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Atto 105 n. mecc. 2007 05852/87


Atto n. 105 n. mecc. 2007 05852/87

Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del

17 SETTEMBRE 2007

Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, BORDONE Claudio, BOSSO Giovanni, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano, LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, FAZZONE Davide, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro.

In totale n. 23 Consiglieri

Risultano assenti i Consiglieri: LAZZARINI Massimiliano e FONTANA Marco.

Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO

Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA

il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:

C.4 PARERE (ARTT.43, COMMA 1 LETT.C) E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO "DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI AI COMUNI AI SENSI DEL DPCM DEL 14 GIUGNO 2007. ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CATASTALI DA PARTE DEL COMUNE E CONVENZIONAMENTO CON L’AGENZIA DEL TERRITORIO. APPROVAZIONE".

Il Presidente Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della I Commissione Paolo Cavallari, riferisce.

Con nota del 27 luglio 2007 n. prot. 9031 la Direzione Servizi Tributari e Catasto invita la Circoscrizione ad esprimere parere, ai sensi dell’art.43 , comma 1 lett.c) del Regolamento sul Decentramento, in ordine alla deliberazione n. mecc.2007 05043/067 avente il seguente oggetto:"Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni ai sensi del DPCM del 14 giugno 2007. Esercizio delle funzioni catastali da parte del Comune e convenzionamento con l’Agenzia del Territorio. Approvazione .

La normativa che disciplina il trasferimento delle funzioni catastali dall’Agenzia del Territorio ai Comuni, originariamente prevista dal D.Lgs. 112/98, risulta mutata in modo sostanziale dal dettato dei commi 194 – 200 della Legge Finanziaria per l’anno 2007.

Tale norma, oltre ad intervenire su aspetti rilevanti del trasferimento, sancisce che dal 1° novembre 2007 saranno i Comuni ad esercitare direttamente le funzioni catastali, rinviando ad un successivo DPCM l’individuazione dei termini e delle modalità attuative che devono tenere conto del livello di informatizzazione del sistema di banche dati catastali e della capacità organizzativa e tecnica dei Comuni interessati, anche in relazione al potenziale bacino d’utenza.

In data 14 giugno 2007 il Governo, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, previa intesa tra l’Agenzia del Territorio e l’ANCI, ha emanato il D.P.C.M. avente ad oggetto disposizioni in materia di "Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell’articolo 1, comma 197, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296" (GU n. 154 del 5 luglio 2007).

A seguito della pubblicazione di tale provvedimento i Comuni sono chiamati a decidere se gestire le funzioni catastali assegnate dalla legge, in tutto o in parte, attraverso una delle seguenti modalità:

  • gestione diretta autonoma;
  • gestione diretta attraverso Unione di Comuni o altre forme associative;
  • gestione diretta da parte della Comunità Montana di appartenenza;
  • gestione affidata all’Agenzia del territorio.

In base alla propria capacità organizzativa e tecnica, i Comuni che si esprimeranno per l’assunzione della gestione diretta delle funzioni catastali, potranno scegliere una delle seguenti opzioni di aggregazione di funzioni, in ordine progressivo di complessità ed eventualmente assunte con gradualità crescente, relative al territorio di propria competenza:

  1. Opzione di primo livello:
  1. consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale;
  2. certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata;
  3. aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica;
  4. riscossioni erariali per i servizi catastali;
  1. Opzione di secondo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a):
  1. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati;
  2. confronto, con gli atti di pertinenza del Comune, delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti all’Agenzia del territorio per la definizione dell’aggiornamento del Catasto Fabbricati;
  3. verifica formale e accettazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni;
  4. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto Terreni;
  1. Opzione di terzo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a):
  1. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati;
  2. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazione tecniche di aggiornamento del Catasto Terreni;
  3. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto Terreni;
  4. definizione dell’aggiornamento della banca dati catastale sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d’ufficio.

Entro e non oltre 90 giorni dalla pubblicazione del DPCM citato, ovvero entro il 3 ottobre 2007, i Comuni sono tenuti ad inviare all’Agenzia del Territorio la deliberazione esecutiva di Consiglio Comunale, indicante la modalità con cui intendono esercitare le funzioni catastali assegnate, con riferimento ad una delle opzioni sopra citate. Nei successivi 90 giorni l’Agenzia del territorio e i Comuni dovranno procedere alla sottoscrizione della convenzione con cui si definiranno i termini generali della cooperazione e della collaborazione reciproche su cui si basa il funzionamento del sistema ipo–catastale unitario nazionale, con particolare riferimento all’assistenza ed al supporto operativi forniti dall’Agenzia del Territorio nella fase iniziale della gestione diretta comunale, nonché alla salvaguardia del mantenimento degli attuali livelli di servizio all’utenza in tutte le fasi del processo.

La Città di Torino, proprio in previsione di tale trasferimento, ha istituito nell’ambito della propria struttura organizzativa già nell’anno 1998 il Settore Catasto, ora denominato Servizi e Verifiche Catastali - Osservatorio Immobiliare.

Il Settore, che attualmente ha sede in via Monte Ortigara 95, ha svolto nel corso di questi anni numerose attività nell’ambito di convenzioni stipulate con l’Agenzia del Territorio, con l’obiettivo di avviare l’interscambio tra le rispettive banche dati e di bonificare la base dati catastale. Inoltre, dall’anno 2003, è attivo presso la sede del Settore uno Sportello Decentrato Catastale per servizi di visura e di consulenza ai cittadini e ai professionisti. Tale iniziativa, frutto di un protocollo d’intesa tra l’Agenzia del Territorio e la Civica Amministrazione, ha permesso di sperimentare aspetti rilevanti di quello che potrà essere il futuro polo catastale della Città ed ha svolto tutte le attività propedeutiche alla revisione delle rendite catastali, attribuite in anni recenti dalla legge ai Comuni.

Sulla base di tale esperienza, è possibile asserire che la gestione diretta autonoma delle funzioni catastali da parte dei Comuni ha un indubbio impatto positivo sull’intera macchina comunale. I vantaggi principali possono essere così sintetizzati:

  • maggiore integrazione dei processi tecnico-amministrativi catastali con quelli comunali, anche con l’obiettivo di fornire al cittadino un servizio completo, funzionale e conveniente;
  • maggiore conoscenza dei beni immobiliari e conseguente ottimizzazione dei processi impositivi sugli stessi;
  • razionalizzazione della gestione delle informazioni territoriali attraverso l’integrazione e l’allineamento di archivi e mappe catastali con quelle comunali, quali ad esempio:
  • archivio delle pratiche edilizie;
  • archivio delle denunce ICI;
  • cartografia tecnica comunale;
  • integrazione del sistema informativo territoriale (Catasto) con il Sistema Informativo Comunale che interessa principalmente i seguenti ambiti: Tributi (ICI, TARSU, NUI, ecc…), Edilizia privata (Concessioni, DIA, Autorizzazioni, cambio destinazione d’uso), Urbanistica, Servizi sociali, Vigili urbani, Patrimonio, Commercio.

La Città di Torino:

  1. rientra nei limiti territoriali per l’esercizio delle funzioni catastali di cui all’art. 6 del Protocollo d’intesa sottoscritto dall’Agenzia del Territorio e dall’ANCI in data 4 giugno 2007;
  2. ha diritto alle risorse assegnate al Comune per l’esercizio diretto delle funzioni catastali, in base alle disposizioni di cui all’art. 11 del DPCM 14 giugno 2007, nel quale sono anche previste le modalità di corresponsione finanziaria e l’individuazione del contingente di personale strumentale all’esercizio delle funzioni catastali.

Pare dunque opportuno che la scelta della Città ricada sull’opzione di aggregazione di funzioni di terzo livello, la più completa. Questa infatti costituirebbe un concreto avanzamento rispetto a quanto il Settore attualmente offre in termini di servizi alla cittadinanza, senza che ciò appaia azzardato poiché il recente Protocollo d’intesa per la riconversione dello Sportello catastale prevede fin da ora l’erogazione da parte dello stesso di una gamma di servizi assimilabile alla opzione di secondo livello. Inoltre, solo la possibilità di seguire l’iter delle pratiche catastali per intero permetterebbe di intervenire sulle procedure apportando miglioramenti alla qualità del servizio offerto, nonché di incrementare le ricadute positive che tale gestione avrebbe sugli altri ambiti dell’Amministrazione comunale.

In base alla stima effettuata dal Settore Servizi e Verifiche Catastali – Osservatorio Immobiliare, la sostenibilità, non solo economica, della gestione diretta autonoma secondo l’opzione C) può essere garantita, in base a quanto previsto dal citato DPCM, dall’assegnazione delle risorse finanziarie e di personale, dalla compartecipazione del Comune agli utili derivanti dai tributi catastali, dalla messa a disposizione delle infrastrutture tecnologiche da parte dell’Agenzia del Territorio e dal supporto formativo al personale comunale coinvolto nella gestione delle nuove funzioni.

Lo schema di modello organizzativo che la Città potrà adottare per la gestione del futuro Polo catastale si basa sull’esperienza maturata dal Settore Servizi e Verifiche Catastali - Osservatorio Immobiliare e può essere così riassunto:

  1. un "Front Office" presso il quale viene svolta l'attività di sportello e di interfaccia con l'utente per rilascio e certificazione visure, accettazione documenti tecnici di aggiornamento, ecc.;
  2. un "Back Office" per le attività di gestione degli atti e di aggiornamento della banca dati cartacea ed informatica del Catasto Terreni e del Catasto Urbano;
  3. un "Archivio" per la gestione dei documenti cartacei conservati presso il Settore competente.

E’ opportuno, infine, ricordare che la Città di Torino si era già espressa a favore dell’assunzione della gestione piena e diretta del Catasto con la deliberazione del Consiglio Comunale del 5 novembre 2001 (mecc. 2001 08163/67).

La I Commissione Permanente di Lavoro riunitasi in data 11 settembre 2007 ha esaminato la richiesta di parere in oggetto.

Tutto ciò premesso,

La Giunta Circoscrizionale

  • Visto l'art.54 dello Statuto;
  • Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e s.m.i., il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità;
  • Visti gli artt. 49 e 107 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.L.gs 18 agosto 2000 e s.m.i.;

Propone al Consiglio Circoscrizionale

  • di esprimere, ai sensi dell’art.43, comma 1 lett. c) del Regolamento del Decentramento, PARERE FAVOREVOLE in ordine alla deliberazione n. mecc.2007 05043/067 avente il seguente oggetto:"Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni ai sensi del DPCM del 14 giugno 2007. Esercizio delle funzioni catastali da parte del Comune e convenzionamento con l’Agenzia del Territorio. Approvazione"; in quanto si condivide la scelta dell’Amministrazione sull’opzione c) inerente il decentramento del catasto.

OMISSIS DELLA DISCUSSIONE

Risulta assente dall’aula al momento della votazione il Consigliere Novo per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 22.

VOTAZIONE PALESE

PRESENTI: 22

VOTANTI: 16

VOTI FAVOREVOLI: 16

ASTENUTI: 6 (Lavecchia-D’Acunto-Marrone-Maffei- Puglisi-Bosso)

Pertanto il Consiglio

DELIBERA

  • di esprimere, ai sensi dell’art.43, comma 1 lett. c) del Regolamento del Decentramento, PARERE FAVOREVOLE in ordine alla deliberazione n. mecc.2007 05043/067 avente il seguente oggetto:"Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni ai sensi del DPCM del 14 giugno 2007. Esercizio delle funzioni catastali da parte del Comune e convenzionamento con l’Agenzia del Territorio. Approvazione"; in quanto si condivide la scelta dell’Amministrazione sull’opzione c) inerente il decentramento del catasto.

 

su archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2007/2007_05852.html

Archivio

inserimento 05.10.2007
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