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Atto 110 n. mecc.  2008 06129/87

Atto n. 110 N. mecc 2008 06129/87

Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del

29 SETTEMBRE 2008

Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.

In totale n. 22 Consiglieri

Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, LAZZARINI Massimiliano, PUGLISI Ettore

Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO

Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA

il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:

C.4-(ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO) PARERE AVENTE AD OGGETTO "REGOLAMENTO COMUNALE NIDI D’INFANZIA: MODIFICA CRITERI D’ACCESSO ED ACCREDITAMENTO NIDI PRIVATI"

Il Presidente Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della V Commissione, Stefano Dominese, riferisce:

Tramite nota prot. n. 18900 del 4 agosto 2008, assunta in data 6 agosto 2008 al protocollo della Circoscrizione con il n. 10918, la Divisione Servizi Educativi ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, il parere di competenza circoscrizionale in merito alla proposta di deliberazione avente oggetto " Regolamento Comunale nidi d’infanzia: modifica criteri d’accesso ed accreditamento nidi privati".

I criteri ed i punteggi attualmente previsti dal Regolamento comunale dei nidi d’infanzia per la predisposizione delle graduatorie di accesso, furono approvati dal Consiglio Comunale nel 1996. Sono quindi applicati da oltre un decennio e, negli ultimi anni, i genitori, i Comitati di gestione e le Circoscrizioni hanno più volte segnalato l’esigenza di procedere ad una loro revisione, per adeguarli alle mutate condizioni sociali ed economiche della popolazione.

Per affrontare in modo approfondito la questione, nel novembre 2007 è stato istituito presso la Divisione Servizi Educativi un tavolo tecnico di lavoro, con la partecipazione di genitori rappresentanti dei Comitati di Gestione, rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali maggiormente rappresentative a livello territoriale e rappresentanti delle RSU aziendali. Al gruppo di lavoro hanno preso parte funzionari della Divisione, per raccogliere le proposte e fornire un supporto tecnico e logistico. Nel mese di marzo 2008 i genitori e le OO.SS., a conclusione dei lavori del tavolo, hanno presentato una proposta di revisione dei criteri per la formazione delle graduatorie di accesso ai nidi, sulla base della quale è stata elaborata l’ipotesi di modifica che si propone all’approvazione. Tale ipotesi, è stata presentata ai Presidenti dei Comitati di gestione nel corso di un incontro svoltosi l’11 giugno 2008 e discussa con le OO.SS. confederali il 17 luglio 2008.

Il confronto è stato utile e proficuo, pertanto le modifiche al regolamento oggetto di questa deliberazione accolgono la maggior parte delle proposte presentate dai genitori e dalle OO.SS. nel tavolo di lavoro e nei successivi incontri.

I punti che si ritiene di modificare rispetto alla situazione attuale sono i seguenti:

- dare maggior priorità ai bambini in situazione di disagio sociale, rispetto a quelli con gravi problemi di salute o conviventi con persone che hanno gravi problemi di salute;

- istituire un’apposita Commissione per valutare le certificazioni per il riconoscimento della gravità delle condizioni di salute;

  • definire una scala di priorità più differenziata rispetto all’attuale, per ridurre le condizioni di parità;
  • facilitare l’accesso alle famiglie numerose, in particolare a quelle con figli fino a 11 anni;

dare maggiore possibilità di accesso ai gemelli e alle famiglie in cui già un bambino frequenta il nido;

  • considerare lo stato di gravidanza della madre come condizione già assimilabile alla presenza

di un altro figlio;

  • assimilare al lavoratore il genitore disoccupato che abbia lavorato almeno 6 mesi nei precedenti 12;
  • considerare disagio lavorativo solo la pendolarità lavorativa giornaliera in territorio extraprovinciale ed i turni di lavoro sulle 24 ore;
  • favorire il trasferimento del bambino già frequentante un nido, in seguito a cambio di residenza;
  • prendere in considerazione l’ISEE.

La proposta si articola, quindi come segue:

  1. mantenere l’attuale ordine di priorità per l’accesso rispetto alla residenza:

    a.1) famiglie residenti nel comune di Torino,

    a.2) famiglie non residenti nel comune di Torino, in cui almeno uno dei genitori presti attività lavorativa a Torino,

    a.3) altre famiglie non residenti, per le quali il regolamento vigente prevede che vi sia un preventivo accordo con il Comune di residenza. Si ritiene, invece, che questo non sia necessario per l’accesso, in quanto l’accordo riguarda aspetti tariffari ed è disciplinato da altri atti;

  1. nell’ambito delle suddette tre categorie garantire priorità assoluta nell’ammissione ai bambini con:

b.1) disabilità certificata (previa valutazione della Commissione handicap centrale),

b.2) disagio sociale (con richiesta di inserimento prioritario dei Servizi sociali del

Comune di Torino), in numero limitato per ogni nido, in modo da evitare la

concentrazione di situazioni problematiche;

b.3) gravi problemi di salute o nel cui nucleo familiare siano presenti persone con

gravi problemi di salute (previa valutazione di apposita Commissione).

Come già avviene attualmente, la priorità assoluta si applicherà anche alla lista d’attesa, cioè se nel corso dell’anno educativo, dopo la data di scadenza di presentazione delle domande, viene consegnata al nido una domanda d’iscrizione riconducibile ad una delle suddette condizioni, il nominativo del/la bambino/a viene inserito al primo posto della lista d’attesa, scavalcando i nominativi preesistenti.

Inoltre, accogliendo la proposta del Garante dei diritti delle persone private della libertà, si ritiene di prevedere che, per i bambini dimoranti con le madri detenute presso la Casa Circondariale o l’Istituto penale per minorenni di Torino, il competente Dirigente della Divisione Servizi Educativi possa disporre l’immediato inserimento al nido, oltre il limite della capacità ricettiva. Analogamente si procederà nel caso di provvedimenti adottati dall’Autorità di Giustizia Minorile.

c) individuare le seguenti altre condizioni da prendere in considerazione per la predisposizione delle graduatorie di accesso, con il seguente ordine di priorità:

c.1) mancanza di un genitore: bambino riconosciuto da un solo genitore o nucleo

familiare con un genitore deceduto o con un unico genitore a cui spetta la potestà;

c.2) unico genitore coabitante: genitori separati, divorziati, celibi/nubili che non coabitano;

c.3) genitori lavoratori: comprendono i lavoratori discontinui che alla scadenza della presentazione delle domande di iscrizione non sono occupati, ma hanno lavorato almeno 6 mesi nei precedenti 12;

c.4) trasferimento da nido di altre circoscrizioni per cambio di residenza;

c.5) numero di figli di età inferiore a 11 anni (al 31 dicembre dell’anno educativo di riferimento) o stato di gravidanza della madre;

c.6) presenza di fratelli o sorelle frequentanti il nido per il quale si chiede l’iscrizione o

presentazione di domanda di iscrizione in un unico nido per due fratelli/sorelle;

c.7) genitori disoccupati, iscritti nelle liste dell’immediata disponibilità al lavoro presso il Centro per l’Impiego da almeno 3 mesi, alla data di scadenza della presentazione delle domande;

c.8) permanenza in lista d’attesa alla fine dell’anno educativo;

c.9) unico genitore coabitante con condizione di lavoro disagiata: pendolarità lavorativa giornaliera o turni di lavoro sulle 24 ore;

c.10) genitori studenti;

c.11) numero di figli da 11 a 18 anni (al 31 dicembre dell’anno educativo di riferimento);

c.12) condizione di lavoro disagiata di ciascun genitore, in famiglia in cui siano presenti entrambi.

Considerato che il TUEL attribuisce al Consiglio Comunale funzioni di indirizzo politico-amministrativo generale, si ritiene sia compito della Giunta Comunale stabilire gli specifici punteggi da attribuire alle condizioni sopra indicate, considerando che gli stessi saranno sommati qualora sussistano più di una delle condizioni elencate. Nelle situazioni di parità di punteggio verrà data precedenza al bambino con ISEE inferiore e, in subordine, qualora non venga presentato l’ISEE, al bambino di età maggiore per le graduatorie dei "lattanti" e dei "piccoli" ed al bambino di età minore nella graduatoria dei "grandi". Per ogni genitore con lavoro dipendente o assimilato sarà applicata all’ISEE una decurtazione del 15%, le cui modalità attuattive saranno individuate dalla Giunta Comunale.

Sia durante i lavori del tavolo tecnico che nei successivi incontri con i genitori e le OO.SS. è stata sottolineata l’indispensabilità di realizzare un sistema di controlli efficace sulle dichiarazioni sostitutive rese dai genitori nella presentazione delle domande. Il Regolamento dei nidi d’infanzia attribuisce al funzionario responsabile dell'Ufficio istruzione circoscrizionale, la competenza per richiedere accertamenti mirati e a campione e prevede che i Comitati di gestione possano segnalare i casi di ragionevole dubbio. Si ritiene di segnalare ai soggetti competenti l’opportunità di indirizzare i controlli in primo luogo alle situazione che, se risultasse falsa la dichiarazione, perderebbero il beneficio acquisito.

Per le famiglie il problema più rilevante resta la difficoltà di accesso al nido, in quanto il numero di posti complessivi non riesce a soddisfare la domanda. Sebbene nell’anno educativo 2007/08 siano stati aperti 4 nuovi nidi comunali, attualmente la lista d’attesa è pari a 1802 bambini, di cui 793 grandi, 835 piccoli e 174 lattanti. La Città intende rispondere alle richieste delle famiglie anche attraverso il convenzionamento con nidi privati, nei quali riservare posti da attribuire attraverso le graduatorie comunali; tale possibilità è già prevista dall’art. 35 del vigente Regolamento dei nidi d’infanzia, ma la legge regionale 8/1/2004, n. 1, stabilisce che per l'instaurazione di accordi contrattuali con il sistema pubblico l’accreditamento costituisca titolo necessario.

La legge attribuisce alla Regione il compito di definire i criteri, gli standard e gli indicatori di qualità ulteriori e specifici rispetto a quelli previsti per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi privati, nonché le procedure del processo di accreditamento. Sebbene la legge individui i parametri da prendere in considerazione ed i criteri per definire gli ulteriori requisiti di qualità, la Giunta regionale non ha ancora adottato gli standard e gli indicatori per la verifica e la valutazione dei suddetti parametri, né le procedure del processo di accreditamento.

In mancanza di tali disposizioni, fino ad oggi la Città ha stipulato convenzioni solo con enti gestori di nidi privati situati in edifici comunali e con aziende che hanno istituito nidi o micro-nidi, in attuazione della Mozione n. 1 (n. mecc. 2003 08896/002) approvata dal Consiglio Comunale in data 12 gennaio 2004.

In attesa delle delibere regionali, si ritiene necessario individuare i fattori di qualità da prendere in considerazione ai fini dell’accreditamento, per favorire la costruzione di un sistema integrato qualificato dei servizi per la prima infanzia, tema affrontato anche nella V Commissione Consiliare nel corso della discussione sulla proposta di deliberazione di iniziativa consiliare n. mecc. 2008 00253/2.

Sulla base dell’elaborazione che in questi anni ha visto il coinvolgimento di diverse figure professionali nell’ambito della Divisione Servizi Educativi, prendendo in esame anche le disposizioni emanate da altre Regioni, si ritiene che l’accreditamento possa essere concesso sulla base dei seguenti requisiti:

  1. elaborazione e attuazione di un progetto pedagogico secondo il metodo del lavoro di gruppo ed il principio della collegialità, con risorse adeguate e coerenza tra finalità, obiettivi educativi e aspetti organizzativi;
  2. presenza di un coordinatore pedagogico, con specifica formazione ed esperienza nell’ambito di servizi per l’infanzia, per un tempo adeguato a svolgere efficacemente la funzione di coordinamento;
  3. organizzazione e gestione del personale in modo da garantire la continuità didattica, un monte ore adeguato per la partecipazione alla progettazione educativa, alla formazione, all’aggiornamento, allo scambio di esperienze e all’interazione con altri servizi per la prima infanzia pubblici e privati;
  4. iniziative di collaborazione e di coordinamento con i servizi per la prima infanzia presenti sul territorio comunale;
  5. partecipazione delle famiglie attraverso l’istituzione di organismi di partecipazione ed il coinvolgimento nella programmazione e realizzazione delle attività;
  6. strumenti di valutazione del servizio per verificare il raggiungimento degli standard qualitativi previsti ed eventualmente ridefinire il progetto pedagogico, l’organizzazione e le modalità gestionali.

La Giunta Comunale dovrà adottare gli standard e gli indicatori per la verifica e la valutazione dei suddetti parametri, nonché stabilire le procedure del processo di accreditamento.

Il presente atto viene trasmesso ai Consigli Circoscrizionali per l'espressione del parere previsto dall'art. 43, comma 1, del Regolamento del Decentramento.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

  • Visto il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175 (n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l’altro, all’art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria l’acquisizione del parere del Consiglio Circoscrizionale ed all’art.44 ne stabilisce i termini e le modalità.
  • Visto l’art.54 dello Statuto.

  • Visti gli artt.49 e 47 del T.U. delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.L.gs 18 agosto 2000 e s.m.i.

PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

  • Di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente ad oggetto: "Regolamento Comunale nidi d’infanzia: modifica dei criteri d’accesso e dell’accreditamento nidi privati".

OMISSIS DELLA DISCUSSIONE

Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i Consiglieri Del Bianco, Marrone, Novo, per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 19.

VOTAZIONE PALESE

PRESENTI: 19

VOTANTI: 19

VOTI FAVOREVOLI: 15

VOTI CONTRARI: 4 (Lavecchia, Maffei, Fontana, D’Acunto)

Pertanto il Consiglio

DELIBERA

  • Di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente ad oggetto: "Regolamento Comunale nidi d’infanzia: modifica dei criteri d’accesso e dell’accreditamento nidi privati".

ssu archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2008/2008_06129.html

Archivio

inserimento 15.10.2008 - a cura di Redazione web Circoscrizione 4 - Ufficio Comunicazione&Immagine
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