ATTO 150 Seduta del 15 ottobre ’12
INTERPELLANZA
avente ad oggetto: “Rimborso chilometrico”
- Presentata dal Capogruppo Movimento
5 Stelle Nicola SANTORO.
PREMESSO CHE
- i
cittadini pretendono sobrietà
e rigore nella spesa dei fondi pubblici,
particolarmente per ciò che riguarda
i compensi dei politici;
- ai Consiglieri comunali e circoscrizionali
spetta per legge (articolo 84 comma
3 del T.U.E.L.) un rimborso per le spese
di viaggio sostenute per recarsi nella
sede dell'istituzione in cui sono eletti
per partecipare alle attività
istituzionali, se residenti al difuori
della frazione capoluogo del Comune
in cui sono eletti;
- ci risultano casi di Consiglieri comunali
e circoscrizionali di Torino che hanno
fissato la propria residenza ben lontano
dalla nostra città, e alcuni
anche al di fuori della nostra provincia,
percependo così, a titolo di
rimborso chilometrico per le spese di
viaggio con auto propria per venire
a Torino e partecipare alle sedute del
proprio Consiglio, cifre estremamente
significative, pari a molte centinaia
di Euro ogni mese e spesso ben superiori
all'ammontare percepito come gettoni
di presenza;
- anche quando questi Consiglieri potrebbero
cercare di minimizzare la spesa per
le casse comunali, ad esempio convocando
le Commissioni da essi presiedute negli
stessi giorni di altre Commissioni a
cui devono già partecipare, queste
buone pratiche non vengono messe in
atto, aumentando dunque il totale dei
rimborsi incassati dal Consigliere;
- in particolare ci risulta che, tra
i dieci Consiglieri circoscrizionali
eletti per il gruppo "No Euro -
Grillo Parlante - Torino Libera",
uno in ciascuna Circoscrizione, diversi
siano residenti nel ridente Comune di
Sambuco (CN), sito in mezzo alle montagne
a circa 150 chilometri da Torino, e
che alcuni di essi abbiano ivi spostato
la propria residenza dopo essere stati
eletti;
- in almeno un caso risulta notorio
a chi li conosca che le persone che
richiedono questi rimborsi, ancorché
non residenti a Torino, abbiano disponibilità
di un alloggio a Torino e/o svolgano
regolarmente da anni a Torino la propria
vita politica, professionale e personale;
CONSIDERATO
CHE
- alla
luce di queste informazioni ci pare
palesemente poco credibile che queste
persone quasi quotidianamente si sveglino
in un letto a centinaia di chilometri
di distanza per venire a Torino con
la propria auto per partecipare ad un
Consiglio circoscrizionale;
- anche alla luce del fatto che la legge
parla esplicitamente di spese "effettivamente
sostenute" e di presenza "necessaria
... per lo svolgimento delle funzioni",
appare altrettanto poco credibile che
l'Amministrazione sia costretta a corrispondere
tali rimborsi senza poter questionare
sulla loro correttezza, e dunque ci
pare che, continuando a corrisponderli,
essasi renda corresponsabile di queste
pratiche sul piano politico e su quello
legale;
- difatti
altre Amministrazioni, a fronte di fenomeni
simili, hanno provveduto a richiedere
maggiori controlli su questi rimborsi,
come ad esempio ha fatto il Comune di
Roma, che con nota del 9 maggio 2012
del Segretario comunale dott. Iudicello
invita i Direttori dei Municipi (Circoscrizioni)
ad una attenta verifica, paventando
profili di responsabilità anche
penale per i Consiglieri e per gli stessi
Dirigenti comunali "anche nel caso
dei rimborsi corrisposti per lespese
di viaggio di cui trattasi, ove non
si proceda con il massimo rigore alla
verifica dei presupposti di fatto e
alla sussistenza delle condizioni di
diritto che tali rimborsi consentono",
anche riferendosi alla pronuncia n.
787/2010 della Corte dei Conti sezione
Lazio;
SI INTERPELLA
Il Presidente
e gli organi di competenza
1. quanti
Consiglieri circoscrizionali richiedano
rimborsi ex articolo 84 comma 3 del
T.U.E.L., e quale sia l'ammontare totale
a loro versato dall'inizio della consigliatura;
2. quali siano i controlli operati dall'Amministrazione
per verificare che le spese di viaggio
rimborsate siano state effettivamente
sostenute e che la presenza del Consigliere
presso la sede istituzionale fosse effettivamente
necessaria;
3. se non ritengano che l'Amministrazione
abbia il diritto ed il dovere di rifiutarsi
di corrispondere questi rimborsi qualora
il Consigliere non sia in grado di dimostrare
oltre ogni ragionevole dubbio che queste
spese sono state effettivamente sostenute
e che la sua presenza era necessaria;
4. se non ritengano opportuno e possibile,
in base alle disposizioni di legge,
regolamentare questi rimborsi limitandoli
ai costi per l'uso regolare (abbonamento)
dei mezzi pubblici che collegano il
Comune di residenza con Torino;
5. se non ritengano opportuno e possibile,
così come già avviene
per i gettoni di presenza dei Consiglieri
comunali, pubblicare regolarmente sul
sito web della Città tutte le
cifre percepite da ciascun Consigliere
circoscrizionale divise per mese e per
titolo di spettanza, tra cui quanto
percepito a titolo di rimborso ex articolo
84 comma 3 del T.U.E.L., permettendo
ad ogni cittadino di chiederne conto
a ciascun Consigliere.
|