Atto n. 65
Il Consiglio di
Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato
nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
5 APRILE 2004
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BARBARO Grazia, CACCIAPUOTI
Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DELLE FAVE Maria
Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FAZZONE Davide, FERRARI
Giorgio, FRA Laura Maria, GAI Giorgio, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo,
POLLINI Alfredo, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro, VIGNALE
Gian Luca, ZACCURI Rocco.
In totale n. 20
Consiglieri
Risultano assenti per
giustificati motivi i Consiglieri: BOSSO Giovanni, DEL BIANCO Marianna,
DEMARIE Stefania, FARANO Nicola, QUAGLIA Laura.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Simonetta Fabri Calandrini
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine del giorno:
MOZIONE avente ad
oggetto "Riqualificazione Cascina Marchesa" presentata dai Capigruppo
Davide Fazzone (La Margherita), Aldo Molinaro (P.R.C.), Ettore Puglisi
(A.N.), Ferdinando Cartella (Verdi), Renzo Rabellino (Comitato No
Euro), Nicola Frarano (D.S), Bosso Giovanni (F.I.) e Alfredo Pollini
(Lega Nord).
CONSIDERATO CHE
la Cascina Marchesa,
all’interno del parco Carrara, versa in condizioni di degrado e da anni
non è più oggetto di interventi volti alla manutenzione e
al recupero della struttura nel suo insieme,
che l’interesse per la
valorizzazione e il pieno utilizzo di tale storico immobile da parte di
questa Circoscrizione è documentato, negli anni, dalle
Interpellanze, dagli Ordini del Giorno e dalle proposte di intervento
votate nei Piani Pluriennali degli Investimenti allegati alle Proposte
di Bilancio,
nel corso del 2002,
grazie all’impegno della IV Circoscrizione, dell’Assessorato
all’Ambiente e della Città, superato il problema dell’impropria
occupazione della struttura, si è avviato un percorso per il
recupero della cascina stessa tramite un accordo quadro sottoscritto
dal Comune di Torino e dalla Federazione Provinciale Coltivatori
Diretti,
che la manifestazione
"Campagna Amica in Città" realizzata presso la cascina dalla
Federazione Provinciale Coltivatori Diretti per i festeggiamenti di San
Giovanni, promossa dal Comune e da questa Circoscrizione nelle estati
2002 e 2003, lasciava presagire un forte impegno di tutti i soggetti
coinvolti per l’effettivo avvio dei lavori di riqualificazione e la
definitiva risoluzione della questione "Cascina Marchesa".
RILEVATO POI CHE
si sono riscontrati
oggettivi impedimenti che hanno rallentano i tempi per la realizzazione
del progetto legati all’esondabilità dell’area (con
complicazioni procedurali e strutturali) e al fatto che parte della
cascina è legittimamente abitata,
ulteriori
rallentamenti paiono dovuti alla scarsa attenzione dimostrata
dall’amministrazione cittadina nell’accompagnamento del percorso di
attuazione dell’accordo con la Federazione Provinciale Coltivatori
Diretti
e che, comunque, nei
fatti nessun intervento è ancora stato realizzato: né
sulla cascina né, nell’area, per quanto riguarda il
prefabbricato temporaneo (l’Unità Pilota di Promozione e
Servizi) primo segnale di presidio e impegno per un recupero
strutturale e funzionale complessivo.
IMPEGNA
il Presidente della IV
Circoscrizione e i coordinatori competenti
- ad
attivarsi presso il Sindaco della Città affinché venga
nuovamente assunto un impegno chiaro e preciso da parte
dell’amministrazione cittadina volto alla "salvaguardia" della cascina
- a
verificare quali impegni concreti debbano essere assunti per facilitare
l’avvio dei lavori in tempi rapidi.
PRESENTI: 20
VOTANTI: 20
VOTI FAVOREVOLI: 20
VOTI CONTRARI: //
ASTENUTI: //
LA MOZIONE È APPROVATA.
ga di Riforma della
scuola del Ministro Moratti Legge n. 53-2003 e
lo schema del Decreto Legislativo sulla definizione delle norme
generali relative alla scuola dell’infanzia ed al primo ciclo
dell’istruzione
RITENENDO
Che l’abolizione della
finalità "della formazione dell’uomo e del cittadino" secondo i
principi della Costituzione, negando il principio dell’insegnamento
uguale per tutti, fondato sulla laicità, sulla condivisione,
sulla libertà di espressione, così come richiamato dalla
nostra Costituzione, renda la scuola un servizio a domanda individuale.
Che l’abolizione del
modello didattico del tempo pieno e del sistema modulare con la
riduzione dell’orario scolastico a 27 ore per tutti gli alunni sia da
respingere perché tale riduzione implicherebbe il superamento
del riferimento al lavoro in classi, ledendo gli essenziali diritti
degli studenti stessi.
Che si debba rigettare
sia la scelta di rendere opzionale una quota dell’orario scolastico sia
l’aumento del carico delle famiglie senza adeguate garanzie di
qualità.
Che sia inaccettabile
che la scuola deleghi dei suoi compiti didattici ed educativi ad
agenzie private esterne al di fuori di una logica di integrazione e
formazione professionale.
Che vadano respinti
sia l’istituzione dell’insegnante unico denominato "prevalente", sia
l’arbitrario invito di individuare criteri interno al Collegio dei
Docenti per l’assegnazione di incarichi di "prevalenza e tutor".
Che sia da condannare
e respingere il tentativo di annullare il patrimonio di esperienza
formativa nell’insegnamento costruito faticosamente negli ultimi
quindici anni, imperniato sulla condivisione e sulla collaborazione dei
docenti del team.
Che le modalità
di organizzazione didattica, le attività didattiche,
l’organizzazione degli orari, i tagli sull’organico e sostegno
prefigurati da codesta riforma e dalle leggi finanziarie,
pregiudicheranno un processo di integrazione degli alunni disabili,
ledendo un loro diritto, vanificando ogni serio tentativo di
inserimento di qualità.
Che sia da ridefinire
il provvedimento che permette l’ingresso alla prima classe di bambini
di cinque anni e mezzo di età, rilevando che la logica di tale
provvedimento è del tutto estraneo alla scienza psico-pedagogica
moderna come l’istanza di accelerare i tempi del naturale sviluppo
cognitivo del bambino.
Che siano da
respingere le avviate modifiche dell’organizzazione egli organici,
degli orari, (con l’estensione di "ore buche" e di rientri) difficili
da gestire.
Che sia inaccettabile
il tentativo di dividere i lavoratori della scuola attraverso
l’istituzione di corso di formazione sulla riforma che,
arbitrariamente, ne anticipano l’attuazione in assenza dei Decreti
attuativi.
Che sia infine da
respingere una eventuale estensione della sperimentazione che deve
essere approvata dai collegi dei docenti e non imposta a livello
ministeriale.
IMPEGNA
Il Presidente e la
Giunta Circoscrizionale:
- a
verificare quali ripercussioni sul sistema dell’istruzione nel nostro
territorio comporterebbe l’applicazione della riforma in oggetto.
- a
farsi portavoce nei confronti del Sindaco della Città di Torino
delle posizioni qui delineate affinchè siano riportate presso il
Ministero dell’Istruzione Pubblica.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 18
VOTANTI: 18
VOTI FAVOREVOLI: 14
VOTI CONTRARI: 4
(Pollini, Puglisi, Vignale e Cacciapuoti)
ASTENUTI://
LA MOZIONE È
APPROVATA.