Atto
109 n. mecc. 2008 06076/87 |
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Atto n. 109 N. mecc
2008 06076/87
Il
Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN
DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato
nelle prescritte forme in 1^ convocazione,
per la seduta ordinaria del
29 SETTEMBRE
2008
Sono
presenti nell'aula consiliare del Centro
Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri:
ANTONELLI Roberto, CAPUTO Valentina,
CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA
Ferdinando, CERRATO Claudio, CAVONE
Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO
Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE
Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice,
FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE
Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata,
RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE
Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti
i Consiglieri: BOSSO Giovanni, LAZZARINI
Massimiliano, PUGLISI Ettore,
Con l'assistenza
del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA
PUBBLICA
il presente provvedimento
così indicato all'ordine del giorno:
C4
PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO
DEL DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO
– VARIANTE PARZIALE N. 160 AL
P.R.G., AI SENSI DELL’ART. 17, COMMA
7 DELLA L.U.R. DI ADEGUAMENTO URBANISTICO
AI CRITERI COMMERCIALI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 MARZO 2007
N. 18 - ADOZIONE.
Il
Presidente Guido Alunno, di concerto
con i Coordinatori della II Commissione
Claudio Cerrato e della III Commissione
Marianna Del Bianco, riferisce:
Con
nota del 06/08/2008 Prot. n. 2208 la
Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata,
invita la Circoscrizione ad esprimere
parere preventivo in merito alla proposta
di deliberazione del Consiglio Comunale
n. mecc. 2008.04921/009, proposta dalla
Giunta Comunale in data 29/07/2008.
Le
novità normative in materia di pianificazione
e programmazione delle attività commerciali,
introdotte rispettivamente a livello
nazionale con il D.Lgs. 114/98 ed a
livello regionale con la L.R. n. 28/1999
e la D.C.R. n. 563-13414 del 29 ottobre
1999, erano state recepite dalla Città
di Torino con Deliberazione del Consiglio
Comunale del 18 maggio 2000, che ha
fissato gli indirizzi generali e i criteri
di programmazione urbanistica per l'insediamento
del commercio al dettaglio in sede fissa.
Successivamente, con deliberazione del
Consiglio Comunale del 27 marzo 2001,
la Città aveva approvato la variante
urbanistica n. 31 al PRG, finalizzata
ad adeguare lo strumento urbanistico
generale ai Criteri Comunali sopraccitati.
L’adozione
dei criteri comunali del 2000 e la conseguente
variante urbanistica del 2001 hanno
pertanto dato il via ad un processo
di adeguamento complessivo, anche organizzativo,
che consente oggi di affrontare la pianificazione
del commercio secondo gli attuali indirizzi
con maggiore consapevolezza ed esperienza.
Il quadro
normativo è stato successivamente aggiornato
dalla Regione Piemonte che, in ultimo,
ha modificato gli indirizzi generali
della D.C.R. n. 563-13414 del 29 ottobre
1999, con la D.C.R. 59-10831 del 24
marzo 2006 (pubblicata nel B.U.R. n.
13 del 30 marzo 2006).
La D.C.R.
sopra citata richiama l’obbligo di adeguare
alle disposizioni ivi contenute gli
strumenti urbanistici oltre ai relativi
atti presupposti e complementari.
In adempimento
a quanto sopra, con Deliberazione del
Consiglio Comunale n. 18 (mecc. 2006
10283/122) del 12 marzo 2007 sono stati
approvati i nuovi "Criteri Comunali
per il riconoscimento delle zone di
insediamento commerciale e per il rilascio
delle autorizzazioni per l’esercizio
del commercio al dettaglio su aree private"
dando atto, al contempo, che con separato
provvedimento si sarebbe proceduto ad
approvare la relativa variante di adeguamento
allo strumento urbanistico con allegata
cartografia, atta ad individuare specificatamente
gli ambiti di insediamento commerciale.
I Criteri
approvati sono ispirati dall'esigenza
di favorire la complementarietà tra
i diversi canali di distribuzione commerciale
e di valorizzare il contributo offerto
dai punti vendita al miglioramento della
qualità urbana.
L'analisi
delle dinamiche commerciali rilevate
a Torino negli ultimi anni evidenzia
che i rischi di desertificazione commerciale
del tessuto urbano consolidato sono
soprattutto connessi alla presenza di
grandi strutture di vendita localizzate
in ambiti extra e periurbani.
Infatti
la presenza di una corona di poli commerciali
presenti sul territorio dei Comuni confinanti
genera forte attrazione in uscita dei
flussi di consumatori; nasce da qui
l'esigenza di "ripolarizzazione" verso
gli addensamenti commerciali della Città,
utilizzando, a tal fine, le medie strutture
di vendita in grado di svolgere il ruolo
di "ancore commerciali", ovvero di migliorarne
la capacità competitiva nella rete della
distribuzione commerciale.
In tal
senso i Criteri forniscono indicazioni
tese a favorire l'insediamento nel tessuto
commerciale diffuso ed introducono strumenti
di concertazione atti a promuovere,
in modo sostanziale, l'integrazione
tra i canali distributivi: integrazione
e complementarietà che investono anche
gli aspetti organizzativi ed edilizi
(da qui il ricorso a Progetti di Coordinamento
e Protocolli d'Intesa), con il fine
di favorire interventi "estroversi",
ovvero con affacci commerciali e vetrine
rivolte verso lo spazio pubblico, piuttosto
che spazi "introversi", dei quali le
"big boxes" (grandi scatole) attorniate
dai parcheggi, tipiche dei primi Centri
Commerciali, costituiscono l'interpretazione
più rappresentativa.
Le localizzazioni
commerciali L2 sono state conseguentemente
circoscritte a quelle già riconosciute
dal P.R.G., escludendo la possibilità
di nuovi insediamenti, salvo nel caso
in cui vadano a costituire occasione
di riqualificazione urbana.
A tal
fine sono riconoscibili localizzazioni
L2, solo in aree produttive dismesse
da almeno dieci anni, previa concertazione
con i rappresentanti delle organizzazioni
più rappresentative a livello provinciale
dei commercianti e dei consumatori e
purché l'intero ambito sia oggetto di
appositi piani di recupero e riqualificazione,
valutata la sussistenza del pubblico
interesse.
Sotto
un profilo più strettamente tecnico
i Criteri attuali hanno introdotto modifiche
circa il metodo di riconoscimento degli
addensamenti commerciali nell’ottica
di garantire maggiore flessibilità e
coerenza alle dinamiche commerciali,
anche in relazione alla distribuzione
dei negozi, la quale segue logiche diverse,
a volte legate agli assi viari, a volte
con vocazione di carattere areale.
Per quanto
riguarda, inoltre, la dotazione di parcheggi
ed altre aree per la sosta, ferma restando
la verifica dell'osservanza dello standard
urbanistico di cui all'articolo 21 della
L.R. 56/1977 e art.25 dell’allegato
A alla D.C.R. 563-13414 del 29.10.1999
e s.m.i., è stata introdotta la previsione
di una maggior dotazione di parcheggi
per le nuove strutture di vendita.
In attuazione di quanto
previsto della D.C.R. 59-10831 del 24
marzo 2006 e dei Criteri Comunali del
12.3.2007, con il presente provvedimento
si procede pertanto all’adeguamento
del Piano Regolatore ai sensi dell’articolo
17 della L.R. 56/1977 tramite variante
urbanistica i cui contenuti sono qui
di seguito riepilogati.
La variante
al P.R.G., in coerenza con quanto previsto
dalla normativa vigente e con i Criteri
approvati dal Consiglio Comunale n.
mec. 2006-10283/122 del 12.3.2007, integra
l’assetto urbanistico con gli indirizzi
e la volontà espressi per l’insediamento
delle attività commerciali al dettaglio
in sede fissa, tenuto conto degli obiettivi
generali e di settore, quali l’incentivazione
e la modernizzazione del sistema distributivo
della Città, il favorire il mantenimento
di una presenza diffusa del servizio
di prossimità, e orientare l’insediamento
degli esercizi commerciali in ambiti
idonei alla formazione di sinergie tra
le differenti strutture distributive,
la promozione e la diffusione sul territorio
delle gamme tipologiche dell’offerta
distributiva, garantendo la sostenibilità
dell’offerta commerciale rispetto al
territorio e favorendo al contempo il
miglioramento della qualità urbana,
architettonica e ambientale.
In merito,
è stata svolta un’analisi territoriale
puntuale degli ambiti di insediamento
commerciale, ed in particolare dei sistemi
e degli addensamenti commerciali. Nell’ambito
di tale ricognizione, ciascuno dei 22
sistemi individuati dalla deliberazione
del Consiglio Comunale del 12.3.2007
è stato delimitato cartograficamente
ed osservati fattori quali, ad esempio,
densità di popolazione ed esame degli
indici di concentrazione di giovani
ed anziani, andamento del commercio
nelle diverse categorie merceologiche,
studio della diffusione delle tipologie
commerciali sul territorio, della media
e grande distribuzione, della densità
commerciale e della ripartizione per
classi di superfici di vendita, etc.
Sono
stati, quindi, delimitati i 74 addensamenti
individuati nominalmente con la D.C.C.
del 12/03/2007, raggruppabili per tipologia
commerciale e per tipologia geografica.
Non è
stata prevista, al momento, la puntuale
individuazione delle nuove localizzazioni
commerciali urbane non addensate L1,
essendo demandato il controllo del loro
sviluppo al rispetto delle prescrizioni
normative che ne definiscono la compatibilità
territoriale.
Con il
presente provvedimento, si è quindi
innanzi tutto proceduto ad individuare
nei Criteri Comunali l’ambito di competenza
della variante urbanistica, che necessitava
di una specifica attività di trasposizione
(rappresentazione cartografica delle
aree di insediamento commerciale, attività
commerciali ammesse nelle aree normative
di P.R.G., revisione e modalità di calcolo
della dotazione di standard e parcheggi,
etc…), distinguendolo da quello inerente
gli aspetti di mero carattere commerciale
(tipologie degli esercizi, autorizzazioni
commerciali e relative procedure, etc…),
per i quali la normativa di settore
ed i Criteri stessi rimangono gli appropriati
riferimenti prescrittivi.
Il raccordo
tra le due sfere di competenza è stato
effettuato in modo tale da favorire
ed anzi stimolare lo sviluppo del commercio
secondo le linee precedentemente descritte
con gli obiettivi sopra richiamati,
mantenendo però la necessaria autonomia
delle scelte di pianificazione, tramite
la verifica della coerenza funzionale
e urbanistica.
In un
contesto in continua evoluzione economica
e sociale, il continuo raffronto tra
la propensione commerciale e la prefigurazione
urbanistica di Piano Regolatore assicura,
al contempo, una conoscenza dinamica
del territorio e la garanzia del controllo
delle trasformazioni ivi previste.
In tal
senso, viene espressamente ribadito
che l’insediamento delle nuove attività
commerciali è subordinato, oltre che
alla verifica dell’ammissibilità delle
superfici di vendita rispetto alla compatibilità
commerciale sotto il profilo tipologico
e funzionale, anche alla conformità
con le ulteriori prescrizioni del P.R.G.
vigente (destinazioni d’uso, parametri
urbanistici ed edilizi, etc…).
La contestualità
delle autorizzazioni commerciali e dei
titoli abilitativi edilizi nonchè la
presentazione delle istanze allo Sportello
Unico per le Attività Produttive che
coordina le diverse competenze, suggellano
il principio sopra enunciato.
La trasposizione
nel Piano Regolatore di quanto precedentemente
descritto ha comportato la predisposizione
di modifiche normative (alcuni articoli
delle NUEA e sostituzione integrale
dell’Allegato C) e cartografiche (sostituzione
degli allegati introdotti con la variante
n. 31), oltre alla produzione della
specifica documentazione a corredo delle
analisi commerciali, elaborata dalla
Divisione Commercio.
In particolare
l’ allegato C viene sostituito integralmente
dal nuovo allegato C "Norme sul commercio
al dettaglio", elaborato prescrittivo
contenente specifiche disposizioni in
base alle quali viene svolta la verifica
di coerenza degli interventi sotto il
profilo commerciale, integrative delle
prescrizioni di carattere urbanistico-edilizio
contenute nel restante impianto normativo
del P.R.G.
In tal
senso si è provveduto ad uniformare
le norme in materia commerciale con
quelle delle NUEA del P.R.G., sia per
quanto attiene l’impianto normativo
(articolazione in capitoli, commi, etc…)
sia per quanto attiene la terminologia
adottata.
I contenuti
salienti del nuovo allegato C sono i
seguenti:
- previsione
di una procedura di aggiornamento degli
addensamenti commerciali, nel caso in
cui il valore della sezione di censimento
interessata sia pari al massimo previsto
(100%) cioè piena rispondenza, attraverso
apposita Conferenza di Servizi indetta
dai Settori competenti in materia di
commercio, a cui sono invitate per la
consultazione i rappresentanti delle
organizzazioni dei commercianti;
- previsione
che le modifiche al perimetro delle
localizzazioni L2 vengano effettuate
esclusivamente con Strumento Urbanistico
Esecutivo, sentite le organizzazioni
di tutela dei consumatori e le organizzazioni
imprenditoriali del commercio;
- obbligo
di verificare la "doppia conformità"
degli insediamenti previsti, ovvero
sia rispetto alle specifiche norme dell’allegato
C (compatibilità tipologico-funzionale
delle strutture distributive del commercio,
standard a servizi pubblici e fabbisogno
di parcheggi, verifiche di impatto ambientale
e sulla viabilità, ecc.), sia rispetto
alla conformità urbanistica di cui alle
ulteriori e prescrizioni del PRG vigente
(destinazioni d’uso, parametri urbanistici
ed edilizi,etc.);
- definizione
delle modalità di calcolo per la dotazione
di superfici a servizi pubblici (di
cui almeno il 50% a parcheggi) dovuta
ai sensi dell’art. 21 comma 1 punto
3) della LUR, che è incrementale in
funzione del tipo di intervento urbanistico
ed edilizio previsto (dall’esenzione
nel caso di interventi di manutenzione
ordinaria fino al 100% della SLP per
gli interventi di nuovo impianto) e
prescinde dalla tipologia commerciale.
Analogamente viene definita la modalità
di calcolo per il fabbisogno di posti
a parcheggio ai sensi dell’art. 21 comma
2 LUR, dell’art. 25 dell’allegato A
alla D.C.R. 563-13414 del 29.10.1999
e s.m.i. e dell’art. 17 della DCC 12.3.2007,
che è invece incrementale in funzione
della complessità della tipologia della
struttura distributiva commerciale e
dell’aumento della relativa superficie
di vendita. Viene, altresì, data attuazione
a quanto previsto dai Criteri Comunali,
che prevedono una dotazione aggiuntiva
di standards nel caso di superfici commerciali
maggiori di 700 mq di SLP e/o con Superficie
di vendita maggiore di 400 mq per gli
esercizi previsti negli addensamenti
commerciali;
- ulteriori
garanzie di tutela degli ambiti di particolare
interesse culturale e paesaggistico:
oltre al rispetto delle specifiche prescrizioni
del PRG per gli immobili vincolati,
deve essere verificato che gli interventi,
con i relativi spazi vetrina, accessi
ed arredi commerciali, si inseriscano
correttamente nel contesto tipologico
degli edifici adiacenti e, a tal fine,
potranno essere sviluppati specifici
regolamenti e progetti di riqualificazione.
Un importante
contributo è stato inoltre dato dal
Settore Ambiente e Territorio, in merito
alle verifiche circa l’impatto complessivo
delle attività commerciali su viabilità
e parcheggi, clima acustico, verde,
etc.. Viene infatti ribadito che gli
strumenti di programmazione e pianificazione
commerciale devono essere predisposti
in coerenza con gli obiettivi di tutela
ambientale, e che l’approvazione dei
progetti per il rilascio dei titoli
abilitativi edilizi e delle autorizzazioni
per le nuove aperture, trasferimenti,
variazione della superficie di vendita
e/o di settore merceologico degli esercizi
commerciali, è subordinata alla verifica
della regolamentazione delle aree di
sosta, di impatto ambientale e di impatto
sulla viabilità.
Contestualmente
all’elaborazione del nuovo allegato
C, riferito espressamente alla coerenza
degli interventi sotto profilo commerciale,
si è proceduto all’adeguamento dell’impianto
delle NUEA, principale elaborato normativo
prescrittivo del P.R.G..
E’ divenuto
infatti fondamentale garantire l’evoluzione
del settore commerciale in modo integrato
con le altre componenti territoriali
superando l’impianto settoriale originario
del Piano Regolatore, al fine di valorizzare
al massimo la funzione urbana degli
insediamenti commerciali.
In questo
senso è stato rivisto l’articolato relativo
alle destinazioni d’uso ammesse nelle
Aree normative e contestualmente aggiornate
le specifiche categorie delle destinazioni
d’uso.
Nelle
Aree normative in cui è consentita la
presenza di attività commerciali, vengono
puntualmente precisate le tipologie
commerciali ammesse e calibrati i tipi
di intervento.
Come
detto precedentemente, il reperimento
di idonei standard di aree a servizi
e di parcheggi - trattata analiticamente
nell’allegato C, riveste primaria importanza
per il corretto inserimento degli insediamenti
commerciali nel territorio. Al fine
di perfezionare l’efficacia dell’impianto
normativo è necessario intervenire anche
su alcuni articoli delle NUEA.
Tra le
ulteriori modifiche introdotte nelle
NUEA, vengono in ultimo dettate le disposizioni
transitorie e finali che fanno salvi
gli Strumenti Urbanistici Esecutivi,
i Progetti ed i Protocolli di Intesa
e gli interventi conseguenti a convenzioni
approvati prima dell’adozione della
variante n. 160. In questi casi, viene
data comunque la possibilità di uniformarsi
alle disposizioni della stessa variante
assumendole nella loro totalità.
Per quanto
riguarda gli elaborati cartografici,
è stato inserito il nuovo Allegato Tecnico
- n. 17 – "Ambiti di insediamento commerciale"
prescrittivo che individua e delimita
i Sistemi, gli Addensamenti e le Localizzazioni
commerciali L2, integrando quanto stabilito
dalla Deliberazione del Consiglio Comunale
n. 18 (mecc. 2006 10283/122) del 12
marzo 2007, e costituisce, pertanto,
il riferimento per la verifica dell’appartenenza
degli esercizi commerciali a ciascuna
sezione di censimento.
Come
precedentemente richiamato, per quanto
attiene le Localizzazioni L2, la variante
recepisce quanto indicato nei Criteri
Commerciali approvati e negli specifici
provvedimenti urbanistici ove esistenti.
A differenza
dell’elaborato grafico attualmente vigente,
per garantire una più agevole lettura
ed il diretto raffronto con le altre
tavole del Piano Regolatore, la tavola,
è suddivisa in n. 27 fogli a colori,
analogamente a quella dell’Azzonamento
di P.R.G. ed utilizza come base cartografica
la Carta Tecnica della Città di Torino
aggiornata a giugno 2007.
Al fine
di permettere una più agevole valutazione
della classificazione commerciale del
territorio comunale sono state inoltre
predisposte, a titolo illustrativo:
una versione di detto allegato tecnico,
su foglio unico comprendente tutto il
territorio comunale (tavola M) ed una
tavola nella quale gli Ambiti di Insediamento
Commerciale sono sovrapposti all’Azzonamento
di PRG.
La presente
variante urbanistica rientra tra quelle
"obbligatorie di adeguamento a norme
e piani sovraordinati", di cui all’allegato
II della DGR n. 12-8931 del 9.6.2008
"Norme in materia ambientale - Primi
indirizzi operativi per l’applicazione
delle procedure in materia di Valutazione
ambientale strategica di piani e programmi",
e si fonda sulle scelte di pianificazione
commerciale delineate con i Criteri
approvati il 12.3.2007; tuttavia, data
la valenza del provvedimento, si ritiene
che sia necessario procedere, prima
dell’adozione da parte del Consiglio
Comunale, alla verifica di assoggettabilità
a valutazione ambientale.
A tal
fine, tenuto conto del fatto che l’iter
del provvedimento di variante deve essere
sottoposto alla consultazione delle
organizzazioni di tutela dei consumatori
e delle organizzazioni imprenditoriali
del commercio rappresentative a livello
provinciale, secondo quanto disposto
dall’articolo 29 dell’allegato A alla
D.C.R. 563-13414 del 29 ottobre 1999
e s.m.i. e che, pertanto, potrà essere
oggetto di modifiche in recepimento
della consultazione suddetta, si è ritenuto
necessario che la predisposizione del
provvedimento ed i lavori successivi
prevedano l’affiancamento alle strutture
tecniche dell’Urbanistica e del Commercio
da parte del competente Settore Ambiente
e Territorio che già ha contribuito
nella redazione della presente proposta.
In tale sede sarà anche debitamente
sviluppata l’analisi di coerenza con
il Piano di Zonizzazione Acustica.
Visto
quanto sopra, la presente variante comporta:
1. La
modifica dei seguenti elaborati prescrittivi:
- N.U.E.A. – stato
attuale, articoli 1, 3, 6, 8, 10,
15, 19, 24, 25, 26, 27, 31, 33, con
l’analogo fascicolo delle NUEA - variante
[All.n.1.1 – 1.2].
2.La
sostituzione del seguenti elaborati
prescrittivi:
- N.U.E.A. - allegato
C stato attuale, con l’analogo NUEA
fascicolo – allegato C variante [All.
n.2.1 - 2.2].
3.L’eliminazione
dei seguenti elaborati prescrittivi:
- Tavole n.1 "Ambiti
di insediamento commerciale" e n.2
"Aree di lacuna e di copertura del
servizio commerciale di prossimità"
allegate alla N.U.E.A. fascicolo I
– allegato C stato attuale [All. n.2.3
- 2.4].
4.L’introduzione
dei seguenti nuovi elaborati prescrittivi:
-
Allegato Tecnico
n. 17 "Ambiti di insediamento commerciale"
integrando quanto stabilito dalla
Deliberazione del Consiglio Comunale
n. 18 (mecc. 2006 10283/122) del
12 marzo 2007 – scala 1:5.000 -27
fogli a colori [All. da n.3.1 a
n.3.27].
5.L’introduzione
dei seguenti nuovi elaborati a titolo
illustrativo:
-
Tav. M - "Ambiti
di insediamento commerciale" – scala
1:20.000 –foglio unico a colori
[All.n.4].
-
Tav. N - "Azzonamento
con sovrapposizione degli ambiti
di insediamento commerciale"– scala
1:5.000 - 28 fogli a colori [All.da
n.5.1 a n.5.28].
-
Allegato "Riconoscimento
delle zone di Insediamento Commerciale"
[All.n.6]
-
Allegato "relazione
illustrativa" [All.n.7]
Il presente
provvedimento ha rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta incompatibilità
con i Piani sovracomunali vigenti, non
comporta modifica delle aree per servizi
pubblici e non produce gli effetti di
cui al comma 4 dell’articolo 17 della
Legge Urbanistica Regionale, costituisce
pertanto variante parziale allo strumento
urbanistico, ai sensi del comma 7 dell’art.17
della L.U.R.
Successivamente
all'approvazione del presente provvedimento,
si procederà all'aggiornamento del Piano
Regolatore Generale in conformità alla
presente variante.
Si dà
atto che, in merito agli indirizzi operativi
per l’applicazione delle procedure in
materia di Valutazione Ambientale Strategica
di piani e programmi, gli eventuali
approfondimenti necessari saranno valutati
prima dell’adozione da parte del Consiglio
Comunale della variante urbanistica.
Come
è emerso dalla discussione in commissione,
la variante attuale "fotografa" minuziosamente
la situazione del commercio torinese
e le prossime future trasformazioni,
attualmente già previste dal piano commercio
redatto e approvato l‘anno passato.
Rispetto
alla legislazione nazionale e regionale,
viene disciplinato e specificato un
coefficiente per il calcolo dei posti
auto necessari per realizzare nuovi
insediamenti di media distribuzione.
Intervento
positivo, considerata l’endemica mancanza
di parcheggio che affligge Torino, come
qualsiasi grande città italiana.
Sono
quindi confermate le cinque aree previste
per localizzare i nuovi punti di grande
distribuzione e gli svariati concentramenti
di attività commerciali presenti sul
territorio cittadino.
Essendo
evidente nel passato piano del commercio
che un corretto e funzionante sistema
deve integrare il piccolo commercio
e quello ambulante con la media distribuzione,
sorge il dubbio che tale variante vada
parzialmente a limitare lo sviluppo
proprio della media distribuzione, anello
meno presente nel sistema commercio
dell’area cittadina.
Il parere
in questione è stato discusso nel corso
della seduta Della II° Commissione tenutasi
in data 18 Settembre 2008.
Tutto
ciò premesso,
La Giunta
Circoscrizionale
- Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale
n.133 (mecc. 1996 00980/49) del
13 maggio 1996 e s.m.i., il quale,
fra l'altro, all'art.43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio
l'acquisizione del parere dei Consigli
Circoscrizionali ed all'art.44 ne
stabilisce i termini e le modalità;
- Visti gli artt.
49 e 107 del Testo Unico delle Leggi
sull'Ordinamento degli Enti Locali
approvato con D.L.gs 18 agosto 2000
e s.m.i.;
PROPONE
AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
-
di esprimere
parere favorevole alla "VARIANTE
PARZIALE N. 160 AL P.R.G., AI SENSI
DELL’ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R.
DI ADEGUAMENTO URBANISTICO AI CRITERI
COMMERCIALI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 MARZO
2007 N. 18 - ADOZIONE."
OMISSIS
DELLA DISCUSSIONE
Risultano
assenti dall’aula al momento del voto
in Consiglieri D’Acunto, Marrone per
cui i Consiglieri presenti in aula al
momento del voto sono 20.
VOTAZIONE
PALESE
PRESENTI:
20
VOTANTI:
18
VOTI
FAVOREVOLI: 13
VOTI
CONTRARI: 5 (Lavecchia, Fontana, Maffei,
Rabellino, Novo)
ASTENUTI:
2 (Valle, Cavone)
Pertanto
il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere parere
favorevole alla "VARIANTE PARZIALE
N. 160 AL P.R.G., AI SENSI DELL’ART.
17, COMMA 7 DELLA L.U.R. DI ADEGUAMENTO
URBANISTICO AI CRITERI COMMERCIALI
DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
COMUNALE 12 MARZO 2007 N. 18 - ADOZIONE."
su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2008/2008_06076.html
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