Atto n. 64
Il
Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA",
convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
5 APRILE 2004
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA
Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO Marianna, DELLE FAVE Maria
Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FAZZONE Davide, FERRARI
Giorgio, FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, POLLINI Alfredo,
PUGLISI Ettore, VALLE Mauro, VIGNALE Gian Luca, ZACCURI Rocco.
In totale n. 18 Consiglieri
Risultano assenti per
giustificati motivi i Consiglieri: Stefania DEMARIE, Laura QUAGLIA,
Giorgio GAI, Nicola FARANO, Renzo RABELLINO, Grazia BARBARO e Giovanni
BOSSO.
Con l'assistenza del Segretario
Dott.ssa Simonetta Fabri Calandrini
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così
indicato all'ordine del giorno:
MOZIONE: avente ad
oggetto "Riforma del sistema educativo e adeguamenti organici futuri"
presentata da Davide Fazzone (La Margherita), Nicola Farano (DS), Aldo
Molinaro (P.R.C.), Ferdinando Cartella (Verdi), Renzo Rabellino (No
Euro).
Il Consiglio della IV
Circoscrizione
ESAMINATA
La proposta di Legge
Delega di Riforma della scuola del Ministro Moratti Legge n. 53-2003 e
lo schema del Decreto Legislativo sulla definizione delle norme
generali relative alla scuola dell’infanzia ed al primo ciclo
dell’istruzione
RITENENDO
Che l’abolizione della
finalità "della formazione dell’uomo e del cittadino" secondo i
principi della Costituzione, negando il principio dell’insegnamento
uguale per tutti, fondato sulla laicità, sulla condivisione,
sulla libertà di espressione, così come richiamato dalla
nostra Costituzione, renda la scuola un servizio a domanda individuale.
Che l’abolizione del
modello didattico del tempo pieno e del sistema modulare con la
riduzione dell’orario scolastico a 27 ore per tutti gli alunni sia da
respingere perché tale riduzione implicherebbe il superamento
del riferimento al lavoro in classi, ledendo gli essenziali diritti
degli studenti stessi.
Che si debba rigettare
sia la scelta di rendere opzionale una quota dell’orario scolastico sia
l’aumento del carico delle famiglie senza adeguate garanzie di
qualità.
Che sia inaccettabile
che la scuola deleghi dei suoi compiti didattici ed educativi ad
agenzie private esterne al di fuori di una logica di integrazione e
formazione professionale.
Che vadano respinti
sia l’istituzione dell’insegnante unico denominato "prevalente", sia
l’arbitrario invito di individuare criteri interno al Collegio dei
Docenti per l’assegnazione di incarichi di "prevalenza e tutor".
Che sia da condannare
e respingere il tentativo di annullare il patrimonio di esperienza
formativa nell’insegnamento costruito faticosamente negli ultimi
quindici anni, imperniato sulla condivisione e sulla collaborazione dei
docenti del team.
Che le modalità
di organizzazione didattica, le attività didattiche,
l’organizzazione degli orari, i tagli sull’organico e sostegno
prefigurati da codesta riforma e dalle leggi finanziarie,
pregiudicheranno un processo di integrazione degli alunni disabili,
ledendo un loro diritto, vanificando ogni serio tentativo di
inserimento di qualità.
Che sia da ridefinire
il provvedimento che permette l’ingresso alla prima classe di bambini
di cinque anni e mezzo di età, rilevando che la logica di tale
provvedimento è del tutto estraneo alla scienza psico-pedagogica
moderna come l’istanza di accelerare i tempi del naturale sviluppo
cognitivo del bambino.
Che siano da
respingere le avviate modifiche dell’organizzazione egli organici,
degli orari, (con l’estensione di "ore buche" e di rientri) difficili
da gestire.
Che sia inaccettabile
il tentativo di dividere i lavoratori della scuola attraverso
l’istituzione di corso di formazione sulla riforma che,
arbitrariamente, ne anticipano l’attuazione in assenza dei Decreti
attuativi.
Che sia infine da
respingere una eventuale estensione della sperimentazione che deve
essere approvata dai collegi dei docenti e non imposta a livello
ministeriale.
IMPEGNA
Il Presidente e la
Giunta Circoscrizionale:
- a
verificare quali ripercussioni sul sistema dell’istruzione nel nostro
territorio comporterebbe l’applicazione della riforma in oggetto.
- a
farsi portavoce nei confronti del Sindaco della Città di Torino
delle posizioni qui delineate affinchè siano riportate presso il
Ministero dell’Istruzione Pubblica.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 18
VOTANTI: 18
VOTI FAVOREVOLI: 14
VOTI CONTRARI: 4
(Pollini, Puglisi, Vignale e Cacciapuoti)
ASTENUTI://
LA MOZIONE È
APPROVATA.