Il passato agro-pastorale è ancora presente nei lembi occidentali di borgata Parella, in particolare attorno alla Strada della Pellerina e della Berlia. Qui finisce la città e inizia la campagna. I campi, irrigati dai piccoli canali (bealere) derivati dalla Dora sono coltivati a mais e foraggio; tuttora praticato l'allevamento bovino e di animali da cortile.
Il nome stesso, in uso dagli anni '30 del '900, denota il passato agricolo della borgata: i conti San Martino di Parella, provenienti dall'omonimo borgo canavesano e vassalli dei Savoia, possedevano la cascina "Il Parella", situata all'altezza del tratto finale dell'attuale corso Montegrappa, e i terreni circostanti. Il più famoso fu il Marchese Carlo Emilio di Parella, vissuto a cavallo tra '600 e '700, condottiero e valoroso uomo di spada.
I primi documenti cartografici del '500 ci mostrano campi, cascine, strade interpoderali, bealere e boschi, con toponimi in parte ancora oggi esistenti. Solo a partire dagli anni '30 del 1900 scompare gran parte del territorio agricolo e la città si espande oltre corso Lecce.