Atto
17 n. mecc. 2009 00768/87 |
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Atto n. 17 n. mecc.
2009 00768/87
Il Consiglio
di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO -
CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle
prescritte forme in 1^ convocazione,
per la seduta ordinaria del
23 FEBBRAIO
2009
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico
in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente
ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI
Roberto, CAPUTO Valentina, CLARICI Laura,
CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO
Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE
Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice,
LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola,
MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, PEPE
Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO
Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti i
Consiglieri: BOSSO Giovanni, CAVALLARI
Paolo, NOVO Valerio
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA
PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine
del giorno:
C 4 (ARTT.
43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
PARERE AVENTE AD OGGETTO: PROVVEDIMENTO
DI VARIAZIONE AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO
17, COMMA 8 DELLA LEGGE REGIONALE 56/1977,
CONCERNENTE L'ERRATA CLASSIFICAZIONE
DELL'EDIFICIO DI PARTICOLARE INTERESSE
STORICO UBICATO IN VIA DURANDI N. 10
- APPROVAZIONE.
Il Presidente
Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore
della II Commissione Claudio Cerrato,
riferisce:
Con nota
del 14 gennaio 2009 prot.n. 104, il
Direttore della Divisione Urbanistica
ed Edilizia Privata ha invitato la Circoscrizione
ad esprimere parere preventivo in merito
alla variazione al P.R.G. riguardante
l’errata classificazione dell’edificio
di particolare interesse storico ubicato
in Via Durandi n 10, di cui alla deliberazione
del Consiglio Comunale n. mecc. 2008
09588/009.
Il presente
provvedimento riguarda il complesso
edilizio industriale situato in via
Jacopo Durandi 10, e rivolto sulle vie
San Donato e Carlo Vidua.
L'immobile
originario, denominato ex "Concerie
Fiorio", edificato su progetto di dell'Arch.
Pietro Fenoglio nell'anno 1900, costituisce
uno dei più significativi manufatti
industriali di Torino. L'area in oggetto
è costituita da immobili a due piani
fuori terra, improntati a notevole decoro,
da un basso fabbricato, prospettante
su via Vidua, di più recente edificazione,
privo di ogni carattere stilistico decorativo
e da un cortile scoperto attualmente
occupato da una tettoia di lastre ondulate.
L'intero
complesso immobiliare, è stato classificato
dal Piano Regolatore Generale vigente
come appartenente al gruppo di "Edifici
di valore storico ambientale". L'immobile
è incluso nella zona storico ambientale
XIII e ricade nell'area normativa "misto
MP", con indice di edificabilità 1,35
mqSLP/mqSF.
La Proprietà,
al fine di attuare il recupero e l'adeguamento
funzionale dell'immobile e del cortile
interno, presentava istanza di verifica
della classificazione storico ambientale
del complesso edilizio, allegando un
progetto di massima, che prevedeva la
demolizione del corpo di costruzione
aggiunto, risultante incongruo e la
sopraelevazione di un'ala del fabbricato
di più antica edificazione prospettante
su via Durandi e via San Donato.
L'istanza
veniva quindi compiutamente valutata
alla luce dei criteri posti dai commi
23 e 23 bis dell'articolo 26 delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione (N.U.E.A.),
anche mediante la richiesta di parere
al "Gruppo di Consulenza" del Politecnico
di Torino. La relazione predisposta
in ottemperanza riconosceva la fondatezza
della richiesta di correzione dell'errore
materiale nella classificazione del
basso fabbricato e della tettoia, ma
respingeva la possibilità di sopraelevazione
dell'edificio di valore storico-ambientale.
Veniva infatti confermato il rilevante
valore storico dell'edificio originario,
tuttora in buon stato di conservazione,
citando le numerose pubblicazioni che
ne riportavano le immagini consegnate
alla storiografia del Novecento e precisando
che, data la necessità di preservare
la fruizione visiva degli elementi stilistici
e compositivi, "si ritiene che non debbano
essere consentite, in ogni caso, modificazioni
alle facciate e sopraelevazioni o comunque
interventi che comprometterebbero l'immagine
storicamente consolidata".
Pertanto,
mentre il fabbricato a due piani f.t.
prospiciente sull'esterno deve mantenere
inalterato il proprio valore storico
ambientale, gli elementi aggiunti, costituenti
il corpo di costruzione risultante incongruo
rispetto al preesistente complesso edilizio,
devono essere declassati. Più specificatamente,
si elencano gli elementi incongrui oggetto
di declassamento:
- il basso
fabbricato con fronte su via Vidua di
m 13,60 circa e manica di metri 11,40
circa;
- la tettoia
in vetroresina occupante quasi interamente
il cortile;
- lo stanzino
addossato al muro di cinta con fronte
di metri 5 circa e profondità di metri
2,00 circa.
In relazione
a quanto sopra il presente provvedimento
prevede:
a) la
cancellazione nelle aree corrispondenti
agli elementi descritti in narrativa
(basso
fabbricato, tettoia e locale), nelle
tavole di piano interessate, della campitura
nera
affiancata al numero 3, che denota l'appartenenza
al gruppo degli "edifici di carattere
storico ambientale";
b) la
conseguente modifica della Tavola di
Piano n. 2, scala 1:2000 - Foglio n.
32 - "Edifici
di interesse storico" e, analogamente
della Tavola n. 1, scala 1:5000 - Foglio
n. 8B -
Azzonamento - Aree normative e destinazioni
d'uso".
Successivamente
all'approvazione del presente provvedimento,
si procederà all'aggiornamento della
Tavola di Piano n. 1, scala 1:5000 -
Foglio n 8B - "Azionamento - Aree normative
e destinazioni d'uso" del Piano Regolatore
Generale e della Tavola n. 2, scala
1:200 - Foglio n. 32 - "Edifici di interesse
storico" in conformità alle modifiche
precedentemente descritte.
Ai sensi
e per gli effetti dell'articolo 26 comma
23 delle Norme Urbanistico Edilizie
di Attuazione (N.U.E.A.), si dà atto
dell'avvenuta segnalazione alla competente
Soprintendenza per i Beni Ambientali
e Architettonici del Piemonte.
Il presente
provvedimento urbanistico ha rilevanza
esclusivamente comunale, non presenta
incompatibilità con i Piani sovracomunali
vigenti e costituisce provvedimento
di variazione ai sensi dell'articolo
17, comma 8, lettera a) della Legge
Urbanistica Regionale.
Il parere
in questione è stato discusso nel corso
della seduta della II^ Commissione tenutasi
in data 12 Febbraio 2009.
Si raccomanda
l’amministrazione comunale di coinvolgere
la Circoscrizione nell’iter di riutilizzo
dell’area declassata in quanto si ravvisano
preoccupazioni per eventuali edificazioni
nell’area stessa.
Tutto
ciò premesso
La Giunta
Circoscrizionale
- Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale
n.133 (mecc. 1996 00980/49) del
13 maggio 1996 e s.m.i., il quale,
fra l'altro, all'art.43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio
l'acquisizione del parere dei Consigli
Circoscrizionali ed all'art.44 ne
stabilisce i termini e le modalità;
- Visti gli artt.
49 e 107 del Testo Unico delle Leggi
sull'Ordinamento degli Enti Locali
approvato con D.L.gs 18 agosto 2000
e s.m.i.;
Propone
al Consiglio di Circoscrizione
-
di esprimere
parere favorevole alla VARIAZIONE
AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO
17, COMMA 8 DELLA LEGGE REGIONALE
56/1977, CONCERNENTE L'ERRATA CLASSIFICAZIONE
DELL'EDIFICIO DI PARTICOLARE INTERESSE
STORICO UBICATO IN VIA DURANDI N.
10.
OMISSIS
DELLA DISCUSSIONE
Risultano
assenti dall’aula al momento della votazione
i Consiglieri Marrone, Maffei, per cui
i Consiglieri presenti in aula al momento
del voto sono 20.
VOTAZIONE
PALESE
PRESENTI:
20
VOTANTI:
18
VOTI FAVOREVOLI:
17
VOTI CONTRARI:
1 (Fontana)
ASTENUTI:
2 (Puglisi, D’Acunto)
Pertanto
il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere parere
favorevole alla VARIAZIONE AL P.R.G.,
AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA
8 DELLA LEGGE REGIONALE 56/1977,
CONCERNENTE L'ERRATA CLASSIFICAZIONE
DELL'EDIFICIO DI PARTICOLARE INTERESSE
STORICO UBICATO IN VIA DURANDI N.
10.
su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2009/2009_00768.html
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