Atto n. 80
Il Consiglio di
Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato
nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
3 MAGGIO 2004
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri:, CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA
Ferdinando, DEL BIANCO Marianna, DELLE FAVE Maria Grazia, DEMARIE
Stefania, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE
Davide, FERRARI Giorgio, FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo,
PUGLISI Ettore, VALLE Mauro, VIGNALE Gian Luca, ZACCURI Rocco.
In totale n. 18
Consiglieri
Risultano assenti per
giustificati motivi i Consiglieri: BARBARO Grazia, BOSSO Giovanni,
CERRATO Claudio, POLLINI Alfredo, GAI Giorgio, QUAGLIA Laura, RABELLINO
Renzo.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine del giorno:
C. 4 PARERE- (artt. 43
e 44 del Regolamento sul Decentramento) avente ad oggetto
"Sistemazione provvisoria Spina 3 - Area Michelin - Valdocco".
Il Presidente Guido
ALUNNO, di concerto con il Coordinatore della II Commissione Claudio
CERRATO e il Coordinatore della VI Commissione Ferdinando CARTELLA,
riferisce.
Con nota dell’8 aprile
2004, Prot.n.680, la Divisione Grandi Opere ed Edilizia per i Servizi
Educativi-Sportivi ed Olimpici-Residenziali - Settore Tecnico Grandi
Opere del Verde Pubblico, ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere
il parere di competenza ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento del
Decentramento in merito al progetto preliminare avente per oggetto "Sistemazione provvisoria Spina 3 - Area Michelin -
Valdocco".
Il Parco della Spina
si inserisce a pieno titolo nel rinnovato rapporto paesaggio -
città, in un contesto urbano post-industriale che vede Torino
modificare rapidamente la propria immagine, legando il suo ricco
passato storico al futuro di respiro europeo, attraverso le profonde
trasformazioni urbanistiche che caratterizzano il presente.
Le aree industriali
dismesse rappresentano, per una parte, aspetti da salvaguardare come
archeologia industriale, dall'altra diventano protagoniste delle
trasformazioni urbane, in cui l'attenzione all'ambiente, nell'accezione
più ampia del termine, acquistano un'importanza sempre maggiore.
La civiltà tecnologica può stabilire un costruttivo
rapporto con la natura, mirando ad una reale e fattibile
sostenibilità: natura ed economia possono quindi incontrarsi in
una sintesi armonica, a favore di una migliore vivibilità.
Le strutture
già edificate presenti in tale contesto dimostrano, anche solo
con la diffusa presenza del verde pensile sulle coperture degli
edifici, come la ricerca dell'integrazione tra l'inerte e il vivente
possa definire un diverso sistema degli spazi.
Il Parco della Spina 3
costituisce dunque un tassello importante che va nella direzione di un
netto miglioramento ed arricchimento del paesaggio urbano, come si va
delineando per la Torino del futuro.
Pur tenendo presente
che la prima sistemazione del Parco Dora - Spina 3 ha carattere di
provvisorietà, esteso comunque su una superficie di circa
150.000 mq, si intende perseguire essenzialmente due scopi:
- conferire
all'area un aspetto gradevole di largo respiro ambientale, anche se
necessariamente caratterizzato a una semplicità di fondo, che
costituisca nell'area un primo polmone verde fruibile dai cittadini;
- creare
le condizioni perché il semplice "substrato vegetale" da
ottenere con questo primo progetto costituisca la premessa per
accogliere degnamente la futura e definita sistemazione che
connoterà l'intera area di valenze paesaggistiche di pregio. In
tutte le realtà biologiche, le buone condizioni di partenza,
nella fattispecie una corretta preparazione del terreno dal punto di
vista agronomico, costituiscono un irrinunciabile punto di partenza per
ottenere un più facile insediamento e sviluppo del verde che
caratterizzerà l'area sul lungo periodo.
Nella predisposizione
del Progetto definitivo, si valuterà l'opportunità di
utilizzare del compost proveniente da scarti vegetali, essenzialmente
erba di sfalcio e ramaglia residuata dalle potature, nonché dai
rifiuti umidi, onde favorire, nel terreno, i processi di
mineralizzazione della sostanza organica, a tutto vantaggio
dell'insediamento della vegetazione erbosa e di quella futura che
sarà prevista dal successivo progetto di sistemazione definitiva
dell'area.
Il progetto prevede la
realizzazione dei seguenti interventi:
- abbattimento
degli alberi secchi o che presentano problemi di stabilità
meccanica, ubicati sulla sponda fluviale. con tale intervento si
intende garantire anche la sicurezza dell'asta fluviale, limitando
possibili danni conseguenti alla caduta di alberi nell'alveo;
- diradamento
e pulizia delle ceppaie presenti sulla sponda fluviale, anche al fine
di consentire una più ordinata rinnovazione della vegetazione
spontanea;
- pulizia
generale e decespugliamento di tutta la sponda fluviale;
- rimozione
integrale dell'attuale recinzione metallica, logorata in più
tratti, presente sulla sommità della sponda;
- ripristino
del muretto di contenimento e supporto della recinzione lungo la
sommità della sponda;
- realizzazione
di una nuova recinzione metallica lungo la sponda;
- scarificazione
del manto bitumoso della strada di servizio provvisoria presente
nell'area, parallela all'asta fluviale;
- bonifica
dell'area da tutti i materiali di risulta;
- movimentazione
della terra presente nell'area, secondo le sezioni stabilite,
conferendo una pendenza verso il corso d'acqua, al fine di assicurare
il regolare deflusso delle acque meteoriche ed evitare pericolosi
ristagni, fonti di marciumi radicali per i vegetali che si insedieranno
nell'area;
- realizzazione
di un muretto di recinzione a protezione della torre evaporatoria, con
relativa cancellata in ferro, a protezione di tale emergenza
architettonica, da salvaguardare quale elemento di archeologia
industriale.
- realizzazione
di un muretto e recinzione metallica, a protezione delle "stombature"
della Dora, effettuate per ragioni di sicurezza in occasione
dell'alluvione dell'ottobre 2000;
- ricarica
di 5 cm. di terra agraria su tutta l'area, per una superficie
complessiva di circa 150.000 mq, previo passaggio con l'interrasassi,
onde creare condizioni agronomiche adeguate all'attecchimento del seme
che originerà il manto erboso;
- semina
di prato con miscuglio rustico, onde ottenere un manto erboso a bassa
manutenzione;
- realizzazione
di stradino carrabile di larghezza non inferiore a m.3, in misto
stabilizzato, nell'area dove è ubicata la torre evaporatoria,
più appetibile ai fini della fruizione pubblica, onde garantire
un minimo di viabilità pedonale interna;
- prima
manutenzione, comprendente un minimo di tre sfalci erba, per favorire
il regolare e costante sviluppo dell'inerbimento.
Le opere previste nel
progetto sono subordinate al rilascio del nullaosta autorizzativo,
prima dell'approvazione del Progetto definitivo, da parte:
- Regione
Piemonte - Settore Decentramento OO.PP: e Difesa Assetto Idrogeologico
di Torino;
- del
Settore Procedure Amm.ve Edelizie - C.I.E. per il parere in subdelega
ai sensi dell'art.13 della Legge Regionale n°20 del 03/04/1989;
- del
Settore Progetto di Riassetto Urbano, per il parere di
conformità ai sensi della Legge n° 109/94;
- del
Settore Tutela Ambiente, in merito alla rilevazione del clima acustico,
come stabilito dalla Legge quadro sull'inquinamento acustico, L. n°
447/95, art. 8 e Legge regionale n° 52/200, art.11.
Infine ai sensi della
L.R. n° 40 del 14 dicembre 1998, il progetto non deve essere
sottoposto alla procedura di V.I.A., perché non ricadente in
nessuna delle categorie previste dall'art.2 comma 1 lettera a) della
legge regionale citata.
QUADRO ECONOMICO
IMPORTO LAVORI A
MISURA (oneri sicurezza intrinseci compresi)
|
679.596,04
|
TOTALE ONERI
SICUREZZA (non soggetti a ribasso)
|
6.728,67
|
IMPORTO A BASE
DI GARA
|
672.867,37
|
IMPORTO LAVORI
DA APPALTARE
|
679.596,04
|
SOMME A
DISPOSIZIONE
|
|
SPESE GENERALI
ED ONERI IVA E ONERI COMPRESI
|
|
Oneri
smaltimento rifiuti
|
15.000,00
|
Imprevisti
lavori in appalto e spese di pubblicità
|
40.000,00
|
SPESE TECNICHE
|
|
Spese
progettazione interna
|
7.500,00
|
Incentivo art.
18 L. 109/94 e s.m.i. (1,3%)
|
8.834,75
|
Spese per
collaudi IVA e oneri compresi
|
3.150,00
|
Imprevisti spese
tecniche IVA e oneri compresi
|
10.000,01
|
IMPOSTA SUL
VALORE AGGIUNTO
|
|
IVA 20% su
importo lavori a base di gara
|
134.573,47
|
IVA 20% su costi
sicurezza non soggetti a ribasso
|
1.345,73
|
TOTALE SOMME
A DISPOSIZIONE
|
220.403,95
|
TOTALE DA
FINANZIARE
|
900.000,00
|
In data 29/04/2004 la
Commissione congiunta II e VI si è riunita per discutere
sul progetto preliminare "Sistemazione provvisoria Spina 3 - Area
Michelin - Valdocco" e, congiuntamente, del bando di progettazione
delle opere relative alla realizzazione del Parco Dora in corso di
espletamento (asta n° 69/2004, scadenza 12 maggio 2004) con i
responsabili dei Settori amministrativi competenti.
Nella summenzionata
Commissione sono emerse le seguenti considerazioni:
- sono da valutarsi positivamente i
chiarimenti relativi alle caratteristiche del manto erboso rustico, ai
fini della fruibilità dell’area e della manutenzione, che
dovranno essere specificate nella relazione tecnica (graminacee e non
sedum );
- sono da accogliere favorevolmente i
chiarimenti inerenti le caratteristiche del terreno ai fini delle
future piantumazioni in modo tale che l’intervento "provvisorio" non
sia " sprecato"con la realizzazione del definitivo;
- per contro il ritardo nei tempi di
attuazione del Parco, in particolare per l’ambito più vicino
alle residenze, ai centri per attività culturali e commerciali
ed al nuovo centro religioso, e per la tempistica della "stombatura"
della Dora, è da ritenersi come aspetto negativo .
In considerazione dell’attuale
Programma Spina 3, che vede di fatto la completa attuazione del Parco
entro un arco temporale stimato in quattro-cinque anni si richiede:
- che sia valutata la
possibilità di mantenere presenze arboree eventualmente
esistenti;
- che sia data una puntuale
informazione sugli esiti del bando di progettazione e sia data la
possibilità ai cittadini di seguire le varie fasi di
elaborazione progettuale e di attuazione;
- che siano assicurate, con le
necessarie coperture finanziarie nei futuri esercizi di bilancio, le
risorse per la completa attuazione del Parco;
- che siano discusse ed individuate
le priorità di attuazione con un monitoraggio circa i tempi e le
modalità.
Tutto ciò
premesso
LA GIUNTA
CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 1996
04113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art. 43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del
parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i
termini e le modalità.
PROPONE AL
CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
di esprimere parere
favorevole in merito al progetto preliminare avente per oggetto "Sistemazione provvisoria Spina 3 - Area Michelin -
Valdocco" ferme restando le richieste indicate in narrativa e rivolte
ai Settori Amministrativi ed agli Assessorati competenti.
PRESENTI:18
VOTANTI:18
VOTI
FAVOREVOLI:18
VOTI
CONTRARI://
ASTENUTI://
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
di esprimere parere
favorevole in merito al progetto preliminare avente per oggetto "Sistemazione provvisoria Spina 3 - Area Michelin -
Valdocco" ferme restando le richieste indicate in narrativa e rivolte
ai Settori Amministrativi ed agli Assessorati competenti.