Atto
5 n. mecc. 2004 00198/087 |
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Atto n.
5
Il Consiglio di
Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO
- PARELLA", convocato nelle prescritte forme in
1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
19 GENNAIO
2004
Sono presenti nell'aula
consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli
18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri:
BARBARO Grazia , BOSSO Giovanni Mario CARTELLA
Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO Marianna,
DELLE FAVE Maria Grazia, DEMARIE Stefania, DOMINESE
Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE
Davide, FERRARI Francesco, FERRARI Giorgio, FRA
Laura Maria, GAI Giorgio, LAVOLTA Enzo, MOLINARO
Aldo, PUGLISI Ettore, QUAGLIA Laura, RABELLINO
Renzo, VALLE Mauro, VIGNALE Gian Luca.
In totale n. 23
Consiglieri
Risultano assenti
per giustificati motivi i Consiglieri: CACCIAPUOTI
Francesco e POLLINI Alfredo.
Con l'assistenza
del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così
indicato all'ordine del giorno:
C. 4 PARERE- (artt.
43 e 44 del Regolamento sul Decentramento) avente
ad oggetto "Lavori di riqualificazione
ambientale di Piazza Bernini. Progetto preliminare".
Il Presidente Guido
ALUNNO, di concerto con il Coordinatore della
II Commissione Claudio CERRATO, riferisce:
Con nota del 1 dicembre
2003, Prot.n. 40340, la Divisione Infrastrutture
e Mobilità-Settore Riqualificazione Spazio Pubblico,
ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere
il parere di competenza ai sensi degli artt. 43
e 44 del Regolamento del Decentramento in merito
al progetto "Lavori di riqualificazione ambientale
di Piazza Bernini. Progetto preliminare ".
L'attuazione della
prima linea di metropolitana sotterranea ha determinato
i presupposti perché fosse rimessa in discussione
l'immagine di tutto il viale di corso Francia
e delle tre grandi piazze da esso attraversate.
Questo grande corso
alberato, che nel tratto cittadino si sviluppa
per circa cinque chilometri e prosegue verso Rivoli
per complessivi dodici chilometri, è stato fatto
oggetto anche di un protocollo di intesa che questa
Amministrazione Comunale ha firmato con i Comuni
di Collegno e Rivoli per iniziativa della Provincia
di Torino. Oggetto di tale intesa è un piano di
area vasta che valuti le azioni necessarie ai
fini della riqualificazione ambientale dell'intera
asta, privilegiandone le fruizioni pedonale e
ciclistica rispetto alla prevalenza di utilizzo
attuale da parte del mezzo automobilistico.
L'avanzamento del
cantiere della linea metropolitana ha posto tuttavia
la Città di Torino di fronte all'urgenza di stabilire
fin da subito quello che sarà il nuovo volto del
viale di cui, nel 2011, si celebrerà il tricentenario.
In ragione dell'estrema
delicatezza e complessità delle scelte da operare,
a causa della loro incisività sulle abitudini
consolidate e della portata della trasformazione
nella consueta percezione funzionale dello spazio
interessato, oltre che per la necessità di determinare
linee progettuali condivisibili che fossero di
riferimento anche per le azioni di riqualificazione
condotte in futuro dagli altri due Comuni interessati,
nel luglio del 2002 fu deliberato un Bando di
Selezione per l'individuazione di un esperto che
svolgesse, in stretta collaborazione con l'Amministrazione,
la funzione di regista della trasformazione del
tratto cittadino di corso Francia.
Il 15 luglio 2003
la Giunta Comunale ha adottato i risultati dello
studio per il coordinamento progettuale sviluppato
dal prof. arch. De Ferrari individuato dall'apposita
Commissione tra le candidature avanzate a seguito
del Bando di Selezione e tali linee guida sono
diventate, dopo essere state ampiamente discusse
ed approfondite in varie sedi (tra cui la SATTI,
divisione Metropolitana), il canovaccio a cui
adeguare le fasi progettuali di rito per le varie
tratte del lungo viale metropolitano.
La programmazione
triennale per le Opere Pubbliche prevedeva già
- prima ancora che fosse dato l'incarico di regìa
al prof. De Ferrari un progressivo intervento
di riqualificazione ambientale sulle tre grandi
piazze attraversate dal corso alberato, in ragione
dei maggiori condizionamenti che, in tali siti,
l'interfaccia superficiale del sistema di trasporto
pubblico sotterraneo determinava sullo spazio
pubblico. Solo in un secondo momento, e proprio
partendo dalla lettura dei potenziali caratteri
funzionali e dalle interrelazioni che tali spazi
avrebbero avuto con gli assi convergenti su di
essi è stato stabilito di inserire anche il viale
di corso Francia nella programmazione, facendo
invero slittare la calendarizzazione originariamente
ipotizzata per le tre piazze ma rendendo più omogenea
l'analisi formale e funzionale di tutto il percorso
urbano da piazza Statuto verso Rivoli.
E', a questo proposito,
doveroso ricordare che corso Francia (e non necessariamente
le tre piazze) è indicato dal P.R.G.C., all'art.
25 delle Norme Urbanistico-Edilizie di Attuazione,
tra i quattro viali alberati da ricostituire come
collegamento di qualità urbana rilevante con il
sistema delle auliche residenze costituenti la
cosiddetta "corona di delizie" della capitale
sabauda.
Delle tre grandi
piazze cittadine poste sul percorso dello storico
viale alberato, quella oggetto del presente progetto
preliminare è la prima ad essere messa in cantiere.
Seguono, al momento attuale, piazza Massaua e
poi piazza Rivoli, con un apparentemente incongruo
anticipo per la piazza più periferica dovuto alla
precedenza data per ovvie ragioni al sottopasso
veicolare Trapani/Lecce che interesserà determinando
un notevole miglioramento ambientale il sito di
piazza Rivoli.
Il Piano Regolatore
Generale vigente indica genericamente, sulla relativa
tavola normativa 8b, il sedime di piazza Bernini
quale sede stradale. La stessa tavola indica le
emergenze architettoniche caratterizzanti la piazza,
ed in particolare:
- il fronte dell'edificio posto
tra via Duchessa Jolanda e corso Francia;
- la Scuola Media G. Pascoli,
edificio di significato documentario ed ambientale
per la soluzione d'angolo sulla piazza, costruito
nel 1893;
- il fronte dell'edificio di
civile abitazione all'angolo con corso Ferrucci,
di interesse documentario ed ambientale rappresentante
il gusto liberty del primo decennio del
Novecento;
- le case Bocca e Comoglio, poste
tra corso Francia e via Giacomo Medici, quali
complesso residenziale di valore documentario
ed ambientale, tipico e significativo esempio
di residenza intensiva per le classi medie,
nello stile Novecento;
- la sede della Scuola Universitaria
Interfacoltà in Scienze Motorie, nata come sede
della Gioventù Italiana Littoria (più conosciuta
anche come Casa del Balilla); edificio polifunzionale
per attività culturali e ricreative, di valore
documentario e ambientale, tipico e significativo
esempio di architettura pubblica d'epoca fascista.
Tali indicazioni,
che hanno riscontro normativo essenzialmente per
le procedure di intervento edilizio sugli stessi
manufatti, sottolineano tuttavia la ricchezza
(apparentemente un po’ disordinata per quanto
riguarda lo skyline se posta a confronto
con il rigoroso impianto planimetrico) delle quinte
edilizie di questo spazio urbano.
Per analogia, essendo
posta come primo episodio spaziale di rilevanza
lungo la linea portante di corso Francia, essa
deve intendersi soggetta alle indicazioni dell'articolo
25 delle Norme-Urbanistico Edilizie di Attuazione,
che sottolineano il viale alberato di corso Francia
tra gli assi bipolari di collegamento alle residenze
sabaude extra mœnia da ricostituire e,
quindi, da sottomettere a progetto di riqualificazione
ambientale dello spazio pubblico.
Dalla lettura dei
documenti depositati presso il Settore Rapporti
Istituzionali - Inventario della Divisione Gestione
e Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare, le
aree oggetto di intervento sono di proprietà della
Città di Torino che ha acquisito le aree non ancora
in suo possesso tramite deliberazione del Consiglio
Comunale del 27 giugno 1966.
Tre porzioni dell'ampio
sedime della piazza sono soggette ad occupazione
di suolo pubblico, con autorizzazione in precario:
le due più importanti, sia per le implicazioni
tecnologico-ambientali che per la loro estensione,
riguardano due impianti di distribuzione carburanti
gestito dalle compagnie petrolifere Agip (ultimo
rinnovo di concessione: 04 novembre 2002) ed E.R.G.
(ultimo rinnovo di concessione: 30 ottobre 1997).
Inoltre è presente anche un esercizio di vendita
di giornali e periodici, anch'esso soggetto ad
autorizzazione in precario.
La caratterizzazione
strutturale della piazza è stata interpretata,
dallo studio adottato dalla Giunta Comunale, partendo
dagli assunti specifici del corso Francia, riportandola
prevalentemente al sistema generato dallo storico
viale alberato che al sistema delle piazze costituite
lungo il sedime della vecchia cinta daziaria.
Per altro quelle stesse piazze erano state individuate
in corrispondenza dei principali punti di intersezione
dei nuovi viali di circonvallazione con le antiche
strade che portavano da Torino verso le principali
destinazioni: piazza Bernini è quindi da legare
al percorso del pluricentenario viale per Rivoli
e per la Francia e all'analisi dei flussi di quella
direttrice.
Ciò premesso, lo
studio citato analizza che, con l’immissione sull’asse
di Corso Francia della linea metropolitana, il
sistema dei trasporti urbani prevede l’allontanamento
da detto asse delle attuali lunghe percorrenze
di mezzi pubblici e, pertanto, anche l’annullamento
delle corsie riservate.
Il primo tratto
del Corso (Piazza Statuto/Piazza Bernini) rientrerà
nella categoria "Strade di quartiere" mentre gli
altri tratti nella categoria "Strade interquartiere",
così come indicato dal P.U.T. 2001: di fatto,
un ridimensionamento della funzione "transito"
a favore di altre funzioni, prima fra tutte quella
"residenziale".
La prevalenza della
funzione residenziale, con poche eccezioni presenti
su tutto il Corso, deve conseguire un particolare
impegno nel raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- allontanamento del transito
automobilistico veloce dalle percorrenze pedonali
e dalla cortina della fascia abitata a fascia
residenziale;
- potenziamento degli spazi pedonali
e della relativa dotazione di attrezzature;
- valorizzazione degli spazi
di relazione e loro costituzione in un sistema
tendenzialmente unico e continuo;
- potenziamento degli aspetti
collegati alla sicurezza dell’utenza pedonale,
in particolare alle categorie più deboli;
- conferma (con eventuale potenziamento)
dei servizi relativi alla funzione residenziale
(scuole dell’obbligo, uffici postali,….);
- conferma degli esercizi commerciali
con incremento di quelli relativi ai generi
di prima necessità;
- conferma e potenziamento degli
esercizi commerciali relativi alle funzioni
di relazione (ristoranti, bar, dehors,…).
E' proposta la conferma
delle attuali percorribilità e dei relativi sensi
di marcia delle numerose strade che si diramano
dai controviali e di quelle attraversanti il corso,
salvo alcune, motivate eccezioni. Sul tema specifico
delle tre grandi piazze, questo vale soprattutto
per piazza Bernini, in quanto su di essa confluiscono
via Duchesssa Jolanda e via Giacomo Medici, due
importanti arterie viabili che servono i quartieri
Campidoglio e Cit Turin e che sono percorse da
linee di trasporto pubblico su gomma. Principio
fondante delle piazze è infatti che la viabilità
secondaria non si inserisca sul sistema di viabilità
a rotonda, che contraddistingue le piazze, ma
che si arresti ai margini delle piazze per assecondare
la prioritaria funzione pedonale assegnata alle
platee disegnate contro i fronti edilizi, così
come avviene - nel caso di piazza Bernini - per
via Bruino (la quale, invero, non può dirsi realmente
partecipe del sistema spaziale della piazza ma,
piuttosto, tangente ad esso).
L'organizzazione
veicolare del corso Francia è stata proposta dalle
linee guida adottate dall'Amministrazione Comunale
secondo una configurazione in due sistemi circolatori
indipendenti con naturali punti di scambio negli
attraversamenti del corso, ma anche in prossimità
delle tre grandi piazze e delle due rotonde di
nuova istituzione in corrispondenza del largo
Francia e dell'immissione di corso Peschiera.
- Sistema di Circolazione Veloce
(velocità max. 50 Km/h)
Ad essa sono destinate
le carreggiate centrali che saranno fruite, oltre
che dalle auto in transito, anche dai mezzi della
raccolta rifiuti.
- Sistema di Circolazione Lenta
(velocità max. 30 Km/h)
Ad essa sono destinate
specifiche corsie sulle banchine dei cosiddetti
controviali e comporta il transito dei residenti
e dei servizi a loro destinati, degli utenti dei
parcheggi, dei mezzi dei fornitori in accesso
alle aree di carico e scarico, ai mezzi dei Vigili
del Fuoco ecc.
Cinque le Rotonde
proposte:
- piazza Bernini, caratterizzata
da attraversamento di linea di trasporto pubblico
ad impianto tranviario;
- largo Francia, caratterizzata
da presenze arboree;
- piazza Rivoli, caratterizzata
dall'ormai prossimo attraversamento in sottopassaggio
del traffico veicolare sull'asse Trapani/Lecce
ma attraversata dall'importante linea n°2 (attualmente
su gomma) del trasporto pubblico cittadino;
- incrocio (con toponimo da definire)
di confluenza dei corsi Peschiera, Brunelleschi
e Telesio, caratterizzata da presenze arboree.
- Piazza Massaua.
Oltre alla funzione
di naturale regolatore del traffico automobilistico,
è stato ritenuto che il sistema delle Rotonde
possa dare un significativo apporto alla definizione
dell'immagine complessiva dell'asse di corso Francia.
Pertanto sono state proposte:
- l'unificazione dimensionale
del diametro di tutte le rotonde (circa 40 metri);
- l'unificazione tipologica dei
componenti (uguale corona di rispetto, uguale
bordatura perimetrale continua ed unificata
a quella dei tratti viari rettilinei…).
Il sistema delle
Rotonde si ritiene possa dare, opposto e complementare
a quanto detto, anche un significativo apporto
alla vivacizzazione dello specifico sito attraverso
la differenziazione delle componenti espressive
che ognuna delle cinque Rotonde potrà accogliere.
Per la definizione di tali componenti si ritiene
particolarmente idonea la strategia dei Concorsi
pubblici o ad inviti, previa stesura di appositi
Bandi (o indirizzi tematici individuati dall'Amministrazione)
che ne definiscano i requisiti. Ad esempio un
possibile sviluppo di una siffatta, successiva,
operazione potrebbe essere quello di concentrare
l'attenzione su artisti che rappresentino con
coerenza e riconoscibilità le correnti dell'arte
contemporanea ospitate nel Museo che ha sede al
Castello di Rivoli e che sappiano creare installazioni
pensate per lo spazio aperto, secondo il loro
abituale linguaggio espressivo.
Le grandi piazze
presenti sul corso Francia (oltre a piazza Bernini
anche piazza Rivoli e piazza Massaua), unificate
dalla presenza delle Rotonde e dalle stesse diversificate
per quanto esse ospiteranno in centro rotonda,
potranno vedere ulteriormente accentuato il carattere
"sistemico" del quale fanno parte con simili distribuzioni
delle principali funzioni e simili criteri di
scelta dei materiali.
Potranno, invece,
vedere ulteriormente accentuato il carattere di
specifica identità declinando diversamente il
disegno delle pavimentazioni. Ad esempio piazza
Bernini potrà essere configurata con un disegno
che copia, in estensione, il limite della separazione
tra zona pedonale e aree di sosta veicolare, per
sottolineare la sua matrice planimetrica che estende,
stirandola sull'asse di corso Francia, la forma
circolare pura.
La distribuzione
delle principali funzioni (percorrenza pedonale,
spazi di relazione, posteggio auto,…) dovrà risultare
adeguata alle scelte di base già esposte privilegiando
e funzioni abitative. Ne consegue l'indicazione
di allontanare la circolazione ed il posteggio
auto dalla cortina abitativa ed il loro posizionamento
verso il centro, in fregio alla circolazione sulla
rotonda.
Fra la cortina abitativa
e la zona di posteggio si troverà lo spazio di
percorrenza pedonale e di relazione che dovrà
risultare totalmente in sicurezza (dissuasori
potranno segnalare le percorrenze ai passi carrai),
parzialmente ombreggiato (con il mantenimento
degli impianti arborei esistenti), separato visivamente
dal posteggio tramite alberi e cespugli fioriti,
opportunamente attrezzato per la sosta ed il gioco,
con presenze di chioschi e di dehors.
Una linea spezzata
ad angoli retti, tendenzialmente concentrica alla
corona circolare definita dalla cortina edilizia
e dalla circolazione della rotonda, configurerà
la dividente tra gli spazi/funzione caratterizzanti
le piazze.
Come già detto inizialmente,
la declinazione del disegno della pavimentazione,
specificatamente di piazza Bernini, è stato proposto
- dallo studio di approfondimento per le linee
guida alla progettazione - secondo una trama a
linee spezzate concentriche poste ad espansione
del disegno definito con la dividente precedentemente
illustrata.
La differente configurazione
delle cortine edilizie presenti sulla piazza potrà
essere evidenziata con il posizionamento dei lampioni
della illuminazione pubblica, una cui fila seguirà
l'andamento curvilineo dei fili di fabbricazione.
In conformità alle
premesse ed alle motivazioni ambientali che ne
conseguono, tale funzione troverà collocazione
in virtuale continuità con la percorrenza lenta
del corso ma, assieme ad essa, si chiuderà su
sé stessa, determinando un deflusso dei veicoli
in uscita verso le sedi veicolari laterali alla
corrispondente sezione di piazza. In tale modo
è impedita un' attraversabilità veicolare ulteriore
delle strade confluenti nella piazza (oltre al
sistema principale regolato dalla rotonda centrale),
determinando una migliore fluidità del traffico
a motore, riducendo i conflitti potenziali tra
veicoli e potenziando la vocazione pedonale della
piazza.
Le zone di parcheggio
e la loro accessibilità veicolare saranno quindi
concentrate nelle parti della piazza contigue
alla circolazione automobilistica sulle rotonde.
I parcheggi sulla
piazza saranno però nettamente aumentati rispetto
alla situazione odierna in funzione della revisione
del sistema viabilistico e dello smantellamento
degli impianti di distribuzione dei carburanti.
Saranno comunque ben separati dalla zona pedonale
con la costituzione di una fascia di separazione
tra le due funzioni ospitanti ponderate scelte
vegetali arbustive e tappezzanti.
Il percorso di corso
Francia è compreso nel "Piano degli itinerari
ciclabili", di cui è in corso il procedimento
di approvazione da parte dell'Amministrazione
Comunale, e potrebbe rientrare nella tipologia
"Piste ciclabili proposte, rete di primo livello".
Tuttavia in corrispondenza
delle piazze - e quindi anche di piazza Bernini
- la ciclopista sarà interrotta e l'itinerario
dei ciclisti si confonderà nei flussi pedonali,
stante la sovrabbondante larghezza delle aree
destinate alla pedonalità (ma soprattutto per
fare prevalere la funzione di luoghi di relazione
e di aggregazione pedonale delle piazze) e alla
minor distanza da percorrere per raggiungere gli
attraversamenti (comunque, e specificatamente,
protetti) degli assi stradali trasversali al corso
Francia.
Allo stato di approfondimento
del progetto preliminare, piazza Bernini corrisponderebbe
ad un cambio di lato della ciclopista bidirezionale
prevista di norma sul lato nord del viale di corso
Francia: infatti, un'analisi delle misure rilevabili
dalla cartografia di base ha fatto ritenere preferibile
la percorrenza sul lato sud nel tratto Statuto/Bernini.
Una valutazione più approfondita delle geometrie
del corso in fase definitiva potrebbe richiedere
una riconsiderazione della tipologia di pista
ciclabile ipotizzata dalle linee guida e della
dislocazione che la stessa dovrebbe assumere.
Piazza Bernini è
interessata, come anche le altre due grandi piazze,
dalla presenza di una stazione della linea sotterranea
di trasporto pubblico.
Tale stazione, posta
sul versante a ponente della piazza, prevede -
secondo lo standard di tutte le stazioni
- le seguenti emergenze superficiali:
- una scala e scala mobile in
uscita sul lato Nord
- una scala e scala mobile in
uscita sul lato Sud
- un ascensore
- due griglie di ventilazione
- una botola di passaggio per
il personale della manutenzione
- una botola per il calaggio
dei materiali.
Alcune di tali emergenze
devono per legge (e, comunque, per motivi di sicurezza)
essere messe in protezione dalla possibile occupazione
impropria, anche temporanea, della loro area di
sfogo superficiale. Questo condizionamento funzionale
determina che gli stessi elementi debbano sporgere
dalla superficie di almeno sessanta centimetri.
Come per tutte le
stazioni del territorio cittadino, nel caso in
cui non sussistano controindicazioni derivanti
da diverso utilizzo funzionale della banchina
centrale spartitraffico sull'asse di corso Francia,
la stazione Bernini sarà dotata di un pozzo di
illuminazione diretta della scala di discesa al
mezzanino, contribuendo a migliorare sensibilmente
la qualità dell'ambiente sotterraneo.
E' infine da ricordare
che le entrate/uscite contrapposte sui due lati
dell'asse di corso Francia potranno essere utilizzate
anche come attraversamento assolutamente protetto,
attraverso l'atrio della linea automatica di trasporto
pubblico, rispetto al flusso di traffico veicolare
del corso stesso.
Lo studio che ha
portato alla definizione delle linee guida per
la riqualificazione dell'asse di corso Francia
ha stabilito che, in contrapposizione alla scelta
operata per la sezione normale del viale, nelle
rotonde - e, quindi, anche in piazza Bernini -
l'illuminazione della carreggiata veicolare principale
avvenisse dalle banchine laterali invece che dal
centro; tale scelta può essere ricondotta anche
alla volontà di liberare le aiuole centrali delle
rotonde per porvi delle installazioni artistiche
che caratterizzino i cinque siti interessati.
Tali installazioni potranno contribuire marginalmente
all'illuminazione ambientale con specifici impianti
studiati in funzione dell'opera d'arte realizzata.
Nelle piazze, contraddistinte
da un sistema di illuminazione della zona esterna
specifico per ogni sito, l'illuminazione dovrà
tendere alla sottolineatura della configurazione
della cortina edilizia che definisce ciascun luogo.
In piazza Bernini gli apparecchi per aree pedonali
saranno posti secondo una doppia corona di cui
quella interna potrà adattarsi punto per punto
alle presenze arboree o ai passaggi da illuminare
maggiormente.
Le corone di apparecchi
illuminanti potrebbero essere caratterizzati,
come lungo le banchine laterali del corso, da
un movimento sinusoidale delle altezze delle fonti
luminose.
Alcuni edifici,
ed in particolare il fronte della "Casa del Balilla"
e l'affaccio delle case "Bocca e Comoglio", potranno
essere provvisti di una specifica illuminazione
atta ad evidenziarne la presenza nelle ore notturne
e a sottolinearne i valori plastici e cromatici.
Tale risultato potrà essere raggiunto, di massima,
mediante proiettori di potenza contenuta collocati
sugli stessi pali della illuminazione ambientale.
Questi edifici,
in applicazione di un approfondimento del tema
dell'illuminazione cromatica, potrebbero essere
illuminati con tonalità "fredda", in funzione
dell'adattamento e valorizzazione del loro specifico
linguaggio architettonico di appartenenza (ascrivibile
alla generica espressività degli anni '30), differenziandosi
dagli episodi architettonici significativi del
tratto Statuto/Bernini di corso Francia per i
quali è da preferire un tono luminoso "caldo"
in ragione della loro appartenenza a linguaggi
di corrente eclettica e Liberty.
Nell'ambito delle
piazze, e più in particolare di piazza Bernini,
non è prevista presenza di cassonetti per la raccolta
dei rifiuti.
Questa scelta è
motivata dalla struttura viaria delle rotonde,
in cui è preferibile che non vi sia presenza di
mezzi ostacolanti la fluidità dei flussi veicolari.
Il carico determinato
dalle attività residenziali, commerciali e terziarie
presenti nella piazza sarà assorbito dai punti
di raccolta previsti nei tratti a valle e a monte
della stessa piazza lungo corso Francia o lungo
le sedi stradali trasversali.
Come già accennato
le stazioni della Metropolitana offriranno, attraverso
il percorso al piano di atrio (collegato alla
superficie mediante scale, scale mobili e, su
uno dei lati, un ascensore) una possibilità di
attraversamento pedonale del corso in totale sicurezza
durante le ore di apertura del servizio.
Gli attraversamenti
esistenti sono tutti, sostanzialmente, confermati
e sono basati secondo il principio di prevedere
l'attraversabilità degli assi di traffico confluenti
sulla piazza in prossimità della corona edificata,
e questo per due motivi:
- allontanare gli attraversamenti
pedonali e ciclabili dalle rotonde per diminuire
i punti di potenziale pericolo e mantenere la
fluidità del traffico, soprattutto in corrispondenza
dei flussi veicolari in uscita dalla rotonda.
- assecondare i consueti movimenti
pedonali che tendono a seguire i fili di fabbricazione
in ragione della attrattiva presenza di attività
commerciali o di servizio.
L'attraversamento
sarà segnalato anche nella porzione di viabilità
lenta con una pavimentazione specifica (ad esempio
in cubetti lapidei lavorati a spacco) che avrà
anche lo scopo oltre a quello di sottolineare
il punto di attraversamento di provocare psicologicamente
un bisogno di rallentamento.
Dopo attenta valutazione
tecnica, sarà valutata l'eventuale ipotesi di
dotare gli attraversamenti di sistema semaforico
a chiamata con segnalatore acustico per non vedenti
anche nei momenti di funzionamento ad intermittenza
dell'impianto semaforico.
Parallelamente agli
attraversamenti pedonali saranno realizzati, a
raccordo dei tratti di piste ciclabili (che sulla
piazza perdono invero la loro specifica definizione
ma potrebbero essere segnalate come itinerario
da apposita segnaletica), specifici attraversamenti
ciclabili protetti.
A differenza delle
altre Rotonde, piazza Bernini dovrà essere regolata
- per ciò che riguarda l'immissione veicolare
nella rotonda - da impianto semaforizzato, a causa
delle normative tecniche che regolano la certificazione
dei sistemi di trasporto ad impianto fisso. Tale
impianto potrà eventualmente, dopo approfondite
valutazioni tecniche, essere attivato a comando
solamente con l'avvicinarsi di una vettura lungo
la linea tranviaria, mantenendo come prevalente
la fase lampeggiante.
Con l'eliminazione
della linea tranviaria lungo corso Francia verranno
meno le svolte di servizio che fino al giorno
d'oggi comportavano una pronunciata sottolineatura
della presenza del tram.
Il semplice attraversamento
sull'asse Tassoni/Ferrucci permetterà quindi una
razionalizzazione degli elementi impiantistici
ed in particolar modo di quelli aerei, con una
radicale riduzione dell'effetto "ragnatela" delle
funi di tesata.
Sia gli aspetti
relativi all'immagine sia gli aspetti legati alle
funzioni sono fortemente condizionati dalle prestazioni
fornite dalle pavimentazioni che sono state adottate
e la cui scelta ha comportato una cura particolare.
Sono quindi proposti
pochi e semplici segni che troveranno realizzazione
tramite pochi materiali dai colori contenuti e
dialoganti con gli episodi che ritmano il viale
(portoni carrai, pali della luce ecc.).
Per le diverse funzioni
presenti sono quindi stabilite le seguenti pavimentazioni:
- corsie veicolari a circolazione
normale: asfalto a ghiaia grossa
- corsie a circolazione lenta
di uscita e accesso ai controviali del corso
e alle aree di parcheggio della piazza: asfalto
colorato suddiviso in campiture da fasce di
cubetti di pietra a spacco
- posteggi auto: grigliato cls
(masselli autobloccanti forati)
- spazi pedonali: lastre (con
colore e finitura diversa dalle lastre della
pista ciclabile) composte da superficie di usura
in pietra naturale incollata a massello di cls,
posate in campiture ritmate da fasce trasversali
in cubetti di pietra a spacco
- attraversamenti, passaggi,
scivoli, suddivisione delle campiture: cubetti
lapidei (sienite o pietra di Luserna) 12x12cm,
a spacco
- raccolta acque meteoriche:
canaletta continua prefabbricata con griglia
in ghisa
- bordatura carreggiata centrale:
elementi prefabbricati su disegno
- bordature minori: elementi
prefabbricati in cls o pietra (sienite o pietra
di Luserna)
Le attuali presenze
arboree della piazza (platani con impalcato potato
a candelabro) sicuramente secondarie e non appartenenti
all'impianto dominante di platani del corso Francia
ma comunque caratterizzanti la consolidata percezione
dell'ambiente della piazza da più di cinquant'anni
- saranno mantenute indipendentemente dalle aree
funzionali che la loro posizione, strutturata
originariamente secondo un altro indirizzo compositivo,
andrà ad occupare.
Ad integrazione
della struttura arborea esistente la piazza sarà
beneficiata da una nuova messa a dimora di alberi
(tendenzialmente platani) a completamento dei
filari del corso Francia, che attualmente si fermano
al limite della piazza, a corona della rotonda
viabile centrale e in protendimento delle alberate
dei corsi Tassoni e Ferrucci. L'intervento sulla
piazza offrirà l'occasione per effettuare interventi
di straordinaria manutenzione quali la potatura,
l'integrazione di esemplari mancanti e la sostituzione
di quelli ammalorati od esauriti.
La presenza agronomica
corollaria proposta per la piazza consiste nella
scelta di essenze di tipo cespuglioso/fiorito
che assolvano diverse funzioni:
- connettivo delle diverse parti
funzionali;
- barriera visiva delle auto
parcheggiate per chi percorre la Rotonda;
- parziale barriera visiva per
i fruitori dei percorsi pedonalizzati interni
alla piazza.
Cespugli fioriti
e piante tappezzanti dovranno risultare, nel loro
insieme, quali zone sempreverdi, parzialmente
vivacemente fiorite e di manutenzione poco gravosa.
Saranno previsti impianti automatici di irrigazione
ed eventuali sentieri per la manutenzione.
Come già per la
sezione normale del viale, le zone per parcheggio
veicolare saranno pavimentate in robusti elementi
autobloccanti grigliati in calcestruzzo vibrato
che permetteranno, pur nella migliore fruibilità
carrabile e pedonale di dette porzioni di piazza,
la massima permeabilità del terreno, la possibile
crescita di erba negli interstizi terrosi degli
elementi e una buona pulizia complessiva di queste
zone.
La struttura vegetale
del centro della rotonda sarà valutato in funzione
dell'opera d'arte pensata per quella collocazione.
In piazza Bernini
sono attualmente presenti, come già detto, due
impianti di distribuzione di carburanti.
Lo studio per le
linee guida alla progettazione - che, è bene ricordarlo,
è stato già adottato dall'Amministrazione Comunale
- valutato che:
- la consistente riduzione del
traffico automobilistico prevista sul corso
Francia riduce l'interesse commerciale di tali
posizionamenti;
- la funzione svolta dai distributori
non pare compatibile con la nuova vocazione,
soprattutto residenziale e di relazione, delle
tre piazze;
- la maggior parte dei cinque
impianti analizzati non pare adeguata alle attuali
tendenze e alle normative vigenti in materia
di sicurezza,
Si è inoltre ritenuto
di non poter confermare la presenza degli impianti
in questione (vale a dire quelli occupanti suolo
pubblico) su tutte le piazze comprese nello studio
dell'asse di corso Francia.
Indicazioni in tal
senso sono già state trasmesse al preposto Ufficio
Carburanti della Divisione Edilizia ed Urbanistica.
Per l'alto numero
di esemplari da collocarsi, alcune attrezzature
di corredo urbano contribuiscono in modo significativo
alla sistemazione complessiva dell'intervento
(inteso per tutto lo sviluppo del viale e dei
suoi episodi spaziali particolari quali le piazze
e le due nuove rotonde) sia in merito alla coerenza
espressiva sia in merito alla riduzione della
manutenzione.
Tra queste si è
già detto degli apparecchi di illuminazione su
palo (e dell'onda luminosa che potrà essere disegnata
lungo le parti pedonali).
Analogamente, nel
progetto preliminare del tratto Statuto/Bernini
di corso Francia, si è accennato agli elementi
di dissuasione in ghisa, che saranno applicati
anche in piazza Bernini - come pure altri elementi,
specie di pavimentazione - dopo gli approfondimenti
di carattere esecutivo sviluppati per quel primo
tratto di corso.
Elementi più propri
degli ambiti spaziali delle piazze saranno i sistemi
di seduta, in particolare l'elemento che sarà
abbinato al modulo di bordatura in cls modanato
che determinerà la separazione tra area verde
e zona pedonale: questa linea sarà leggibile come
una seduta continua affacciata, con diversi orientamenti
visivi (in ragione dell'andamento a zig-zag della
fascia di filtro vegetale), verso le ampie porzioni
di piazza a destinazione pedonale.
CALCOLO SOMMARIO
DELLA SPESA
- LAVORI
|
Importo opere
a corpoEuro 1.100.000,00
|
|
Importo opere
a misuraEuro 1.420.000,00
|
_________________
|
Importo totale
lavoriEuro 2.520.000,00
|
|
Costi per
la sicurezza non soggetti a ribassoEuro
80.000,00
|
_________________
|
TOTALE
IMPORTO A BASE DI GARAEuro 2.600.000,00
|
|
|
SOMME A DISPOSIZIONE
|
I.V.A. 10%
sulle opereEuro 252.000,00
|
|
I.V.A. 10%
sui costi per la sicurezza Euro 8.000,00
|
Incentivo
per la progettazione
|
(art. 18 L109/94
e s.m.i.) 1,5% dell'importo a base di garaEuro
39.000,00
|
Spese di progettazione
interna
|
(dedotti incentivo
alla progettazione, consulenze e incarichi
|
professionali)Euro
6.000,00
|
|
Spese smaltimento
rifiuti (I.V.A. compresa)Euro 25.000,00
|
|
Prove e verifiche
di laboratorio (I.V.A. compresa)Euro 3.000,00
|
|
Allacciamenti
enti vari (I.V.A. compresa)Euro 31.000,00
|
A.E.M. - illuminazione
pubblica ed impianto semaforico
|
(progetto,
fornitura, posa e cablatura, spese tecniche
ed I.V.A.
|
inclusa)Euro
370.000,00
|
G.T.T. - armamento
tranviario
|
(progetto,
smantellamento, fornitura, posa, spese tecniche
ed
|
I.V.A. inclusa)Euro
1.100.000,00
|
|
Imprevisti
opereEuro 60.000,00
|
|
Spese di pubblicitàEuro
25.000,00
|
_________________
|
TOTALE SOMME
A DISPOSIZIONEEuro 1.919.000,00
|
|
COSTO TOTALE
DELL'OPERA Euro 4.519.000,00
|
(lavori e
somme a disposizione)
|
SPESE TECNICHE
|
Imprevisti
spese tecnicheEuro 296.474,88
|
Incarico per
rilievo planoaltimetrico (arch. Alessandro
Massa,
|
determinazione
dirigenziale n.mecc. 2003 7164/52 del 15/09/03
|
esecutiva
dal 07/10/03) Euro 3.525,12
|
_________________
|
TOTALE
SPESE TECNICHEEuro 300.000,00
|
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In data 11/12/2003
la II Commissione si è riunita per discutere
sul parere in merito ai " Lavori di riqualificazione
ambientale di Piazza Bernini. Progetto preliminare
".
Tutto ciò premesso
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con deliberazione
del Consiglio Comunale n. 133 (mecc.1996 00980/49)
del 13 maggio 1996 e n. mecc. 1996 04113/49 del
27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art.
43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio
l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali
ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le modalità.
PROPONE AL CONSIGLIO
DI CIRCOSCRIZIONE
di esprimere parere
favorevole in merito al progetto "Lavori di
riqualificazione ambientale di Piazza Bernini.
Progetto preliminare ".
OMISSIS DELLA
DISCUSSIONE
Durante la discussione
escono dall’aula i Consiglieri Laura Quaglia e
Giorgio Gai per cui i Consiglieri presenti in
aula al momento del voto sono 21.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 21
VOTANTI: 18
VOTI FAVOREVOLI: 15
VOTI CONTRARI: 3 (Rabellino Vignale
Puglisi)
ASTENUTI: 3 (Barbaro Bosso Demarie)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
di esprimere parere
favorevole in merito al progetto "Lavori di
riqualificazione ambientale di Piazza Bernini.
Progetto preliminare ".
(su
archivio centrale http://www.comune.torino.it/delibere/2004/2004_00198.html)
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