Il
25 dicembre 1718 Aymo Ferrero muore lasciando erede la moglie
che, a causa dei debiti verso le Regie Finanze, mette all'incanto
la villa.
Dopo vari passaggi di proprietà, dal 1797 al 1814 è occupata
dalle truppe francesi. Quindi, nel 1844 viene acquistata dal
Marchese Stanislao Cordero di Pamparato a nome del Marchese
Ferdinando Arborio, Gattinara e Breme Duca di Sartirana.
Inizia un periodo di grande splendore: viene risistemato il
parco e fatta costruire l'ala est della villa, affiancando
a sud due serre, una riscaldata per le piante tropicali e
l'altra destinata alle camelie e alle orchidee. Il parco viene
trasformato in vari giardini: all'italiana, alla francese
e all'inglese, ed abbellito da aiuole di fiori e piante rare
provenienti da tutto il mondo.
Nella nuova ala viene costituita una biblioteca con 1500 volumi;
nelle varie sale e nel salone sono disposte collezioni di
quadri, sculture, ceramiche, armi, ecc.. Il 21 gennaio 1869
il Marchese Ferdinando Arborio muore e lascia erede il figlio.
Nel 1934 la proprietà è di S.A.R. Principe Amedeo Umberto
di Savoia che, l'anno successivo, incarica l'ingegnere Gianni
Ricci di ristrutturare la villa.
Realizza l'ala ovest uguale all'ala est, demolendo la vecchia
"cassina". Demolisce le due vecchie scale centrali e costruisce
l'attuale scalone. La villa viene destinata a funzioni culturali
e di rappresentanza.
Nel 1962 l'Amministrazione dei Duchi D'Aosta vende la villa
all'Istituto Sociale dei Gesuiti.
Nel 1976 varie manifestazioni di protesta e raccolte di firme
dei cittadini portano il Comune di Torino ad espropriare il
Parco ed in seguito all'acquisto della Villa. Oggi è sede
della Biblioteca Musicale Andrea Della Corte, ed è luogo di
celebrazione dei Matrimoni Civili.
Percorso di visita
Piano
Terreno
Il portico centrale è formato da 3 arcate, le cui volte sono
affrescate con immagini di fanciulli e putti, angeli e ghirlande
in stucco, il suonatore di lira e la fanciulla con pane e
vino, rappresentano scene di accoglienza ed ospitalità. Dalla
porticina sulla sinistra si accede alla Sala della Pace, con
la volta a soggetti mitologici, al centro tra le nubi Giove
e Giunone.
Le sale sono ricche di cartigli con dei motti che riprendono
la rappresentazione stessa della sala. Segue la Sala del Tempo
e della Pace, ove al centro il Tempo è circondato dalle quattro
stagioni. Sui sovrapporte scene con navi.
Si giunge alla piccola Sala delle Chiacchere, con agli angoli
quattro balconi da cui si sporgono un pappagallo, una donna,
un babbuino e un uomo. Attraversato il corridoio centrale,
dove un tempo vi erano le due scale di accesso al primo piano,
si giunge alla Sala della Luce che Illumina le Tenebre. A
sinistra la Sala di Diana Protettrice, con Diana con arco
e freccia in posa e circondata da figure allegoriche e putti.
Primo Piano
Per accedere al primo piano si percorre lo Scalone d'Onore
progettato dall'ingegnere Gianni Ricci e costruito nel 1935.
La prima saletta è ricca di geometrie, a costoloni a forma
ottagonale che reggono al centro otto lunette portanti un
anello con un cupolino. Dalla porta sulla sinistra si accede
alla Sala delle Incisioni, purtroppo in parte sottratte. Bella
vista sul parco.
Dalla porta sulla destra si accede al magnifico Salone della
Villa. Sul soffitto una figura alata incoronata da un putto
circondato da altri che reggono ramoscelli di fiori ed una
lancia. Un sole dorato e un putto che regge un cartiglio col
motto "Specchio son di virtù e guida". Sulle pareti laterali,
appoggiati alla balaustra, personaggi che discutono e consultano
vecchi libri.
Dal balconcino gli orchestrali suonavano per le feste e manifestazioni.
Ai quattro lati, sopra le finestre esterne e interne, quattro
figure allegoriche: la Matematica, l'Architettura, l'Astronomia
e la Pittura. Sul lato a mezzogiorno un epigrafe dell'Abate
Jacopo Maggi. Sopra il camino il ritratto di Vittorio Amedeo
II in giovane età.
a
cura di Felice e Giovanni Cortese Associazione Artistico Culturale
"LA TESORIERA"
L'Associazione Artistico Culturale "LA TESORIERA" è stata
costituita il 25 giugno 1996 da Poeti, Pittori e Musicisti
particolarmente legati alla Tesoriera.
Cas. Post. 3191 - 10100 Torino Tel. 0347.7990165
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