Atto
8 n. mecc. 2007 00197/87 |
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Atto n. 8 n. mecc. 2007
00197/87
Il Consiglio
di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO -
CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle
prescritte forme in 1^ convocazione,
per la seduta ordinaria del
15
GENNAIO 2007
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico
in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente
ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI
Roberto, BORDONE Claudio, BOSSO Giovanni,
CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA
Ferdinando, CERRATO Claudio, CAVONE
Nicola, COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO
Marianna, DOMINESE Stefano, LAVECCHIA
Felice, FARANO Nicola, FAZZONE Davide,
FONTANA Marco, MAFFEI Maurizio, NOVO
Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore,
RABELLINO Renzo, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano
assenti i Consiglieri: D’ACUNTO Angelo,
LAZZARINI Massimiliano e MARRONE Maurizio.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento
così indicato all'ordine del giorno:
C4 PARERE
(ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)AVENTE
AD OGGETTO "PROGETTO DI VARIANTE AL
PIANO STRALCIO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO
- VARIANTE DELLE FASCE FLUVIALI DEL
FIUME DORA RIPARIA".
Il Presidente
Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore
della VI Commissione Ferdinando Cartella
ed il Coordinatore della II Commissione
Claudio Cerrato, riferisce.
Con nota
del 17 novembre 2006 prot.n.5895 T06.002/0000.15
la Divisione Urbanistica Edilizia Privata
ha invitato la Circoscrizione ad esprimere
eventuali osservazioni in merito alla
proposta di Deliberazione n,.mecc. 2006
– 0827/09 del 10 novembre 2006 avente
come oggetto "PROGETTO DI VARIANTE AL
PIANO STRALCIO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO
- VARIANTE DELLE FASCE FLUVIALI DEL
FIUME DORA RIPARIA".
Premesso
che:
-
il territorio
del bacino del fiume Po costituisce
un bacino idrografico di rilievo
nazionale, ai sensi e per gli effetti
degli articoli della Legge 18 maggio
1989, n. 183 e successive modificazioni;
-
con D.P.C.M.
10 agosto 1989 è stata costituita
l'Autorità di bacino del fiume Po;
-
con D.P.C.M.
24 luglio 1998 è stato approvato
il "Piano Stralcio delle Fasce Fluviali"
(di seguito definito P.S.F.F.),
il quale ha delimitato e normato
le fasce fluviali relative ai corsi
d'acqua del sottobacino del Po chiuso
alla confluenza del fiume Tanaro,
dall'asta del Po fino al Delta,
e degli affluenti emiliani e lombardi
limitatamente ai tratti arginati;
-
l'art. 1, comma
1 del Decreto Legge 11 giugno 1998,
n. 180, convertito in Legge 3 agosto
1998, n. 267, dispone che le Autorità
di bacino di rilievo nazionale adottino
Piani Stralcio di bacino per l'Assetto
Idrogeologico, redatti ai sensi
del comma 6 ter dell'art. 17 della
Legge 18 maggio 1989, n. 183 e successive
modificazioni, che contengano in
particolare l'individuazione delle
aree a rischio idrogeologico e la
perimetrazione delle aree da sottoporre
a misure di salvaguardia, nonché
le misure medesime;
-
con deliberazione
n. 18 del 26 aprile 2001 il Comitato
Istituzionale dell'Autorità di bacino
del fiume Po ha adottato il "Piano
Stralcio per l 'Assetto Idrogeologico"
(di seguito brevemente definito
P.A.I.) successivamente approvato
con D.P.C.M. il 24 maggio 2001;
-
il P.A.I. ha
esteso, tra l'altro, la delimitazione
e la normazione delle fasce fluviali
contenuta nel P.S.F.F. ai corsi
d'acqua della parte di bacino del
Po originariamente non compresa
nel P.S.F.F. medesimo;
-
a seguito dell’evento
alluvionale dell’autunno 2000, con
deliberazione del Comitato Istituzionale
n. 19 del 26 aprile 2001 è stato
inoltre adottato il "Piano Stralcio
di Integrazione al piano per l'assetto
idrogeologico (P.A.I.)" (di seguito
brevemente definito P.S.I.);
-
nel corso dell'anno
2002 l'Autorità di bacino ha provveduto
all'affidamento dei lavori dello
"Studio di fattibilità della sistemazione
idraulica del fiume Dora Riparia
nel tratto da Oulx alla confluenza
in Po e del fiume Toce nel tratto
da Masera alla foce";
-
con Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri
del 27 aprile 2006 (pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 221 del 22
settembre 2006), vi è stata l’approvazione
del P.S.I. "Piano Stralcio di Integrazione
al piano per l'assetto idrogeologico
(PAI) (adottato ai sensi dell'articolo
18 della Legge 18 maggio 1989, n.
183) - Fiume Po e affluenti in sinistra
Torino", adottato definitivamente
dal Comitato istituzionale dell'Autorità
di bacino del fiume Po, con deliberazione
n. 11/2003, nella seduta del 31
luglio 2003.
In data
5 aprile 2006 il Comitato Istituzionale
dell'Autorità di bacino del fiume Po
ha adottato il "Progetto di variante
del piano stralcio per l'assetto idrogeologico
- Variante delle fasce fluviali del
fiume Dora Riparia", con deliberazione
n. 12/2006.
Nel contempo
il Consiglio Comunale della Città di
Torino, in data 12 aprile 2006, con
deliberazione (mecc. 2006 02894/009),
ha adottato il Progetto Definitivo della
"Variante 100 al P.R.G. ai sensi degli
artt. 15 e 17 della L.R. 56/77 e s.m.i.
- Adeguamento alla Circolare P.G.R.
8 maggio 1996 n. 7/LAP ed al Piano per
l'Assetto Idrogeologico - P.A.I." (il
cui progetto preliminare era stato adottato
dal Consiglio Comunale in data 10 ottobre
2005, con deliberazione mecc. 2005 01718/009).
A decorrere da tale data, e fino alla
sua approvazione definitiva, valgono
le relative misure di salvaguardia ai
sensi dell'art. 58 della L.R. 56/77
e s.m.i..
In ottemperanza
a quanto indicato all’art. 5 della sopracitata
deliberazione n. 12/2006 del Comitato
Istituzionale dell'Autorità di bacino
del fiume Po, possono essere presentate,
ai sensi dell’art. 18, comma 8 della
Legge 183/89, le osservazioni alle Regioni
territorialmente competenti.
Con nota
del 6 ottobre 2006 (protocollo n. 5169
TO6.002/000015) l’Assessore all’Urbanistica
- Edilizia Privata e Patrimonio, ha
comunicato alla Regione Piemonte che
la Città di Torino stava provvedendo,
con la variante n. 100, ad adeguare
il Piano Regolatore al Piano per l’Assetto
Idrogeologico e, pertanto, era in corso
la verifica della coerenza tra le nuove
indicazioni e le analisi già effettuate,
oltre ad una dettagliata analisi della
documentazione tecnica di supporto.
Occorre
quindi procedere con specifica Deliberazione
del Consiglio Comunale alla approvazione
delle osservazioni alla variante di
P.A.I. denominata "Progetto di variante
del piano stralcio per l'assetto idrogeologico
- Variante delle fasce fluviali del
fiume Dora Riparia".
Le osservazioni
riguardano aspetti generali e particolari.
In merito
alle questioni di carattere generale,
per quanto riguarda la sistemazione
idraulica, si propone di ampliare la
capacità di invaso nell’area a monte
di Alpignano allo scopo di ridurre il
colmo della portata defluente verso
Torino a valori compatibili con i manufatti
di attraversamento esistenti.
Sempre
in merito agli aspetti generali si segnala
l’opportunità di approfondire, con una
modellazione bidimensionale basata su
un rilievo di maggior dettaglio, l’effetto
di laminazione nel tratto Susa-Alpignano.
Resta infatti il dubbio che una modellazione
con codice di calcolo bidimensionale,
in grado di comprendere i numerosi elementi
morfologici naturali e artificiali presenti,
possa dare un quadro più dettagliato
della laminazione nella bassa valle.
Un maggior dettaglio di modalità della
propagazione della piena potrebbe guidare
nella individuazione di aree utilizzabili
per invaso temporaneo, oltre all’area
segnalata in territorio di Alpignano-Caselette,
ai fini del controllo del colmo verso
valle.
Per quanto
attiene gli aspetti particolari, vi
sono alcune questioni legate a specifiche
aree della Città, e precisamente:
-
in zona Pellerina,
è opportuno tener conto che la
modesta porzione su cui si trova
il Castello di Lucento è in rilevato
rispetto al piano campagna sottostante
e alla stessa quota del terrazzo
alla cui base corre la Fascia
C. Il particolare è adeguatamente
dettagliato nei documenti della
variante n. 100 al P.R.G.;
-
nella stessa
area della Pellerina, in sponda
destra al piede di Corso Appio
Claudio, le due estensioni proposte
per la Fascia B non trovano riscontro
nella topografia di dettaglio
come risulta dalla modellazione
numerica;
-
nel tratto
che attraversa il concentrico
la Fascia C è stata ampliata probabilmente
per tener conto della maggior
portata cinquecentennale (il P.A.I.
prevedeva 700 m3/s,
lo Studio citato fa riferimento
a oltre 900 m3/s).
La definizione della Fascia C,
negli studi per la variante n.
100 al P.R.G., è stata effettuata
non a seguito di modellazione
idraulica, ma in base alle evidenze
morfologiche. Il fatto è particolarmente
evidente nell'area del cimitero
monumentale, dove la Fascia C
proposta nella variante al P.R.G.
si colloca in corrispondenza dei
resti di un terrazzo riconducibile
alla originaria sponda della Dora,
prima della rettifica del meandro.
Il terrazzo in parola è in grado
di contenere la maggior portata
proposta, senza significativi
arretramenti planimetrici, come
invece risulta proposto dalla
Studio. Si osserva pertanto in
merito alla opportunità di rivedere
il tracciamento della Fascia C
in base a criteri geomorfologici;
-
nel tratto
a monte del ponte di Corso Tortona
la variante di P.A.I. relativa
al fiume Dora, propone l'ampliamento
della Fascia B in sponda destra
entro l'area dell'ex Italgas.
La situazione appare diversa da
quella risultante dall'analisi
idraulica effettuata nell'ambito
degli studi per la Variante n.
100 al P.R.G.. Verificata la congruenza
delle quote, si ritiene necessario
approfondire l'argomento in merito
alle scabrezze utilizzate e al
comportamento del ponte.
Merita
comunque segnalare che lo scenario del
superamento dell'impalcato del ponte
da parte della corrente era stato preso
in esame con una modellazione in moto
vario, la quale mise in evidenza che,
a differenza di quanto indicato nello
Studio citato, l'allagamento si estenderebbe
verso valle interessando l'asse di Corso
Belgio e non a monte, dove l'alveo della
Dora risulta incanalato entro sponde
artificiali.
Infine,
con riferimento alla necessità di recepimento
nel Piano Regolatore, prioritario impegno
della Città per la corretta tutela sotto
il profilo idrogeologico, si richiede
con la presente che l’adeguamento della
strumentazione urbanistica al "Progetto
di Variante del Piano Stralcio per l’assetto
Idrogeologico – variante delle fasce
fluviali del fiume Dora Riparia", nonché
al "Piano stralcio di integrazione al
piano per l’assetto Idrogeologico P.A.I.
– Fiume Po e affluenti in sinistra Torino"
come approvato con D.P.C.M. del 27 aprile
2006, venga ricompreso nella procedura
di approvazione della variante n. 100
precedentemente citata, attualmente
in esame presso gli uffici regionali
competenti.
Si precisa,
infine, che le osservazioni sono avanzate
tenendo conto della documentazione a
suo tempo prodotta e recepita nelle
Conferenza Programmatica del 4 luglio
2003 di adozione definitiva del P.S.I.
"Piano Stralcio di Integrazione al piano
per l'assetto idrogeologico (P.A.I.)"
precedentemente citato. Tale documentazione
è coerente ai contenuti della variante
urbanistica n. 100 di adeguamento al
P.A.I., il cui tavolo di lavoro si è
concluso favorevolmente in data 8 aprile
2004.
L’argomento
è stato illustrato e discusso alla presenza
di tecnici del Settore Urbanistica Edilizia
Privata nella seduta congiunta della
II e VI Commissione del 9 gennaio 2007.
Nella
discussione sono stati evidenziati,
in relazione alle variazioni relative
al territorio della Circoscrizione 4,
i seguenti punti che vengono posti all’attenzione
del Consiglio di Circoscrizione come
condizioni per il parere positivo alla
Deliberazione del Consiglio Comunale
in oggetto:
-
la condivisione
delle osservazioni del punto 2 relative
alle modifiche delle fasce fluviali
nel tratto di Dora Riparia nel territorio
della IV Circoscrizione, ponendo
le opportune attenzioni alle necessarie
opere di protezione;
-
la richiesta
di integrare le osservazioni con
la ridiscussione della variazione
proposta dall’Autorità di Bacino
del fiume Po relativa all’inserimento
in Fascia B dell’area in cui ricade
la Cascina Pellerina, per riportare
tale area in Fascia C, come la zona
attigua a partire da corso Regina
Margherita,eventualmente con la
previsione di opportune opere di
arginatura o ad altre tipologie
di interventi necessari, nel quadro
di un recupero delle cascine ancora
esistenti nell’area di parco fluviale
-
la preoccupazione
per la regolamentazione delle acque
piovane nelle aree lungo la sponda
sinistra del fiume Dora Riparia,
nel tratto a monta di Via Pietro
Cossa, come evidenziato dai rappresentanti
del consorzio Strada della Pellerina;
-
la preoccupazione
sulla tempistica delle decisioni
relative allo "stombamento" dei
tratti di fiume in nell’area Spina
3, alla luce dell’alluvione verificatasi
nell’anno 2000, in attesa della
realizzazione delle opere proposte
a monte della Città di Torino. Negli
studi del PRIU effettuati nel 2003
si consigliava di ripetere la modellazione
dopo aver definito il destino della
copertura (demolizione totale o
parziale) onde prevedere gli opportuni
interventi di protezione.
Tutto
ciò premesso
La Giunta
Circoscrizionale
Visto
il Regolamento del Decentramento approvato
con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 133 (n. mecc. 1996 00980/49) del
13 maggio 1996 e n. 175 (n. mecc. 1996
04113/49 del 27 giugno 1996) il quale
fra l’altro all’art. 43 elenca i provvedimenti
per i quali è obbligatoria l’acquisizione
del parere del Consiglio Circoscrizionale
ed all’art. 44 ne stabilisce i termini
e le modalità:
Propone al Consiglio
Circoscrizionale
OMISSIS
DELLA DISCUSSIONE
Risultano
assenti dall’aula al momento della votazione
i Consiglieri Cavallari, Novo, La vecchia,
Maffei, Bosso e Rabellino per cui i
Consiglieri presenti in aula sono 16.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 16
VOTANTI: 13
VOTI FAVOREVOLI: 13
ASTENUTI: 3 ( Puglisi,Fontana,Bordone)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere parere
favorevole condizionato all’accoglimento
dei punti espressi in narrativa
per l’approvazione del "Progetto
di variante al piano stralcio per
l'assetto idrogeologico - Variante
delle fasce fluviali del fiume Dora
Riparia".
su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2007/2007_00197.html
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