Atto
28 n. mecc. 2011 00674/87
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Atto
n. 28
N. mecc. 2011 00674/87
Il Consiglio
di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO -
CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle
prescritte forme in 1^ convocazione,
per la seduta ordinaria del
21 FEBBRAIO 2011
Sono
presenti nell'aula consiliare del Centro
Civico in Via Servais 5, oltre al Presidente
ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI
Roberto, CAPUTO Valentina, CAVALLARI
Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando,
CERRATO Claudio, CAVONE Nicola,
COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO Marianna,
DOMINESE Stefano, LAVECCHIA Felice,
FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE
Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata,
PUGLISI Ettore, RABELLINO
Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 21 Consiglieri
Risultano
assenti i Consiglieri: BOSSO
Giovanni, D’ACUNTO Angelo, FONTANA Marco
LAZZARINI Massimiliano.
Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa
Anna Maria GROSSO
Ha adottato
in
SEDUTA
PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine
del giorno:
C4 PARERE
(ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO: APPROVAZIONE NUOVO
REGOLAMENTO SCUOLE DELL’ INFANZIA COMUNALI
E CONSEGUENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO
COMUNALE NIDI D’INFANZIA.
Il Presidente
Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore
della V Commissione Stefano
Dominese, riferisce.
Con
nota prot. n. 1427 del 2 febbraio 2011,
la Divisione Servizi Educativi ha invitato
la Circoscrizione ad esprimere un parere
preliminare, ai sensi degli artt.43
e 44 del Regolamento sul Decentramento,
in ordine alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto:
“Approvazione nuovo regolamento scuole
dell’infanzia comunali e conseguenti
modifiche al regolamento comunale nidi
d’infanzia”.
Il vigente Regolamento comunale delle
scuole dell’infanzia è in vigore da
15 anni: è stato
Approvato dal Consiglio Comunale nel
1996 e modificato nel 2001, solo per
quanto riguarda i criteri e punteggi
per l’accesso. I cambiamenti avvenuti
dopo la sua approvazione lo hanno reso
per alcune parti inapplicabile, perché
in contrasto con norme successive, per
altre parti non più adeguato rispetto
all’evoluzione del pensiero pedagogico,
al contesto cittadino dei servizi per
l’infanzia, all’organizzazione del Comune,
alle mutate condizioni sociali ed economiche
della popolazione.
Uno dei cambiamenti più rilevanti
riguarda le norme di riferimento statali.
Dal 2001 le scuole dell’infanzia comunali
sono riconosciute paritarie ai sensi
della Legge n.62 del 20 marzo 2000 e
fanno quindi parte del sistema nazionale
dell’istruzione, al cui ordinamento
devono corrispondere. Pertanto le disposizioni
statali vengono applicate anche nelle
nostre scuole e, negli ultimi anni,
il panorama normativo è notevolmente
cambiato: il Decreto Legislativo n.
59 del 19 febbraio 2004, ha definito
le norme generali relative alla scuola
dell’infanzia; con Decreto del Ministro
della Pubblica Istruzione in data 31
luglio 2007 sono state approvate le
indicazioni per il curricolo; il Decreto
n. 89 del Presidente della Repubblica
20 marzo 2009, ne ha ridefinito l’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico.
Il nuovo Regolamento che si propone
all’approvazione è stato quindi elaborato
nel rispetto ed in coerenza con l’insieme
delle norme statali che riguardano l’ordinamento
delle scuole dell’infanzia e si colloca
nel sistema degli atti comunali di programmazione
e di disciplina del servizio.
E’ il frutto di una impegnativa
consultazione effettuata negli scorsi
mesi, che ha coinvolto tutti i soggetti
interessati: tutte le direttrici ed
i direttori dei Circoli Didattici comunali,
tutto il personale docente ed amministrativo
delle scuole d’infanzia comunali, le
Organizzazioni Sindacali, le Circoscrizioni,
rappresentanti dei gestori delle scuole
dell’infanzia convenzionate, l’Ufficio
Territoriale del Ministero dell’Istruzione
attraverso una rappresentanza di dirigenti
scolastici delle scuole infanzia statali,
genitori delle scuole comunali e convenzionate.
Le consultazioni sono state realizzate
sulla base di un documento di lavoro
elaborato dalla Divisione Servizi Educativi,
che indicava le finalità del servizio
e sviluppava tre temi: i principi organizzativi,
l’accesso e la partecipazione. Nelle
scuole le direttrici ed i direttori
hanno raccolto le osservazioni ed i
contributi del personale su tutti i
temi individuati; gli altri attori coinvolti,
hanno partecipato ad uno dei tre gruppi
che avevano come oggetto di lavoro uno
degli argomenti proposti. All’interno
dei tre gruppi si sono quindi trovati
a confronto sullo stesso tema persone
portatrici di visioni ed interessi diversi,
il che ha arricchito le discussioni
e le proposte.
Tutti i contributi raccolti nella fase
delle consultazioni sono raccolti in
un report che rende conto dell’ampia
partecipazione, del gran numero di questioni
affrontate e delle proposte formulate,
molte delle quali accolte nel nuovo
Regolamento.
Come indicato all’articolo1, il Regolamento
contiene le norme-quadro entro le quali
il servizio si realizza. Più in specifico,
nel Regolamento vi sono norme che:
- indicano le finalità del servizio
ed i principi organizzativi e di funzionamento;
- disciplinano l’accesso, la frequenza
e la permanenza delle bambine e dei
bambini nel servizio, garantendo la
trasparenza delle attività gestionali
e la parità di trattamento;
- prevedono le modalità e le strutture
della partecipazione delle famiglie
e ne dispongono i principi per il loro
funzionamento;
- delineano gl’indirizzi in ordine
alle relazioni ai soggetti cointeressati
nel “ sistema scuola cittadino” ed al
loro coinvolgimento.
Nel confronto con l’attuale Regolamento,
la novità più rilevante nella struttura
del documento
consiste nel rinviare ad altri atti
della Giunta Comunale e dei dirigenti,
secondo competenza , la disciplina dell’organizzazione
del lavoro nei servizi e negli uffici,
gli organici delle scuole, l’accesso
al lavoro nei servizi educativi e l’assegnazione
dei dipendenti ai Circoli, l’orario
di lavoro, le mansioni attribuite ai
diversi profili professionali, il conferimento
delle supplenze, i procedimenti di mobilità
e trasposizione, il funzionamento degli
organi collegiali, le modalità per garantire
la qualità, l’elaborazione dei progetti
formativi delle singole sedi.
Nei contenuti, i cambiamenti principali
riguardano:
1) la definizione sistema cittadino
delle scuole dell’infanzia e l’impegno
della Città a costituire un organismo
a cui saranno invitati a partecipare
l Ufficio Territoriale del Ministero
dell’Istruzione, le scuole paritarie
convenzionate e le Circoscrizioni comunali,
per programmare uno sviluppo dei servizi
coerente con la dinamica della domanda
e per coordinare le modalità d’accesso;
2) il riferimento del servizio
di un progetto unitario per le bambine
ed i bambini da 0 a 6 anni;
3) il riferimento alla “Carta delle
città educative” ed alla “Convenzione
Internazionale sui Diritti del Fanciullo”
quali documento fondamentali per indicare
le finalità del servizio;
4) l’individuazione del Circolo
Didattico Comunale come unità organizzativa
territoriale dei servizi educativi per
l’infanzia della Città;
5) la collegialità quale principio
pedagogico ed organizzativo su cui si
basa l’organizzazione del lavoro dell’intero
servizio,
6) la possibilità di organizzare
le sezioni omogenea o eterogenea;
7) l’omogeneizzazione dei criteri
d’accesso alla scuola dell’infanzia
rispetto a quelli dei nidi d’infanzia
comunali, esclusa l’applicazione dell’ISEE
a parità di punteggio;
8) l’istituzione di un’apposita
commissione, in analogia a quanto avviene
per i nidi d’infanzia, per esaminare
le domande e la documentazione medica
presentata dalle famiglie per valutare
la gravità dei problemi di salute di
una persona compresa nel nucleo famigliare
o della bambina o del bambino e attribuire
la priorità assoluta nelle graduatorie;
9) le procedure per l’ammissione
dei bambini con priorità assoluta, affinché
l’inserimento avvenga in una scuola
in cui possa esser realizzato un progetto
d’effettiva inclusione;
10) le modalità per l’assegnazione
dei posti e l’accettazione da parte
delle famiglie, in analogia a quanto
avviene peri i nidi d’infanzia comunali;
11) la struttura della Commissione
Unica Circoscrizionale e le sue competenze,
prevedendo una composizione “ristretta”
per gli adempimenti relativa all’approvazione
delle graduatorie comunali ”allargata”
per affrontare questioni di sistema
con le scuole statali e paritarie convenzionate;
12) la possibilità di conservare
il posto alle bambine ed ai bambini
assenti per giustificati motivi per
un massimo di tre mesi, termine prorogabile
solo in casi assolutamente straordinari;
13) la ridefinizione degli ambiti
della partecipazione delle famiglie
e degli organismi collegiali: abolizione
del Consiglio di Circolo e del Comitato
di Gestione, sostituiti dalla Commissione
Scuola Famiglia per sottolineare l’orientamento
della partecipazione verso temi educativi
più che verso quelli amministrativo-gestionali;
14) il riconoscimento e la promozione
dell’associazionismo fra le famiglie
come forma efficace di partecipazione
e l’impegno della Città a favorirne
la nascita ed agevolarne il funzionamento
e le attività;
15) l’istituzione della Conferenza
dei Presidenti delle Commissioni Scuola
Famiglia quale organismo consultivo
dell’Amministrazione sullo sviluppo
delle politiche educative per l’infanzia,
gl’indirizzi programmatici, le modalità
della partecipazione delle famiglie
alla vita della scuola ed i diversi
aspetti del funzionamento del servizio;
16) la possibilità di prevedere
forme d’informazione e consultazione
generalizzate delle famiglie, anche
quelle non frequentanti le scuole dell’infanzia
comunali, al livello cittadino e circoscrizionale.
Tutti i punti sopra indicati rendono
evidente come il nuovo Regolamento che
si propone
all’approvazione sia profondamente diverso
da quello vigente.
Entrerà in vigore nell’anno scolastico
2011-2012, ma la Giunta Comunale potrà
posticipare l’applicazione delle norme
relative all’accesso ad un anno scolastico
successivo, in base alla verifica della
disponibilità finanziaria necessaria
per procedere alla modifica del programma
informatico.
Contestualmente all’entrata in
vigore del presente Regolamento viene
abrogato il vigente.
Poiché l’abrogazione di alcune norme
produce una carenza di disciplina degli
istituti di cui all’articolo 9 del nuovo
Regolamento (organici delle scuole,
accesso al lavoro, assegnazione dei
dipendenti ai circoli, organizzazione
ed orario di lavoro nei servizi e negli
uffici, mansioni attribuite ai diversi
profili professionali, conferimento
delle supplenze, procedimenti di mobilità
e trasposizione) si dà atto che nel
rispetto delle norme che disciplinano
le norme sindacali ed attraverso un
adeguato confronto costruttivo si individuerà
il contenuto degli atti organizzativi
nelle predette materie. Al fine di dotare
i servizi di un’adeguata regolamentazione,
in attesa della definizione di quanto
sopra, si dà atto che il dirigente competente
riassumerà temporaneamente le disposizioni
in materia prevista dall’attuale Regolamento,
che contrastino con l’atto in approvazione.
L’abolizione del Consiglio di Circolo
stabilita col nuovo Regolamento rende
necessaria la modifica del Regolamento
comunale dei nidi d’infanzia, in quanto
nell’organismo vi sono rappresentanti
dei genitori e del personale sia delle
scuole che dei nidi d’infanzia. Devono
quindi essere abrogati gli articoli
che ne prevedono la composizione le
modalità di funzionamento e le competenze.
Contestualmente si provvede all’abrogazione
del “Regolamento per le scuole materne
rette da enti convenzionati e per le
scuole materne non convenzionate”, approvato
dal Consiglio Comunale con deliberazione
19 luglio 1955 e successivamente modificato,
che non è applicato in quanto contiene
norme ormai in contrasto con la legislazione
nel frattempo intervenuta.
La proposta di deliberazione,
oggetto della richiesta di parere, è
stata esaminata in sede di V Commissione
Permanente di Lavoro in data 9 febbraio
2011.
Nel riconoscere l’estrema difficoltà
d’intervenire su un argomento così complesso
e dalle profonde ripercussioni sociali,
si esprime parere favorevole, ritenendo
le variazioni proposte importanti e
necessarie.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA
CIRCOSCRIZIONALE
¨ Visto l'art.54 dello Statuto;
¨ Visto il Regolamento del Decentramento,
approvato con deliberazione del Consiglio
Comunale n.133 (mecc. 1996 00980/49)
del 13 maggio 1996 e s.m.i., il quale,
fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti
per i quali è obbligatorio l'acquisizione
del parere dei Consigli Circoscrizionali
ed all'art.44 ne stabilisce i termini
e le modalità;
¨ Visti gli artt. 49 e 107 del
Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.L.gs
18 agosto 2000 e s.m.i.;
PROPONE
AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
- di esprimere Parere favorevole,
ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento
sul Decentramento, in ordine alla proposta
di deliberazione avente ad oggetto:
NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE DELL’ INFANZIA
COMUNALI E CONSEGUENTI MODIFICHE AL
REGOLAMENTO COMUNALE NIDI D’INFANZIA.
OMISSIS
DELLA DISCUSSIONE
Risultano
assenti dall’aula al momento della votazione
i Consiglieri Maffei e Rabellino per
cui i Consiglieri presenti in aula al
momento del voto sono 19.
VOTAZIONE
PALESE
PRESENTI:
19
VOTANTI:16
VOTI FAVOREVOLI: 16
ASTENUTI:3 (Novo-Marrone-Puglisi)
Pertanto
il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere Parere favorevole,
ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento
sul Decentramento, in ordine alla proposta
di deliberazione avente ad oggetto:
NUOVO REGOLAMENTO SCUOLE DELL’ INFANZIA
COMUNALI E CONSEGUENTI MODIFICHE AL
REGOLAMENTO COMUNALE NIDI D’INFANZIA.
su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2011/2011_00674.html
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