Lo stile Liberty, sviluppatosi a cavallo tra '800 e '900, fu conosciuto in Francia come Art Nouveau e in Italia come Arte Floreale; fu applicato all'architettura e alle arti decorative; prende nome dai magazzini londinesi di Arthur Liberty, che vendevano oggetti dalle linee dinamiche e ondulate, ispirate alla natura, simili a piante o fiori.
La zona attorno al primo tratto di corso Francia è una delle più ricche di costruzioni in stile Liberty. L'architetto Pietro Fenoglio ne fu il principale seguace a Torino. Firmò più di cento edifici, sia di abitazione che industriali (fra questi la conceria Fiorio e la birreria Metzger).
La Villa La Fleur, o casa Fenoglio, di via Principi d'Acaja angolo corso Francia, oltre che la sua abitazione è la sua opera più significativa (1903). è decorata da ricchi fregi e ringhiere artistiche in ferro battuto. Notevole il bovindo a due piani, le cui finestre d'angolo in ferro-vetro a vetrate bicolori dimostrano una splendida non-geometria, e gli elementi decorativi in cemento posti sul tetto.
Altro architetto di spicco fu Giovanni Gribodo, che firmò tutta la parte iniziale di via Piffetti.
Da vedere e da fare:
- trovare le decorazioni e i particolari architettonici a forma di sfinge, di atlante, di fiori, in un itinerario tra corso Francia (nn. 8, 32), via Cibrario (nn. 15 e 65), via Piffetti (nn. 3, 5 ,6, 10 e 12) e via Clemente (n. 4/6);