La Dora Riparia nasce in Francia, al Monginevro, e sfocia nel Po a Torino dopo 125 km. La portata media di 26 m3/sec ha notevoli variazioni stagionali.
Nell'ottobre 2000, quando il fiume esondò all'altezza del Parco Carrara e allagò le zone attorno alle vie Pianezza e Nole, superò i 700 m3/sec, pur non raggiungendo i massimi del 1901. Il percorso presenta sia tratti naturali (anse in Parella ovest e oltre l'area dell'Amedeo di Savoia, dove è prevista l'apertura di una pista ciclo-pedonale) che irregimentati a canale (pressi di corso Regina Margherita). Il tracciato e le sponde sono tutelate dal Piano Regolatore.
La Dora, che attraversa tutto il territorio di San Donato, Campidoglio e Parella, ne è stato il principale motore, sia per lo sviluppo agricolo che industriale. I campi si sono per secoli giovati delle bealere per irrigare i coltivi. I canali hanno fornito energia agli opifici ottocenteschi lungo via San Donato, tramite le ramificazioni dei canali di Torino e del Martinetto. Due esigenze, irrigare o alimentare le ruote dei mulini, spesso contrastanti, in particolare nei periodi di magra.
Il canale della Pellerina, già citato in documenti del 1567 e indicato nelle carte di fine '700 con il nome di bealera Meana, prende origine dalla grande ansa della Dora all'estremità ovest del Parco omonimo, dove uno sbarramento ne alza il livello di due metri. Presso le paratie di derivazione del canale, oggi a secco, una lapide indica il livello dell'alluvione del 1901.
Da vedere e da fare:
- passeggiare lungo le piste ciclo-pedonali a riva del fiume;
- osservare le cateratte e l'avifauna;
- visitare la paratia con il livello dell'alluvione del 1901 (Pellerina);
- visitare la statua della Dora Riparia (piazzetta CLN, Torino).