Nel 1883 la Regia Società di Tiro a Segno, ora Società del Tiro a Segno nazionale, ottenne, in cambio dell'area presso il Valentino dove era esistente il primo poligono di tiro al Comune di Torino, la costruzione di un nuovo campo di tiro al Martinetto, affidato in uso perpetuo all'Associazione. Con la Legge del 1934 sull'avocazione dei campi di tiro da parte dello Stato ebbero inizio le pratiche per l'alienazione dell'area, interrotte poi dalla guerra.
Dopo l'8 settembre 1943 venne scelto dalla Repubblica Sociale come luogo di esecuzione delle sentenze capitali; cinquantanove partigiani e resistenti vi trovarono la morte. Particolarmente significativa fu la cattura, nel marzo del 1944, dell'intero Comitato Militare Piemontese della Resistenza, composto dai rappresentanti dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale e presieduto dal Generale Perotti. Furono fucilati tutti il 5 Aprile 1944.
Dal 1945, a seguito proprio di quelle vicissitudini, il poligono venne chiuso e il luogo fu riconosciuto d'interesse nazionale e posto sotto vincolo. Ogni anno è sede di una cerimonia commemorativa che si svolge il 5 Aprile, nell'anniversario della fucilazione dei componenti del primo Comitato Militare Regionale Piemontese del CLN.
Indirizzo:
corso Svizzera angolo corso Appio Claudio
- Valdo FUSI, 1997. Lettere dal carcere, Fiori rossi al Martinetto Torino, Paravia (prima edizione 1968)
- Torino 1938/45. Una guida per la memoria per richiedere questo volume rivolgersi al Settore Musei della città di Torino, via San Francesco da Paola 3 TO0473@biblioteche.reteunitaria.piemonte.it
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