La nascita di borgata Campidoglio è legata alla cinta daziaria del 1853: un grosso muro con aperture, dette "barriere", intorno alle quali si apriva una piazza per le attività daziarie, come piazza Bernini, la ex barriera di Francia.
La borgata cominciò a svilupparsi su di un territorio rurale e a ridosso della cinta verso il 1880. Si basava su di un piano privato di lottizzazione a maglie strette, con stradine a scacchiera e isolati residenziali stretti e lunghi. Le abitazioni (2-3 piani e piccolo orto) erano destinate ai ceti artigiani e agli operai.
L'origine del nome non è chiara (i "Campi del signor Doglio" o anche una posizione elevata come quella del Campidoglio di Roma).
La particolare struttura a maglie strette ha conservato il quartiere quasi inalterato, un piccolo paese nella città, oggi modello campione di riqualificazione urbana, avviata a partire dal 1994.
Da vedere e da fare:
- percorrere sull'acciottolato le vie strette e tranquille;
- ammirare le opere del Museo di Arte Urbana.