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Atto 96 n. mecc.  2009 05746/87

Atto n. 96 n. mecc. 2009 05746/87

Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del

14 SETTEMBRE 2009

Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.

In totale n. 23 Consiglieri

Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, CAVONE Nicola.

Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO

Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA

il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:

C.4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTOLEGGE REGIONALE 9 APRILE 1996 N. 18 E S.M.I - PROGRAMMA INTEGRATO "ALENIA" IN VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE. ADOZIONE.

Il Presidente Guido Alunno di concerto con il Coordinatore alla II Commissione Claudio Cerrato riferisce.

.

Le aree oggetto del presente provvedimento, ubicate nella Circoscrizione 4, sono delimitate a sud dal corso Francia, ad est dal corso Marche e ad ovest confinano con il Comune di Collegno.

La maggior parte delle aree fanno parte del vasto complesso industriale Alenia, attualmente in gran parte dismesso a seguito del progressivo esaurimento delle attività produttive ivi collocate, non più compatibili con la natura dell'intorno urbano di riferimento.

La società Alenia Aeronautica S.p.A., società partecipata da Finmeccanica S.p.A., sta infatti attuando a livello nazionale un progetto di unificazione dei percorsi industriali, che prevede la collocazione delle attività produttive nelle aree più decentrate di Caselle, individuando l'area dismessa del corso Marche - corso Francia per la realizzazione di un nuovo polo insediativo per attività ricettive, terziario avanzato, residenza e commercio quale valorizzazione necessaria per gli importanti investimenti industriali attivati nell'area metropolitana torinese.

Pertanto, la Società Alenia Aeronautica S.p.A. e Thales Alenia Space S.p.A., in qualità di proprietarie delle aree, hanno presentato una proposta di Programma Integrato (PR.IN.) ai sensi della Legge Regionale n. 18 del 9 aprile 1996 e s.m.i., in variante al vigente P.R.G..

Il progetto di PR.IN. contempla due insediamenti distinti, il primo dei quali relativo alla realizzazione di un edificio, sul corso Marche, volto ad ospitare un centro di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale; il secondo finalizzato alla creazione di un nuovo polo urbano di relazione destinato ad un mix di funzioni (residenziale - Eurotorino - Attività di Servizio alle Persone e alle Imprese), che funga da collegamento-cerniera con il limitrofo comune di Collegno, inserendosi così nel più ampio processo di riqualificazione urbana relativo alla porzione di Città attraversata dall'asse infrastrutturale del viale di corso Marche.

Dal punto di vista urbanistico, il PR.IN. comprende aree di proprietà privata per una superficie complessiva di mq. 234.962, che il P.R.G. vigente classifica come Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive, disciplinata dall'articolo 14 delle NUEA; una parte delle quali, pari a mq. 216.532, vengono ricondotte alla disciplina delle Zone Urbane di Trasformazione ai sensi degli articoli 7 e15 delle N.U.E.A. del P.R.G. mentre la restante area, pari a mq. 18.430, rimane confermata nella destinazione del P.R.G. vigente per la realizzazione del polo tecnologico "Alenia -Distretto industriale High-Tech".

Sono altresì incluse nel PR.IN. aree di proprietà della Città per circa mq. 14.972, classificate dal P.R.G. come aree per Servizi "v" e da riclassificare, in parte, in area normativa "R1" al fine di predisporre un progetto di valorizzazione per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica e privata e, in parte, per la creazione di nuova viabilità pubblica necessaria all'insediamento Alenia.

Per quanto riguarda le aree di proprietà privata, l'assetto urbanistico dell' insediamento prefigurato nel progetto proposto dal PR.IN. è il seguente.

Nell'area di mq 216.532, riclassificata dalla variante di cui al presente provvedimento in Zona Urbana di Trasformazione denominata "Ambito 8.24 Alenia", si realizza una SLP complessiva di massimo mq. 184.000, con la previsione di un mix funzionale articolato in max 60% di SLP a destinazione Residenziale; max 30% di SLP ad attività di Servizio alle Persone e alle Imprese (ASPI); min 15% di SLP Eurotorino.

In particolare il progetto di PR.IN., nel rispetto delle percentuali succitate, destina: mq. 108.086 a residenza, pari a circa il 59% (comprensivi della quota destinata a edilizia convenzionata nella misura minima corrispondente al 10% della SLP residenziale ai sensi dell'articolo 7 delle N.U.E.A.); mq. 48.853 ad ASPI pari a circa il 27%; mq. 27.061 a Eurotorino, pari a circa il 15%.

E' inoltre prevista la realizzazione di una attrezzatura di interesse generale corrispondente a una ulteriore SLP di mq. 6.000 e relativi spazi a servizi.

Nell'area di mq. 18.430, confermata in Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive, si andrà a realizzare il cosiddetto "Distretto Industriale High-Tech" in conformità con la relativa disciplina normativa di cui all' articolo 14 N.U.E.A.; la SLP di progetto è pari a mq. 24.880 ed è organizzata in un fabbricato con tipologia multipiano attestato sul corso Marche, orientato alle tecnologie più avanzate.

A fronte di un fabbisogno di servizi pubblici pari a mq 152.526, il progetto di PR.IN. individua aree per la realizzazione di tali servizi, da cedere e/o assoggettare all'uso pubblico, pari a mq. 173.368, di cui mq. 139.635 a raso e mq. 33.733 in sottosuolo. In particolare, i servizi di progetto sono rappresentati da aree verdi attrezzate, sottoservizi, parcheggi pubblici a raso e in sottosuolo, anche con funzione di interscambio e attrezzature per l'istruzione attraverso il recupero di un fabbricato esistente con funzione di asilo nido.

Il punto di partenza del progetto di riconversione è costituito dal crocevia tra corso Marche e corso Francia da cui si diparte un sistema di spazi pedonali che si snodano all'interno dell'area di intervento; l'importanza di segnare l'angolo si manifesta anche attraverso la presenza di un edificio con tipologia a "torre", chiaro simbolo di riqualificazione della zona. Un sistema di edifici di varia altezza, alternati da spazi coperti, costituisce il basamento urbano della "torre" che si attesta all'incrocio dei due corsi.

Un importante percorso pedonale articolato su due livelli garantisce una agevole connessione con i parcheggi interrati rendendo più ricco lo spazio pubblico destinato a divenire polo di aggregazione.

Gli edifici a destinazione residenziale, parte dei quali prospettano su detto asse pedonale, si sviluppano altresì a sud di quest'ultimo su un ampio spazio a verde pubblico che si apre verso la città, interrompendo il fronte edilizio di corso Francia rafforzato da quinte alberate.

Sul lato destro dell'asse pedonale si concentra la zona commerciale e le attività di servizio alle persone e alle imprese (ASPI), di varia natura.

Il progetto si completa con un polo a destinazione esclusivamente residenziale situato a confine con la zona residenziale esistente nel Comune di Collegno.

L'intervento si caratterizza per le soluzioni particolarmente innovative in termini di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. E' prevista la demolizione di tutti i manufatti ex industriali esistenti, ad eccezione della torre piezometrica insistente sull'area privata e di una palazzina per la quale si configura il recupero e la successiva destinazione a scuola per l'infanzia.

Il PR.IN. prefigura tempi di realizzazione diversi rispetto al nuovo asse di corso Marche e individua, a tal fine, soluzioni progettuali che ne consentano la futura reciproca compatibilità.

Per quanto riguarda le aree di proprietà della Città, le stesse vengono in parte destinate alla creazione di una nuova viabilità pubblica di prolungamento delle vie Perroncito e Pasteur e in parte riclassificate in "Zona urbana consolidata residenziale mista - Area normativa R1" al fine di consentirne la trasformazione e riqualificazione attraverso la realizzazione di edilizia residenziale pubblica e privata.

La stima relativa alla realizzazione delle predette opere di urbanizzazione e delle aree da destinare a viabilità (mq. 20.115), contestuali all'attuazione degli interventi privati, ammonta complessivamente ad Euro 32.871.289,00 di cui Euro 28.975.721,00, a scomputo degli oneri dovuti ed Euro 3.895.568,00 a cura e spese dei Proponenti per opere realizzate su aree assoggettate all'uso pubblico.

Data la complessità dell'intervento, rispetto al computo metrico estimativo delle opere di cui al progetto preliminare, il valore delle stesse come determinato nel progetto esecutivo potrà discostarsi fino ad un massimo del 10%.

La stima degli oneri di urbanizzazione, pari ad Euro 29.230.738,00, dovrà essere comunque aggiornata al momento del rilascio dei permessi di costruire.

Sotto il profilo commerciale l'area del Programma Integrato non ricade all'interno di alcun addensamento commerciale già riconosciuto in relazione, evidentemente, alla sua storica funzione produttiva. Pertanto, in adeguamento anche della variante n. 160 adottata dal Consiglio Comunale del 2 marzo 2009 con deliberazione n. 36 (mecc. 2008 04921/009) attualmente in regime di salvaguardia e al relativo nuovo allegato C, con il presente PR.IN. si riconosce una nuova "localizzazione commerciale urbano-periferica non addensata" di tipo L2 di superficie computata in mq. 117.830, all'interno del perimetro del PR.IN. sopra citato, ai sensi dell'articolo 14 dell'allegato A alla D.C.R. 563-13414 del 29 ottobre 1999 e delle s.m.i. e dei Criteri Comunali assunti dalla Città di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale del 12 marzo 2007. In particolare, si è ritenuto sussistere il requisito di area industriale dismessa da almeno 10 anni per effetto dell'Accordo sulla rilocalizzazione del sito industriale stipulato nel 1995.

Sotto il profilo geologico, in base alla variante 100 entrata in vigore in data 6 novembre 2008, l'area in oggetto, è inserita in classe I(P), che comprende aree edificate ed inedificate, non soggette a pericolo di inondazione né di allagamento, pertanto con pericolosità assente.

Per quanto attiene alla quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti di PRG adottate e approvate successivamente alla data di approvazione del PRG , compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'articolo 7 della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i..

Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale e non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti.

Il PR.IN. e relativa variante di cui al presente provvedimento sono sottoposti a procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, come da deliberazione della Giunta Regionale del 9 giugno 2008 n. 12-8931.

La presente proposta di PRIN in variante, adottata dal Consiglio Comunale, verrà trasmessa alla Provincia di Torino, che dovrà pronunciarsi, entro 45 giorni dal ricevimento, circa alla compatibilità della variante con il Piano Territoriale Provinciale.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

  • Visto l'art. 54 dello Statuto della Città;
  • Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e s.m.i., il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità;
  • Visti gli artt.49 e 107 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.L.gs. 18 agosto 2000 n.267 e s.m.i.;

PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

  • Di esprimere parere favorevole alla proposta di variante con un parere altresì negativo sulla concreta trasformazione proposta e con la conseguente richiesta di sostanziali modifiche nei passaggi progettuali successivi.

Il progetto di riqualificazione su corso Marche rappresenta un’opportunità per proseguire il processo di riqualificazione della Città sulle aree industriali dichiarate dismesse da almeno 10 anni, per effetto dell'Accordo sulla rilocalizzazione del sito industriale stipulato nel 1995.

In seguito alle valutazioni emerse nella Commissione del 2 luglio c.a. anche in riferimento alle "ricadute" che può avere sul tessuto urbanistico, sociale della IV Circoscrizione e tenendo conto delle informazioni integrative fornite successivamente dagli Uffici si ritiene quanto segue:

In primo luogo va sottolineata l’importanza dell’intervento ai fini del consolidamento dell’attività industriale di Alenia Aeronautica nell’area torinese. La riqualificazione di parte dell’area compresa tra corso Marche e corso Francia è infatti un tassello di un più ampio progetto per la rilocalizzazione dell’intero comparto aeronautico presso l’aeroporto di Caselle, in base all’Accordo richiamato, che offre importanti garanzie rispetto al personale oggi impiegato e allo sviluppo del piano industriale in un settore strategico di primaria importanza.

È evidente dunque che l’intervento nel suo complesso non può che essere visto con favore.

Maggiori difficoltà nascono invece dall’analisi del progetto di trasformazione e delle sue ricadute sul territorio circoscrizionale.

Il progetto di Inquadramento territoriale (tav. datata 3-8-09) evidenzia il rischio di autoreferenzialità di quello che nelle intenzioni dei progettisti doveva essere "un quartiere…modello di un nuovo modo dell’abitare, città nella città": ma quale città, Torino o Collegno o nessuna delle due? Pur riconoscendo il ruolo di "barriera" che svolgono i grandi corsi al confine dell’area, almeno in questa fase preliminare, si evidenzia l’impermeabilità negli accessi e quindi nel rapporto con i territori circostanti.

La viabilità di accesso e di uscita sul corso Marche deve essere garantita sia in direzione nord che sud, deve inoltre essere occasione per creare un migliore collegamento con la nuova trasformazione del Quartiere Dora, sia nell’immediato che in futuro quando verrà riqualificato l’intero asse. Positiva l’ipotesi "alternativa" del PR.IN. di un incrocio, posto in corrispondenza dell’accesso e che potrà essere in continuità con la viabilità di distribuzione all’interno dell’abitato della Circoscrizione.

La viabilità verso la città di Collegno è problematica anche con l’eventuale strada di collegamento con via Leopardi perchè porterebbe il flusso di traffico in zona periferica e su un raccordo già trafficato.

Il problema del traffico nell’alta Parella già oggi particolarmente sentito in seguito agli interventi di viabilità realizzati sul comune di Collegno, rischia di aggravarsi sensibilmente senza che siano previste ipotesi alternative alle attuali e congestionate vie di smistamento.

Il grande Centro commerciale L2, previsto in deroga, sorgerà di fronte ad un’altra area commerciale (5385 mq) nel Quartiere Dora ed il comune di Collegno ha espresso perplessità per gli aspetti economico-commerciali e viabilistici locali. Si sottolinea in questa sede come i tanti centri commerciali favoriscano l’inaridimento del piccolo commercio che si tenta poi di supportare con iniziative promozionali (come le feste di via).

Per ora sono vaghe le indicazioni sulla destinazione dell’edificio per "attrezzature di interesse generale", dopo che sono sfumati l’interesse dell’Università e l’ipotesi di un museo. Lo stesso vale per i vari servizi di prossimità di cui non vi è traccia ma per i quali non è neppure prevista un’accessibilità facilitata verso gli abitati contigui. Ad esempio rispetto al tema scuola, atteso che si è verificata la necessità solo per l’asilo nido, occorre individuare le strutture fruibili dalla materna alle scuole medie e favorire la sicurezza dei percorsi.

L’affaccio del Parco Urbano, aperto sul corso Francia, non segue le caratteristiche di allineamento degli altri edifici da piazza Statuto al confine della città.

Anche per la sua collocazione rischia di non costituire un elemento di benessere né per il territorio circoscrizionale né per la borgata contigua di Collegno e necessita dunque di approfondimento, nell’elaborazione del progetto definitivo, l’insieme delle funzioni da attribuire al parco per garantirne un’ampia fruibilità. Si ritiene ad esempio necessario rilanciare fin da subito l’ipotesi di impianto sportivo per ora accantonata.

Si registra invece positivamente che la Torre, pensata come simbolo della riqualificazione di questo settore della città, ora sia riproposta abbassata a 100 metri per "tutelare" il paesaggio, anche se il Progetto d’inquadramento di Corso Marche le torri le preveda in altra zona e raggruppate.

Si coglie l’occasione per richiede che gli interventi di bonifica siano non solo monitorati ma vengano previste eventuali interventi di mitigazione preservando i cittadini residenti da effetti molesti o peggio dannosi

OMISSIS DELLA FISCUSSIONE

Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i Consiglieri Del Bianco, Novo,Collura, Fontana e Lazzarini per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 18

VOTAZIONE PALESE

PRESENTI:18

VOTANTI:18

VOTI FAVOREVOLI: 17

VOTI CONTRARI:1

Pertanto il Consiglio

DELIBERA

  • Di esprime parere favorevole alla proposta di variante con un parere altresì negativo sulla concreta trasformazione proposta e con la conseguente richiesta di sostanziali modifiche nei passaggi progettuali successivi.

Il progetto di riqualificazione su corso Marche rappresenta un’opportunità per proseguire il processo di riqualificazione della Città sulle aree industriali dichiarate dismesse da almeno 10 anni, per effetto dell'Accordo sulla rilocalizzazione del sito industriale stipulato nel 1995.

In seguito alle valutazioni emerse nella Commissione del 2 luglio c.a. anche in riferimento alle "ricadute" che può avere sul tessuto urbanistico, sociale della IV Circoscrizione e tenendo conto delle informazioni integrative fornite successivamente dagli Uffici si ritiene quanto segue:

In primo luogo va sottolineata l’importanza dell’intervento ai fini del consolidamento dell’attività industriale di Alenia Aeronautica nell’area torinese. La riqualificazione di parte dell’area compresa tra corso Marche e corso Francia è infatti un tassello di un più ampio progetto per la rilocalizzazione dell’intero comparto aeronautico presso l’aeroporto di Caselle, in base all’Accordo richiamato, che offre importanti garanzie rispetto al personale oggi impiegato e allo sviluppo del piano industriale in un settore strategico di primaria importanza.

È evidente dunque che l’intervento nel suo complesso non può che essere visto con favore.

Maggiori difficoltà nascono invece dall’analisi del progetto di trasformazione e delle sue ricadute sul territorio circoscrizionale.

Il progetto di Inquadramento territoriale (tav. datata 3-8-09) evidenzia il rischio di autoreferenzialità di quello che nelle intenzioni dei progettisti doveva essere "un quartiere…modello di un nuovo modo dell’abitare, città nella città": ma quale città, Torino o Collegno o nessuna delle due? Pur riconoscendo il ruolo di "barriera" che svolgono i grandi corsi al confine dell’area, almeno in questa fase preliminare, si evidenzia l’impermeabilità negli accessi e quindi nel rapporto con i territori circostanti.

La viabilità di accesso e di uscita sul corso Marche deve essere garantita sia in direzione nord che sud, deve inoltre essere occasione per creare un migliore collegamento con la nuova trasformazione del Quartiere Dora, sia nell’immediato che in futuro quando verrà riqualificato l’intero asse. Positiva l’ipotesi "alternativa" del PR.IN. di un incrocio, posto in corrispondenza dell’accesso e che potrà essere in continuità con la viabilità di distribuzione all’interno dell’abitato della Circoscrizione.

La viabilità verso la città di Collegno è problematica anche con l’eventuale strada di collegamento con via Leopardi perchè porterebbe il flusso di traffico in zona periferica e su un raccordo già trafficato.

Il problema del traffico nell’alta Parella già oggi particolarmente sentito in seguito agli interventi di viabilità realizzati sul comune di Collegno, rischia di aggravarsi sensibilmente senza che siano previste ipotesi alternative alle attuali e congestionate vie di smistamento.

Il grande Centro commerciale L2, previsto in deroga, sorgerà di fronte ad un’altra area commerciale (5385 mq) nel Quartiere Dora ed il comune di Collegno ha espresso perplessità per gli aspetti economico-commerciali e viabilistici locali. Si sottolinea in questa sede come i tanti centri commerciali favoriscano l’inaridimento del piccolo commercio che si tenta poi di supportare con iniziative promozionali (come le feste di via).

Per ora sono vaghe le indicazioni sulla destinazione dell’edificio per "attrezzature di interesse generale", dopo che sono sfumati l’interesse dell’Università e l’ipotesi di un museo. Lo stesso vale per i vari servizi di prossimità di cui non vi è traccia ma per i quali non è neppure prevista un’accessibilità facilitata verso gli abitati contigui. Ad esempio rispetto al tema scuola, atteso che si è verificata la necessità solo per l’asilo nido, occorre individuare le strutture fruibili dalla materna alle scuole medie e favorire la sicurezza dei percorsi.

L’affaccio del Parco Urbano, aperto sul corso Francia, non segue le caratteristiche di allineamento degli altri edifici da piazza Statuto al confine della città.

Anche per la sua collocazione rischia di non costituire un elemento di benessere né per il territorio circoscrizionale né per la borgata contigua di Collegno e necessita dunque di approfondimento, nell’elaborazione del progetto definitivo, l’insieme delle funzioni da attribuire al parco per garantirne un’ampia fruibilità. Si ritiene ad esempio necessario rilanciare fin da subito l’ipotesi di impianto sportivo per ora accantonata.

Si registra invece positivamente che la Torre, pensata come simbolo della riqualificazione di questo settore della città, ora sia riproposta abbassata a 100 metri per "tutelare" il paesaggio, anche se il Progetto d’inquadramento di Corso Marche le torri le preveda in altra zona e raggruppate.

Si coglie l’occasione per richiede che gli interventi di bonifica siano non solo monitorati ma vengano previste eventuali interventi di mitigazione preservando i cittadini residenti da effetti molesti o peggio dannosi

su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2009/2009_05746.html

Archivio

inserimento 22.10.2009- a cura di Redazione web Circoscrizione 4 - Ufficio Comunicazione&Immagine
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