Atto n. 42/2017
2017 0130/87
approvato il 10 aprile
C4 PARERE (ARTT. 43 E 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO: "PROVVEDIMENTO DELIBERATIVO N. MECC. 2017 00884/024 - BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017 - 2019. APPROVAZIONE".
Atto n. 42 n. mecc. 2017 0130/87
Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
10 APRILE 2017
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Servais 5, oltre al Presidente Claudio CERRATO i Consiglieri: Cristina ABATE, Margherita ALASIA, Roberto ANTONELLI, Paolo Cleto BRUZZESE, Walter CAPUTO, Sara CARIOLA, Angelo CASTROVILLI, Roberto CERMIGNANI, Simone CIABATTONI, Marianna DEL BIANCO, Luca DELLAVALLE, Stefano DOMINESE, Marco FONTANA, Sonia GAGLIANO, Davide Mario LAZZARO, Stefano LEONE, Luciano PERNO, Luca PIDELLO, Gianvito PONTRANDOLFO, Lorenzo PULIE' REPETTO, Nicola SANTORO, Federico VARACALLI, Rocco ZACCURI
In totale n. 24 Consiglieri
Risulta assente il Consigliere: Carlo Emanuele MORANDO
Con l'assistenza del Segretario Dr.ssa Gabriella TETTI
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:
C4 PARERE (ARTT. 43 E 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO: "PROVVEDIMENTO DELIBERATIVO N. MECC. 2017 00884/024 - BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017 - 2019. APPROVAZIONE".
Il Presidente Claudio Cerrato, di concerto con il Coordinatore alla I Commissione Marianna del Bianco riferisce,
l'Assessore al Bilancio, Tributi, Suolo Pubblico, Personale e Patrimonio ed il Direttore Finanziario, con nota prot. 271 del 27 marzo 2017, assunta al protocollo della Circoscrizione nella stessa data con il n. 3255, hanno richiesto alla Circoscrizione di esprimere il parere di competenza ai sensi dell'art. 43 comma 1, lettera b e dell'art. 44 comma 2 del Regolamento sul Decentramento in ordine della proposta di deliberazione n. mecc. 2017 00884/024 avente per oggetto "BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017 - 2019. APPROVAZIONE". Con lettera del Presidente del Consiglio Comunale in data 31 marzo 2017 prot. 355, assunta al protocollo della Circoscrizione in data 3 aprile 2017 con il n. 3458 veniva richiesta l'abbreviazione dei termini per l'espressione del parere, fissando la data ultima per la trasmissione al Settore competente nel 14 aprile 2017, come deciso nell'Assemblea dei Presidenti del 31 marzo 2017.
Il provvedimento è stato esaminato e discusso nella riunione della I Commissione di Lavoro Permanente tenutasi il 5 aprile 2017 congiuntamente alla Circoscrizione III.
Rendendosi necessaria l'espressione del parere richiesto, si propone quindi di esprimere parere negativo alla proposta di approvazione del bilancio di Previsione Finanziario 2017 - 2019 proposto dalla Giunta Comunale con il provvedimento n. mecc. 2017 00884/024.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
- Visto l'art. 54 dello Statuto;- Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e s.m.i., il quale, fra l'altro, all'art. 43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le modalità;- Visti gli artt. 49 e 107 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs 18 agosto 2000 e s.m.i.;- Dato atto che il parere di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico è:
favorevole sulla regolarità tecnica;
- Si da atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto il provvedimento non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'Ente;
- Viste le disposizioni legislative sopra richiamate,
PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
1) di esprimere parere negativo alla proposta di approvazione del bilancio di Previsione Finanziario 2017 - 2019 proposto dalla Giunta Comunale con il provvedimento n. mecc. 2017 00884/024;
2) I motivi che hanno portato la giunta Circoscrizionale a proporre al Consiglio di esprimere parere negativo sul Bilancio sono numerosi e toccano aspetti di carattere generale quanto di carattere puntuale.
Nello specifico esprimiamo perplessità per i seguenti punti:
- Il decreto legislativo 267/200 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) a norma dell'articolo 31 della legge 265/1999 prevede all'articolo 17 comma 1 che "I Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti articolano il loro territorio per istituire le circoscrizioni di decentramento, quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune." e al comma 2 che "L'organizzazione e le funzioni delle Circoscrizioni siano disciplinate dallo statuto comunale e da apposito regolamento". Motivo per il quale la Città di Torino ha provveduto a normare la questione del decentramento amministrativo nel proprio Statuto e con un apposito regolamento, recentemente rinnovato dal Consiglio Comunale.
Nello specifico, lo Statuto della Città di Torino, nel titolo V, descrive le Circoscrizioni e al comma 1 dell'articolo 54 esplicita quanto segue "Il Comune si articola in circoscrizioni, organismi di decentramento, di partecipazione, di consultazione, di gestione di servizi di base, di promozione del volontariato e della sussidiarietà nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.". Ai sensi di tale articolo, le Circoscrizioni promuovono e valorizzano la partecipazione con le forme e nelle modalità previste ed in particolare promuovono il coinvolgimento di associazioni e di organismi di partecipazione e del volontariato nella gestione dei servizi di base ed in generale nella attività della Circoscrizione, attività che hanno un impatto diretto sul territorio e sui cittadini.
Relativamente a quanto appena enunciato, rileviamo che nella revisione della macchina comunale sia, al momento, assente una reale valorizzazione del Decentramento amministrativo e sottolineiamo che, la mancata applicazione della sussidiarietà, come prevista in Costituzione e nello Statuto della città di Torino sia un danno prima per i cittadini che per gli Organi che siamo chiamati ad amministrare.
- Relativamente alla riorganizzazione della struttura amministrativa comunale recentemente avviata, e alla luce delle comunicazioni date dall'Assessore Rolando in commissione torniamo a segnalare che non viene tenuta nella giusta considerazione, in ordine di priorità, la situazione del personale delle Circoscrizioni amministrative. In seguito ai recenti, e ai prossimi trasferimenti e pensionamenti, le Circoscrizioni non sono più dotate di personale numericamente e professionalmente adeguato allo svolgimento dei compiti attribuiti dallo Statuto della Città, dal Regolamento del Decentramento e non a margine, dalle competenze derivanti dall'attuale quadro normativo nazionale.
- In aggiunta a questo scenario, rileviamo come in questi primi mesi di Amministrazione i rapporti tra il livello centrale e le Circoscrizioni sia stato caratterizzato da una asimmetria informativa dovuta ad una comunicazione eterodiretta e a senso unico da parte della Giunta Comunale. L'accesso alle informazioni è fondamentale per consentire alle amministrazioni circoscrizionali di operare in quadro che sia il più completo possibile onde evitare di dare origine ad interventi sovrapposti rispetto a quelli già messi in campo dal Comune senza una logica di interscambio. L'azione sinergica tra il Comune di Torino e le Circoscrizioni può consentire, in termini di efficacia ed efficienza, di valorizzare gli interventi di entrambe le parti e rendere in questo modo un servizio migliore alla collettività. L'asimmetria informativa in cui ci stiamo trovando ad operare è un atteggiamento che oltre a essere sconveniente da un punto di vista formale, è dannoso da un punto di vista sostanziale poiché non consente alle Circoscrizioni torinesi di essere realmente utili nell'esercizio delle funzioni delegate.
- La mancata valorizzazione del Decentramento passa anche attraverso un triennale in calo, perché da un lato prendiamo atto del positivo segnale di apertura che si ravvisa negli intenti presi per il mantenimento degli impegni di spesa per il Decentramento, e siamo fiduciosi che nelle prossime settimane faranno seguito anche gli atti conseguenti ma dall'altro lato, tuttavia, riscontriamo una grande assenza. Non è riscontrabile nessun segnale, neppure minimo, della volontà di procedere al riconoscimento delle competenze che il rinnovato Regolamento del Decentramento assegna alle Circoscrizioni nel loro ruolo di ente sussidiario. Sottolineiamo in questo senso l'importanza cruciale che le Circoscrizioni vengano attivamente coinvolte nei processi partecipati che la Città attiverà nel prossimo futuro.
-Rimane aperta una questione annosa e su cui chiediamo che si apra una profonda e seria discussione: la gestione degli impianti sportivi e delle utenze ad essi collegati. Non vi è corrispondenza nei bilanci circoscrizionali tra la possibilità di affidamento a terzi, la riduzione del canone per utilità sociale e i costi iscritti nei capitoli degli enti territoriali. Questi ultimi in gran parte sottostimati rispetto alle dimensioni degli impianti quali, ad esempio, le piscine affidate alla gestione esterna.
- Si è sentito, in diverse occasioni, parlare di un bilancio tecnico e quindi di una scelta momentanea alla quale seguirà un reintegro dei fondi. Riteniamo questo un impegno positivo, ci chiediamo se tale affermazione sia corrispondente a realtà perché se, al contrario, fosse confermata la riduzione di risorse, in particolare per settori vitali per la Città, oltre al Decentramento, quali la Cultura, lo Sport e il Turismo sarebbe necessario aprire una serie riflessione non solo per le ripercussioni occupazionali, ma per l'impoverimento culturale e per le conseguenze sul relativo indotto che queste scelte amministrative possono determinare nel breve e nel lungo termine. Questo in particolare per le zone periferiche della nostra Città che sono già state provate dal perdurare di una crisi economica e sociale di dimensioni significative. Rispetto al tema del welfare e dell'istruzione segnaliamo preoccupazione per la riduzione del 25% alle F.I.S.M e per le attività estive delle materne in quanto maggiori uscite in questa direzione comportano per le realtà che gestiscono queste strutture una severa contrazione delle possibilità di azione nel contrasto della povertà e della fragilità sociale portato avanti da tali realtà, minando uno dei pilastri su cui si basa il sistema del welfare cittadino. A questo si aggiunge la scelta, nella delibera numero mecc 2017 00883/024 del Consiglio Comunale, di approvare la possibilità di riduzioni della TARI per il 30% a favore di Onlus e delle associazioni di promozione sociale di cui alla L 383/2000 solo a condizione che vengano previamente trovate le somme necessarie. In termini di inclusione sociale e di welfare troviamo che manchi la capacità di mettere in campo politiche pubbliche integrate e di sistema, grave mancanza questa per uno dei settori su cui l'Amministrazione ha più volte sostenuto di volersi maggiormente concentrare.
- Negli ultimi mesi è stata più volte segnalata una problematicità in termini di ammanchi di bilancio e una conseguente mancanza di fondi. A tali annunci ha tuttavia fatto seguito l'approvazione di bilanci, compreso l'ultimo assestamento, in pareggio. Fermo restando la dichiarazione del disavanzo strutturale (dichiarazioni di un livello di spesa corrente superiore alle entrate ordinarie) non si ravvisa da parte di questa Amministrazione, una conseguente azione che inverta questo processo e soprattutto non è percepita una impostazione, significativamente rilevante, finalizzata alla riduzione della spesa corrente.
- Relativamente agli oneri di urbanizzazione, il Consiglio Comunale ha votato una deliberazione (numero mecc. 2017 00638/024) che consente di annullare l'efficacia della mozione n. 91/2016 approvata dallo stesso Consiglio Comunale in data 28 novembre 2016. Con l'approvazione di tale deliberazione si autorizza la possibilità, anche per l'esercizio 2017 come già per il 2016, di utilizzare i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia per finanziare in parte corrente le spese elencate dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208/2015) al comma 737 anziché per spese di progettazione delle opere pubbliche. Esprimiamo perplessità per la ripetizione di tale scelta, perché per quanto la norma attualmente consenta di utilizzare tali fondi per finanziare spese ricorrenti, la scelta di confermare tale indirizzo per due anni consecutivi, ci interroga sul futuro delle spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale perché qualora la normativa nazionale escluda tale formula per il futuro ci domandiamo se questa Giunta Comunale sia in grado di reperire le risorse sufficienti per garantire tali servizi. Preoccupazione rafforzata dal fatto che le gare per la manutenzione del verde sono state già bandite con una decurtazione del 25%, cosa che non consentirà alle Circoscrizioni di garantire un servizio all'altezza di quello erogato negli anni passati e che per la Circoscrizione 4 ha inoltre impedito di svolgere la gara con la modalità del massimo vantaggio che ci consentiva di fornire un servizio ulteriore procedendo all'inserimento di persone in situazione di svantaggio.
- Rileviamo infine la mancanza di una visione strategica dell'area metropolitana. L'area metropolitana di Torino è caratterizzata dalla continuità urbana e dall'interazione sociale ed economica di alcuni comuni della cintura torinese quali San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Pianezza, Collegno, Rivoli, Grugliasco, Orbassano, Beinasco, Nichelino, Moncalieri con la città di Torino.
La Città di Torino è il centro di una struttura complessa e non può sottrarsi al proprio ruolo di coordinamento delle politiche pubbliche comuni di tale area afferenti tanto alla cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano quanto, ad esempio, alla gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione. In tale ambito, segnaliamo la necessità di aprire il confronto con i governi locali e le altre categorie economiche per definire un Piano strategico per lo sviluppo territoriale, provando a disegnare il futuro dell'area metropolitana, avvalendosi delle opportunità e delle eccellenze presenti.
OMISSIS DELLA DISCUSSIONE
Il Capogruppo Torino in Comune La Sinistra Simone Ciabattoni chiede la votazione per punti.
Punto 1.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 24
VOTANTI: 24
VOTI FAVOREVOLI: 19 (Cerrato- Abate - Antonelli- Bruzzese- Caputo- Cariola- Castrovilli-Cermignani- Del Bianco- Dominese - Fontana- Gagliano- Lazzaro- Perno- Pidello- Pontrandolfo- Pulie'Repetto- Zaccuri)
CONTRARI: 5 (Alasia- Dellavalle-Leone- Santoro- Varacalli)
Punto 2.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 24
VOTANTI: 21
VOTI FAVOREVOLI: 16 (Cerrato-Abate-Antonelli-Bruzzese-Caputo-Cariola-Castrovilli- Del Bianco-Dominese-Gagliano-Lazzaro-Perno-Pidello-Pontrandolfo- Pulie'Repetto- Zaccuri)
CONTRARI: 5 (Alasia- Dellavalle-Leone- Santoro- Varacalli)
ASTENUTI: 3 (Ciabattoni - Fontana - Cermignani)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
1) di esprimere parere negativo alla proposta di approvazione del bilancio di Previsione Finanziario 2017 - 2019 proposto dalla Giunta Comunale con il provvedimento n. mecc. 2017 00884/024;
2) I motivi che hanno portato la giunta Circoscrizionale a proporre al Consiglio di esprimere parere negativo sul Bilancio sono numerosi e toccano aspetti di carattere generale quanto di carattere puntuale.
Nello specifico esprimiamo perplessità per i seguenti punti:
- Il decreto legislativo 267/200 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) a norma dell'articolo 31 della legge 265/1999 prevede all'articolo 17 comma 1 che "I Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti articolano il loro territorio per istituire le circoscrizioni di decentramento, quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune." e al comma 2 che "L'organizzazione e le funzioni delle Circoscrizioni siano disciplinate dallo statuto comunale e da apposito regolamento". Motivo per il quale la Città di Torino ha provveduto a normare la questione del decentramento amministrativo nel proprio Statuto e con un apposito regolamento, recentemente rinnovato dal Consiglio Comunale.
Nello specifico, lo Statuto della Città di Torino, nel titolo V, descrive le Circoscrizioni e al comma 1 dell'articolo 54 esplicita quanto segue "Il Comune si articola in circoscrizioni, organismi di decentramento, di partecipazione, di consultazione, di gestione di servizi di base, di promozione del volontariato e della sussidiarietà nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.". Ai sensi di tale articolo, le Circoscrizioni promuovono e valorizzano la partecipazione con le forme e nelle modalità previste ed in particolare promuovono il coinvolgimento di associazioni e di organismi di partecipazione e del volontariato nella gestione dei servizi di base ed in generale nella attività della Circoscrizione, attività che hanno un impatto diretto sul territorio e sui cittadini.
Relativamente a quanto appena enunciato, rileviamo che nella revisione della macchina comunale sia, al momento, assente una reale valorizzazione del Decentramento amministrativo e sottolineiamo che, la mancata applicazione della sussidiarietà, come prevista in Costituzione e nello Statuto della città di Torino sia un danno prima per i cittadini che per gli Organi che siamo chiamati ad amministrare.
- Relativamente alla riorganizzazione della struttura amministrativa comunale recentemente avviata, e alla luce delle comunicazioni date dall'Assessore Rolando in commissione torniamo a segnalare che non viene tenuta nella giusta considerazione, in ordine di priorità, la situazione del personale delle Circoscrizioni amministrative. In seguito ai recenti, e ai prossimi trasferimenti e pensionamenti, le Circoscrizioni non sono più dotate di personale numericamente e professionalmente adeguato allo svolgimento dei compiti attribuiti dallo Statuto della Città, dal Regolamento del Decentramento e non a margine, dalle competenze derivanti dall'attuale quadro normativo nazionale.
- In aggiunta a questo scenario, rileviamo come in questi primi mesi di Amministrazione i rapporti tra il livello centrale e le Circoscrizioni sia stato caratterizzato da una asimmetria informativa dovuta ad una comunicazione eterodiretta e a senso unico da parte della Giunta Comunale. L'accesso alle informazioni è fondamentale per consentire alle amministrazioni circoscrizionali di operare in quadro che sia il più completo possibile onde evitare di dare origine ad interventi sovrapposti rispetto a quelli già messi in campo dal Comune senza una logica di interscambio. L'azione sinergica tra il Comune di Torino e le Circoscrizioni può consentire, in termini di efficacia ed efficienza, di valorizzare gli interventi di entrambe le parti e rendere in questo modo un servizio migliore alla collettività. L'asimmetria informativa in cui ci stiamo trovando ad operare è un atteggiamento che oltre a essere sconveniente da un punto di vista formale, è dannoso da un punto di vista sostanziale poiché non consente alle Circoscrizioni torinesi di essere realmente utili nell'esercizio delle funzioni delegate.
- La mancata valorizzazione del Decentramento passa anche attraverso un triennale in calo, perché da un lato prendiamo atto del positivo segnale di apertura che si ravvisa negli intenti presi per il mantenimento degli impegni di spesa per il Decentramento, e siamo fiduciosi che nelle prossime settimane faranno seguito anche gli atti conseguenti ma dall'altro lato, tuttavia, riscontriamo una grande assenza. Non è riscontrabile nessun segnale, neppure minimo, della volontà di procedere al riconoscimento delle competenze che il rinnovato Regolamento del Decentramento assegna alle Circoscrizioni nel loro ruolo di ente sussidiario. Sottolineiamo in questo senso l'importanza cruciale che le Circoscrizioni vengano attivamente coinvolte nei processi partecipati che la Città attiverà nel prossimo futuro.
-Rimane aperta una questione annosa e su cui chiediamo che si apra una profonda e seria discussione: la gestione degli impianti sportivi e delle utenze ad essi collegati. Non vi è corrispondenza nei bilanci circoscrizionali tra la possibilità di affidamento a terzi, la riduzione del canone per utilità sociale e i costi iscritti nei capitoli degli enti territoriali. Questi ultimi in gran parte sottostimati rispetto alle dimensioni degli impianti quali, ad esempio, le piscine affidate alla gestione esterna.
- Si è sentito, in diverse occasioni, parlare di un bilancio tecnico e quindi di una scelta momentanea alla quale seguirà un reintegro dei fondi. Riteniamo questo un impegno positivo, ci chiediamo se tale affermazione sia corrispondente a realtà perché se, al contrario, fosse confermata la riduzione di risorse, in particolare per settori vitali per la Città, oltre al Decentramento, quali la Cultura, lo Sport e il Turismo sarebbe necessario aprire una serie riflessione non solo per le ripercussioni occupazionali, ma per l'impoverimento culturale e per le conseguenze sul relativo indotto che queste scelte amministrative possono determinare nel breve e nel lungo termine. Questo in particolare per le zone periferiche della nostra Città che sono già state provate dal perdurare di una crisi economica e sociale di dimensioni significative. Rispetto al tema del welfare e dell'istruzione segnaliamo preoccupazione per la riduzione del 25% alle F.I.S.M e per le attività estive delle materne in quanto maggiori uscite in questa direzione comportano per le realtà che gestiscono queste strutture una severa contrazione delle possibilità di azione nel contrasto della povertà e della fragilità sociale portato avanti da tali realtà, minando uno dei pilastri su cui si basa il sistema del welfare cittadino. A questo si aggiunge la scelta, nella delibera numero mecc 2017 00883/024 del Consiglio Comunale, di approvare la possibilità di riduzioni della TARI per il 30% a favore di Onlus e delle associazioni di promozione sociale di cui alla L 383/2000 solo a condizione che vengano previamente trovate le somme necessarie. In termini di inclusione sociale e di welfare troviamo che manchi la capacità di mettere in campo politiche pubbliche integrate e di sistema, grave mancanza questa per uno dei settori su cui l'Amministrazione ha più volte sostenuto di volersi maggiormente concentrare.
- Negli ultimi mesi è stata più volte segnalata una problematicità in termini di ammanchi di bilancio e una conseguente mancanza di fondi. A tali annunci ha tuttavia fatto seguito l'approvazione di bilanci, compreso l'ultimo assestamento, in pareggio. Fermo restando la dichiarazione del disavanzo strutturale (dichiarazioni di un livello di spesa corrente superiore alle entrate ordinarie) non si ravvisa da parte di questa Amministrazione, una conseguente azione che inverta questo processo e soprattutto non è percepita una impostazione, significativamente rilevante, finalizzata alla riduzione della spesa corrente.
- Relativamente agli oneri di urbanizzazione, il Consiglio Comunale ha votato una deliberazione (numero mecc. 2017 00638/024) che consente di annullare l'efficacia della mozione n. 91/2016 approvata dallo stesso Consiglio Comunale in data 28 novembre 2016. Con l'approvazione di tale deliberazione si autorizza la possibilità, anche per l'esercizio 2017 come già per il 2016, di utilizzare i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia per finanziare in parte corrente le spese elencate dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208/2015) al comma 737 anziché per spese di progettazione delle opere pubbliche. Esprimiamo perplessità per la ripetizione di tale scelta, perché per quanto la norma attualmente consenta di utilizzare tali fondi per finanziare spese ricorrenti, la scelta di confermare tale indirizzo per due anni consecutivi, ci interroga sul futuro delle spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale perché qualora la normativa nazionale escluda tale formula per il futuro ci domandiamo se questa Giunta Comunale sia in grado di reperire le risorse sufficienti per garantire tali servizi. Preoccupazione rafforzata dal fatto che le gare per la manutenzione del verde sono state già bandite con una decurtazione del 25%, cosa che non consentirà alle Circoscrizioni di garantire un servizio all'altezza di quello erogato negli anni passati e che per la Circoscrizione 4 ha inoltre impedito di svolgere la gara con la modalità del massimo vantaggio che ci consentiva di fornire un servizio ulteriore procedendo all'inserimento di persone in situazione di svantaggio.
- Rileviamo infine la mancanza di una visione strategica dell'area metropolitana. L'area metropolitana di Torino è caratterizzata dalla continuità urbana e dall'interazione sociale ed economica di alcuni comuni della cintura torinese quali San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Pianezza, Collegno, Rivoli, Grugliasco, Orbassano, Beinasco, Nichelino, Moncalieri con la città di Torino.
La Città di Torino è il centro di una struttura complessa e non può sottrarsi al proprio ruolo di coordinamento delle politiche pubbliche comuni di tale area afferenti tanto alla cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano quanto, ad esempio, alla gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione. In tale ambito, segnaliamo la necessità di aprire il confronto con i governi locali e le altre categorie economiche per definire un Piano strategico per lo sviluppo territoriale, provando a disegnare il futuro dell'area metropolitana, avvalendosi delle opportunità e delle eccellenze presenti.