sabato 7 maggio 2002
piazza del Parco Commerciale Dora
via Livorno 51 - Torino
L'Associazione Artemixia, in collaborazione con Parco Commerciale Dora, Nova Coop s.c., Rete Più di 194 voci, Sermig, Anima Universale, Circoscrizione 4 e Città di Torino, INNESCHI, un evento per la pace che coinvolge, uniti sotto la bandiera arcobaleno, istituzioni, associazioni, cittadini e cittadine.
Il programma in breve
ore 10.00
azione aperta a tutte e tutti: lasciamo le impronte arcobaleno sulla base dell'installazione INSIEME CONTRO LA VIOLENZA
ore 15.00
flash mob "Le mani per la pace"
durante tutto il giorno: colletta alimentare SERMIG
https://www.artemixia.it/inneschi-per-la-pace/
Evento FB: https://fb.me/e/3lbvbDKCt
con il patrocinio della Circoscrizione 4
L'evento partirà con un'azione corale, in cui, chiunque vorrà, potrà lasciare le proprie impronte color "arcobaleno" sulla base di "Insieme contro la violenza", l'installazione di tre metri, inaugurata al centro della piazza il 25 novembre scorso, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere.INNESCHI è il titolo sotto il quale rientreranno le ulteriori "azioni a catena contro la violenza di genere" che verranno messe in campo nel 2022 all'interno del progetto artistico Rosso Indelebile, promosso da vari anni dall'Associazione Artemixia, che fa dell'arte uno strumento a partire dal quale innescare una riflessione approfondita.
Una critica sull'esistenza di un problema che ha origini culturali che fa nascere l'esigenza di una presa di posizione che vuole coinvolgere ognuna e ognuno a partire dalla propria posizione. Se da un lato esso rimanda all'immaginario bellico in quanto l'innesco è il dispositivo atto a provocare una reazione esplosiva per lo scoppio o il lancio di un ordigno, dall'altro lato si usa tale sostantivo per indicare l'avvio, l'inizio, lo spunto, l'evento che dà origine a una rapida serie di altri eventi.
Questo da sempre è stato l'obiettivo del progetto artistico Rosso Indelebile che fa dell'arte uno strumento a partire dal quale innescare una riflessione approfondita e critica sull'esistenza di un problema che ha origini culturali e l'esigenza di una presa di posizione che sia vasta scala: ognuna e ognuno a partire dalla propria posizione. La guerra rappresenta l'apoteosi di ogni violenza, l'istituzionalizzazione della stessa. In una lettera pubblicata dalle femministe russe, nel condannare la guerra, viene sottolineato quanto segue: "guerra significa violenza, povertà, sfollamenti forzati, vite spezzate, insicurezza e mancanza di futuro. La guerra intensifica la disuguaglianza di genere e mette un freno alle conquiste per i diritti umani. La guerra porta con sé non solo la violenza delle bombe e dei proiettili, ma anche la violenza sessuale: come dimostra la storia, durante la guerra il rischio di essere violentata aumenta di molto per qualsiasi donna."
"La rete Piùdi194 voci per l'autodeterminazione ribadisce la sua contrarietà ad ogni forma di violenza, compresa la guerra che non deve mai essere lo strumento di regolazione delle relazioni e dei conflitti - dichiara Elena Petrosino del gruppo tecnico della rete che conta più di 50 associazioni-. Questa guerra, come le tante dimenticate nel mondo, colpisce soprattutto le popolazioni e in particolare le donne, ancora con i molti stupri che stanno avvenendo in queste settimane sulle profughe, le/i minori, la Comunità lgbtqi+ e tutte le persone "non bianche".
Crediamo che sia Importante accompagnare il nostro fermo NO ALLA GUERRA con iniziative come questa, promosse in rete da tante associazioni, dal Parco Dora e Novacoop e dalle Istituzioni territoriali"