Atto
13 n. mecc. 2009 00569/87 |
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Atto n. 13 n. mecc.
2009 00569/87
Il Consiglio
di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO -
CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle
prescritte forme in 1^ convocazione,
per la seduta ordinaria del
9 FEBBRAIO
2009
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico
in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente
ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI
Roberto, CAPUTO Valentina, CAVALLARI
Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando,
CERRATO Claudio, CAVONE Nicola, COLLURA
Anna Maria, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE
Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice,
LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola,
MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO
Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore,
RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE
Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti i
Consiglieri: BOSSO Giovanni, D’ACUNTO
Angelo, CAVONE Nicola.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA
PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine
del giorno:
C.4 PARERE
(ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO: NUOVA PROPOSTA DI
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO
DEL COMUNE DI TORINO AI SENSI DELLA
LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO
N. 447/1995 E DELLA LEGGE REGIONALE
20 OTTOBRE 2000 N. 52 ADEGUAMENTO AL
DPR N. 142/2004. ADOZIONE E NUOVO AVVIO
PROCEDURA DI APPROVAZIONE.
Il Presidente
Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore
della VI^ Commissione Ferdinando Cartella,
riferisce.
La Giunta
Comunale, in ottemperanza ai disposti
del comma 1 art. 6 della Legge 447/1995
e del comma 2 art. 5 della Legge Regionale
52/2000, in data 26 novembre 2002 con
deliberazione (mecc. 0210032/21), approvava
la Proposta di Zonizzazione Acustica
del territorio redatta dalla Società
Modulo Uno incaricata dalla Città sulla
base dello studio DISIA 2 predisposto
dall'ARPA Piemonte.
La Città
di Torino, ai sensi dell’art. 7 della
Legge della Regione Piemonte 20 ottobre
2000, n. 52, in data 10 settembre 2003
avviava l’iter di approvazione inviando
alla Provincia di Torino e ai Comuni
limitrofi, per eventuali rilievi e proposte,
la Proposta di Zonizzazione Acustica
del territorio e pubblicando l’avviso
di tale avvio tramite affissione all'albo
pretorio e pubblicazione sul B.U.R.
(n. 39 del 25 settembre 2003).
La Provincia
di Torino, Area Ambiente, Parchi, Risorse
Idriche e Tutela della fauna, Servizio
Qualità dell’Aria, Inquinamento Atmosferico
Acustico ed Elettromagnetico, con comunicazione
prot. 331831 LA9 del 16 dicembre 2003,
prot. Divisione Ambiente e Verde n.
10712 del 23.12.03, esprimeva i propri
rilievi, proponendo la revisione di
alcune scelte metodologiche e pratiche
effettuate nella stesura del Documento
e, in particolare:
-
l’elaborazione
della Classificazione quale strumento
di pianificazione urbanistico ambientale
e di controllo amministrativo, superando
la distinzione tra classificazione
di breve termine e di lungo periodo;
-
la piena applicazione
delle Linee Guida regionali DGR
6 agosto 2001, n. 85-3802, anche
nel caso di revisioni, escludendo
criteri di omogeneizzazione non
previsti dalla normativa vigente;
-
la riclassificazione
di scuole, ospedali case di cura
e di riposo da associare con la
classe I, la revisione delle aree
poste in Classe V (aree prevalentemente
industriali), e la verifica delle
aree industriali, da non associare
in nessun caso con classe III (aree
di tipo misto);
-
l’analisi del
PRG con l’individuazione delle connessioni
tra le definizioni delle destinazione
d’uso del suolo e le classi acustiche;
l’elenco delle aree per le quali
è impossibile assegnare univocamente
una classe acustica, gli accostamenti
critici rimossi durante la fase
di omogeneizzazione e la motivazione
e descrizione dei casi di adiacenza
di classi non contigue; l’adozione
per le rappresentazioni cartografiche
delle simbologie e le scale cromatiche
proposte dalle Linee Guida regionali.
Il 30
marzo 2004, veniva emanato il Decreto
del Presidente della Repubblica n. 142
"Disposizioni per il contenimento e
la prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a
norma dell'articolo 11 della legge 26
ottobre 1995, n. 447" che stabilisce
le norme per la prevenzione ed il contenimento
dell'inquinamento da rumore avente origine
dall'esercizio delle infrastrutture
stradali, definendo
(ovvero per le strade di quartiere e
locali richiedendo ai Comuni di definire)
fasce di pertinenza acustica e limiti
di riferimento.
Con il
D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 194, in attuazione
della Direttiva 2002/49/CE, veniva introdotto
un nuovo specifico approccio alla determinazione
ed alla gestione del rumore ambientale
che, seppur presentando evidenti analogie
con quanto previsto dalla L. 447/95,
ha fissato nuovi obblighi in capo alla
Città, cui, quale ente gestore delle
infrastrutture di trasporto, spetta:
-
l'elaborazione
della mappatura acustica delle infrastrutture
stradali;
-
l'elaborazione
e l'adozione dei piani di azione
volti ad evitare e a ridurre il
rumore ambientale laddove necessario,
in particolare, quando i livelli
di esposizione possono avere effetti
nocivi per la salute umana, nonché
ad evitare aumenti del rumore nelle
zone silenziose;
-
assicurare l'informazione
e la partecipazione del pubblico
in merito al rumore ambientale ed
ai relativi effetti.
Al fine
di recepire i rilievi della Provincia
di Torino e di adeguare il Piano di
Classificazione Acustica ai sensi del
decreto 30 marzo 2004, definendo fasce
di pertinenza acustica e limiti di riferimento,
funzionali anche all'elaborazione e
l'adozione dei piani di azione e di
risanamento, con determinazione dirigenziale
(mecc. 0507089/126), n. cronologico
602, approvata il 12 settembre 2005,
la Città di Torino avviava la revisione
della Proposta, attribuendo specifico
incarico professionale all'Associazione
professionale denominata "ENVIA".
Con la
medesima determinazione, si incaricava
l'Associazione professionale "ENVIA"
di eseguire una campagna di monitoraggio
acustico ambientale per gli anni 2005
e 2006 necessaria alla caratterizzazione
acustica delle infrastrutture stradali,
anche di tipo locale, gestite dalla
Città di Torino.
In applicazione
delle linee Guida regionali al fine
di recepire i rilievi della Provincia
di Torino, sono state condotte le seguenti
quattro fasi operative:
-
l’analisi delle
Norme Tecniche di Attuazione del
P.R.G.C., la determinazione delle
corrispondenze tra classi di destinazione
d’uso e classi acustiche e l’elaborazione
di una nuova bozza di Classificazione
Acustica
-
l’analisi territoriale
della bozza di Classificazione Acustica;
tale analisi, prevista di completamento
e perfezionamento, è stata poi estesa
all’intero territorio cittadino,
non costituendo più, in molti casi,
le indicazioni di ARPA relative
al progetto DISIA 2 valido riferimento
per la classificazione acustica
del territorio;
-
l’omogeneizzazione
della Classificazione Acustica e
la revisione dell’individuazione
delle aree destinate a spettacolo
a carattere temporaneo, oppure mobile,
oppure all’aperto;
-
l’inserimento
delle fasce "cuscinetto" e delle
fasce di pertinenza delle infrastrutture
dei trasporti.
Nell’ambito
della fase I, già nel mese di giugno
2005 veniva istituito un gruppo di lavoro
misto tra la Divisione Ambiente e Verde
e la Divisione Urbanistica ed Edilizia
Privata, per garantire il pieno coordinamento
tra la Proposta di Zonizzazione Acustica
con gli strumenti urbanistici vigenti.
Nel quadro
di tali attività, è stata condotta l’analisi
delle varianti urbanistiche e degli
strumenti urbanistici esecutivi approvati
dalla data di adozione della Proposta
nel periodo 2003-2006, i cui pareri
di coerenza sono stati riesaminati e
confermati nell’ambito della revisione
della zonizzazione.
Nel quadro
delle analisi delle varianti urbanistiche
e degli strumenti urbanistici esecutivi
approvati nel periodo 2007-2008, specifici
incontri hanno approfondito gli aspetti
legati alla classificazione delle aree
sensibili e le procedure da adottare
per la futura gestione delle varianti
e delle attuazione del PRG. Le medesime
tematiche sono state oggetto di confronto
tra il tavolo di lavoro e le competenti
Direzioni Regionali.
Nel quadro
della piena applicazione della Linee
Guida regionali, la nuova Proposta di
Zonizzazione Acustica ha previsto:
-
il riconoscimento
della classe I di massima tutela
alle strutture sensibili (ospedali,
scuole, case di cura, Residenze
Sanitario-Assistenziali), fatta
eccezione per rari casi ubicati
in aree normative non coerenti con
le previsioni di PRG, ovvero quando
vi sia predominante presenza di
altri usi, per i quali sarà necessario
valutare la modifica dello strumento
urbanistico generale al fine di
garantire uniformi livelli di tutela;
-
la valorizzazione
di tutti gli ambiti da trasformare
quali occasioni di risanamento,
come anticipato dalla Variante Strutturale
n. 38 (approvata con D.G.R. n. 212495
del 03/04/2006);
-
il riconoscimento
della classe I ai parchi collinari
(per i quali la quiete costituisce
elemento caratterizzante) e della
classe III a tutti gli altri parchi
(per i quali sono qualificanti svago,
attività sportive e, in alcuni casi,
manifestazioni sportive e musicali);
-
la precisazione
delle procedure per la modifica
e la revisione del piano.
Nell’ambito
della fase II, sono stati condotti sopralluoghi
sistematici del territorio cittadino,
per l’acquisizione di informazioni sugli
usi in atto, testimoniati da un patrimonio
di circa 9000 foto georiferite.
Nell’ambito
della fase IV, si è proceduto all’analisi
dei casi di adiacenza di classi non
contigue, descrivendo singolarmente
circa 2000 contatti critici residui
a causa di preesistenti destinazioni
d’uso e non eliminabili né attraverso
il processo di omogeneizzazione, né
per mezzo dell’inserimento di fasce
cuscinetto.
Sempre
nel corso del 2005, veniva avviato il
confronto tra le Divisioni Ambiente
e Verde e Infrastrutture e Mobilità
al fine di valutare le ipotesi per la
classificazione e i limiti acustici
delle infrastrutture stradali ed individuare
le modalità di adeguamento al Decreto
del Presidente della Repubblica n. 142
del 2004.
L’adeguamento
a tale Decreto, funzionale alla piena
applicabilità di quanto previsto dalla
vigente normativa in termini di valutazione
previsionale di clima ed impatto acustico
di nuove opere e all'elaborazione e
all'adozione dei piani di azione e di
risanamento, prevede sia l’associazione
delle fasce di pertinenza acustica alla
rete cittadina sia la definizione dei
limiti di riferimento per le strade
di tipo acustico E ed F.
Il Decreto
stesso indica fasce di pertinenza acustica
e limiti di immissione per infrastrutture
stradali di nuova realizzazione ed esistenti,
individuando tipi acustici in funzione
del tipo di strada (secondo Codice della
strada) e di sottotipi (secondo DM 6.11.01
Norme funzionali e geometriche per la
costruzione delle strade, norme Cnr
1980 e direttive PUT) ad eccezione per
le strade di tipo acustico E ed F i
cui limiti devono essere definiti dai
Comuni, nel rispetto dei valori riportati
in tabella C allegata al DPCM in data
14 novembre 1997 e comunque in modo
conforme alla zonizzazione acustica
delle aree urbane, come prevista dall'articolo
6, comma 1, lettera a) della legge n.
447 del 1995.
Considerato
che l’art. 7 della legge 447/95 prevede
che i comuni provvedano all'adozione
di piani di risanamento acustico, assicurandone
il coordinamento con il piano urbano
del traffico di cui al decreto legislativo
30 aprile 1992, n. 285, appare ottimale
che tale coordinamento sia garantito
già nell’applicazione di quanto fissato
dal DPR 142/04 al P.U.T. della Città.
Pertanto,
al fine di coordinare la gerarchia viaria
del P.U.T con quanto previsto dal DPR
142/04, garantendone la reciproca coerenza,
si prende atto che alle autostrade è
da assegnare il tipo acustico "A" e
si propone di assegnare alle strade
D1 (scorrimento veloce), D2 (scorrimento)
e E1* (urbana interquartiere ad alta
capacità) il tipo acustico "D" (ovvero
tipo acustico "Db" per le strade esistenti),
alle strade tipo E1 (urbana di interquartiere)
e E2 (urbana di quartiere) il tipo acustico
"E" ed infine alle strade tipo F (locale)
il tipo acustico F, come rappresentato
graficamente nelle tavole di fase IV.
Per le
strade di tipo acustico E ed F di nuova
realizzazione ed esistenti, alla luce:
-
delle raccomandazioni
del Libro verde della Commissione
Europea del 4 novembre 1996 sulle
politiche future in materia di inquinamento
acustico (COM(96) 540 def.) che
indica un livello di rumore in ambiente
esterno tra 55 e 65 dB(A) quale
fonte di disturbo non trascurabile
(cosiddetta "zona grigia") e individua
quali obiettivi strategici evitare
l’aumento della popolazione esposta
in tale intervallo di livelli e
l’esposizione della popolazione
a livelli superiori a 65 dB(A);
-
dei risultati
delle campagne di monitoraggio acustico
ambientale condotte negli anni,
integrate della campagna 2005/2006,
che hanno evidenziato elevati livelli
sonori nella gran parte del territorio
cittadino, anche superiori a tali
soglie;
-
dei limiti fissati
dal decreto per i generici recettori
per le strade di tipo acustico D
di nuova realizzazione ovvero esistenti
(Db): 65 dB(A) diurni e 55 dB(A)
notturni;
-
dei limiti fissati
di decreti attuativi della L. 447/95
per scuole, ospedali, case di cura
e di riposo (strutture sensibili):
50 dB(A) diurni e 40 dB(A) notturni;
si propone
di assegnare per i generici recettori
limiti di immissione conformi a quelli
previsti dal DPCM 14 novembre 1997 per
la classe di destinazione d'uso del
territorio IV – aree di intensa attività
umana, pari a 65 dB(A) diurni e 55 dB(A)
notturni – e per le strutture sensibili
limiti di immissione conformi a quelli
previsti dal DPCM 14 novembre 1997 per
la classe di destinazione d'uso del
territorio I – aree particolarmente
protette – pari a 50 dB(A) diurni e
40 dB(A) notturni.
Una prima
versione della Proposta di Zonizzazione
Acustica, elaborata sulla Versione di
PRG aggiornata a giugno 2006 e adeguata
al Decreto del Presidente della Repubblica
n. 142 del 2004 è stata inviata alla
Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata,
che ha avanzato alcuni rilievi puntuali
e ha richiesto un ulteriore approfondimento
circa le modalità di gestione dell’evoluzione
di ambiti consolidati verso mix di destinazioni
più ampi. In risposta a tali rilievi
le Tavole e le Norme Tecniche di Attuazione
del Piano di Classificazione Acustica
sono state oggetto di revisione, pervenendo
a marzo 2007 ad una seconda versione
della Proposta.
Su indicazione
del lavoro del tavolo tecnico, al fine
di garantire il pieno coordinamento
tra strumenti urbanistici vigenti e
zonizzazione acustica, la Divisione
Patrimonio, Partecipazioni, Sistema
Informativo, Innovazione e Integrazione
ha avviato nel quadro del Piano di Sviluppo
del Sistema Informativo per l’anno 2007
le procedure per l’informatizzazione
secondo gli standard in uso per il PRG
del Piano di Classificazione Acustica
e la gestione delle variazioni al Piano
integrando gli applicativi già in uso
per le varianti al PRG (Gestore varianti).
A seguito dell’approvazione dello schema
di convenzione con CSI Piemonte e del
finanziamento del Piano di Sviluppo
(deliberazione Consiglio Comunale -
mecc. 0703814/73 del 12 giugno 2007;
deliberazione Giunta Comunale - mecc.
0707142/73 del 6 novembre 2007) si è
pertanto provveduto a coordinare la
Proposta di Zonizzazione Acustica al
PRG aggiornato a gennaio 2008, effettuando
le opportune modifiche sulla struttura
dati per permettere una corretta gestione
nell’ambito delle nuove procedure informatiche
previste, pervenendo a marzo 2008 alla
versione ultima della Proposta.
La revisione
delle scelte metodologiche e pratiche
circa la zonizzazione acustica, l’evoluzione
del tessuto urbano nonché l’adeguamento
al Decreto del Presidente della Repubblica
n. 142 del 2004, hanno condotto alla
predisposione di una Proposta profondamente
rinnovata. Nel quadro delle attività
di revisione sono state valutate anche
le osservazioni pervenute da soggetti
diversi dalla Provincia di Torino, potendo
verificare a fronte dei mutati criteri
di classificazione il sostanziale recepimento
in numerosi casi delle stesse ma non
potendo escludere l’emergere di criticità
precedentemente non evidenziate da scelte
diverse in merito alla classificazione
delle aree.
In relazione
a tali considerazioni, si rende necessario
riavviare l’iter di approvazione, secondo
le procedure previste dalla L.R. 52/2000,
garantendo la possibilità di esame da
parte degli enti e del pubblico.
Alla luce
di quanto sopra esposto, il dirigente
del Settore Ambiente e Territorio, con
lettera in data 9 gennaio 2009, n. prot.
320, ha trasmesso copia della proposta
di deliberazione con la quale si intende
approvare la "Nuova Proposta di di classificazione
acustica del territorio del Comune di
Torino ai sensi della Legge quadro sull’inquinamento
acustico n. 447/1995 e della Legge regionale
20 ottobre 2000 n. 52 – adeguamento
al D.P.R. n. 142/2004. Adozione e nuovo
avvio procedura di approvazione" per
le motivazioni espresse in narrativa.
Nell’ambito
delle competenze riservate dal Regolamento
del Decentramento, ai sensi dell’art.
43, è pertanto richiesto alla Circoscrizione
IV di esprimere il parere di competenza,
in merito alla proposta di deliberazione
in argomento.
La VI^
Commissione, competente per materia,
ha esaminato la proposta di deliberazione
avente ad oggetto "Nuova Proposta di
di classificazione acustica del territorio
del Comune di Torino ai sensi della
Legge quadro sull’inquinamento acustico
n. 447/1995 e della Legge regionale
20 ottobre 2000 n. 52 – adeguamento
al D.P.R. n. 142/2004. Adozione e nuovo
avvio procedura di approvazione" nella
seduta del 5 febbraio 2009.
Nel corso
di tale Commissione è stata data risposta
alle osservazioni espresse in occasione
della redazione del precedente piano
di classificazione acustica ed è stata
altresì data puntuale illustrazione
dei criteri utilizzati per la definizione
dell’attuale classificazione del territorio
della Circoscrizione IV, anche in considerazione
delle indicazioni espresse dagli Enti
regionali e provinciali competenti in
materia nonché dalle linee di intervento
previste dalla Città per il governo
del proprio territorio.
Tutto
ciò premesso,
LA GIUNTA
CIRCOSCRIZIONALE
Visto
il Regolamento del Decentramento - approvato
con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 133 (n. mecc. 1996 00980/49) del
13 maggio 1996 e n. 175 (mecc. n. 199604113/49)
del 27 giugno 1996 - il quale, fra l'altro,
all'art.42 comma III, dispone in merito
alle "competenze delegate" attribuite
ai Consigli Circoscrizionali, cui appartiene
l'attività in oggetto;
Dato atto
che i pareri di cui all’art. 49, comma
1 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
egli Enti Locali, approvato con D. Lgs.18
agosto 2000, n. 267 e 61 del succitato
Regolamento del Decentramento sono:
- favorevole sulla
regolarità tecnica;
- favorevole sulla
regolarità contabile;
- Viste le disposizioni
legislative sopra richiamate.
PROPONE
AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
OMISSIS
DELLA DISCUSSIONE
Risultano
assenti dall’aula al momento della votazione
i Consiglieri Lavecchia, Novo, per cui
i Consiglieri presenti in aula al momento
del voto sono20.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 20
VOTANTI: 20
VOTI FAVOREVOLI: 16
VOTI CONTRARI: 4
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2009/2009_00569.html
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