Terminato nel 1881, è l'icona del Borgo San Donato, opera del poliedrico talento del Beato Faà di Bruno, che lo progettò secondo un'impostazione scientifica e tecnologica.
Nella sezione a pianta quadrata si distinguono la zona della croce a cinque occhioni e la cella campanaria con 32 colonne di ghisa. Segue la sezione a pianta ottagonale, con la stanza degli orologi, collocati in alto e bene in vista per evitare che i lavoratori venissero ingannati sull'orario di lavoro.
Vi è anche lo studiolo di osservazione astronomica del Beato. Sopra al parapetto (otto M come sigla del nome di Maria) vi è la piramide ottagonale.
In cima, a 75 m dal suolo, il globo e la statua dorata dell'Arcangelo Michele con la tromba del giudizio