Atto n. 137 n. mecc.
2004 07340/87
Il Consiglio di
Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato
nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
14 SETTEMBRE 2004
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri:, BOSSO Giovanni, CACCIAPUOTI
Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DELLE FAVE Maria
Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE
Davide, FERRARI Giorgio, FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo,
PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro, ZACCURI Rocco.
In totale n.18
Consiglieri
Risultano assenti per
giustificati motivi i Consiglieri: BARBARO Grazia, DEL BIANCO Marianna,
DEMARIE Stefania, GAI Giorgio, POLLINI Alfredo, QUAGLIA Laura, VIGNALE
Gian Luca.
Con l'assistenza del
Segretario Dott. Stefano GELLATO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente
provvedimento così indicato all'ordine del giorno:
C. 4 Parere (artt. 43
e 44 Regolamento Decentramento) avente ad oggetto "Rom e Sinti presenti
nel territorio cittadino: linee guida e regolamento aree attrezzate".
Il Presidente Guido
Alunno di concerto con il Coordinatore della IV Commissione Mauro
Valle, riferisce:
In data 31 Luglio 2004
è pervenuta in Circoscrizione, da parte della Divisione Servizi
Sociali, richiesta di espressione di parere (ai sensi degli artt.43 e
44 del Regolamento del Decentramento) in ordine alla Deliberazione n.
mecc. 200406380/19 avente per oggetto "Rom e Sinti presenti nel
territorio cittadino: linee guida e regolamento aree attrezzate"
approvata dalla Giunta Comunale in data 27 luglio 2004.
Attraverso tale
deliberazione la Giunta Comunale vuole indicare quale siano le
politiche nei confronti dei nomadi sia italiani che stranieri presenti
sul territorio cittadino e regolamentare le modalità di sosta
nelle are attrezzate.
La Città di
Torino già dalla fine degli anni ’70 e più compitamente
negli anni ’80 in collaborazione con diverse organizzazioni di
volontariato e di tutela ha promosso e sviluppato politiche attive nei
confronti della popolazioni nomadi presenti in città con
interventi per la scolarizzazione dei bambini, attività di
animazione per i giovani, incentivi alla fruizione di corsi di
formazione professionale, sostegno all’inserimento nel mondo del
lavoro, accompagnamento abitativo.
Tali interventi hanno
portato buoni risultati che comunque vanno consolidati e che
necessitano di ulteriore impegno.
Perciò che
concerne la devianza minorile si è registrato una riduzione
degli ingressi nel carcere minorile mentre perciò che concerne
il lavoro, alla luce di una sempre minore occupazione in
attività tradizionali, quali la vendita itinerante di merceria o
fiori ed il recupero di materiali ferrosi si è avuto un
incremento dei nomadi occupati (attualmente 150).
Permane tuttavia in
alcune famiglie come fonte di sussistenza l’accattonaggio.
Dal punto di vista
delle modalità di abitazione, l’inserimento in alloggi ha visto
circa 450 persone uscire dalle aree soste per vivere in casa, ma sono
presenti ancora timori diffusi quali la rottura dell’unità della
famiglia patriarcale, il venire meno di una rete di reciproco aiuto, la
perdita di uno spazio fisico dove poter celebrare riti religiosi e
sociali tradizionali, la necessità di mutare i propri modelli
educativi.
Il Settore stranieri e
nomadi ha svolto un ruolo di coordinamento e gestione degli interventi
nei confronti di Rom e Sinti presenti nella Città, attuando le
linee definite dal Consiglio Comunale.
Di particolare rilievo
sono gli inserimenti scolastici, lavorativi ed abitativi, la formazione
professionale, le istruttorie rispetto alla regolarità dei
documenti, la mediazione dei conflitti , la prevenzione del disagio e
gli interventi riferiti all’area penale.
Vi sono ancora dei
settori d’azione da potenziare, d’intesa con le associazioni di
volontariato e di tutela, quali il sostegno ed aiuto alle donne con
bambini e alla maternità, la tutela dei minori, delle persone
anziane e dei disabili, gli inserimenti lavorativi, l’accompagnamento e
il sostegno all’inserimento abitativo, interventi di prevenzione
primaria nei confronti degli adolescenti.
La Città si
propone di rinnovare il proprio impegno a favore di Rom e Sinti ad
autorizzare la sosta nelle aree esistenti, nella misura delle capienze
definite nel nuovo regolamento, definendo un patto di convivenza che
veda affermati alcuni principi fondamentali:
- l’impegno
ad osservare regole di comportamento definite nel Regolamento proposto;
- la
corresponsabilizzazione nella gestione delle aree sosta;
- la
compartecipazione alle spese di costruzione e conduzione dei campi
sosta, tramite il versamento di una tariffa;
- l’impegno
ad utilizzare al meglio le opportunità offerte per l’inserimento
sociale.
Le aree sosta definite
all’art.1 del Regolamento sono quattro e sono così denominate
Sangone, Aeroporto, Germagnano, Le Rose.
Attraverso quanto
previsto all’art.2 viene istituita la Commissione per la gestione delle
aree sosta attrezzate, così composta:
- Direttore
della Divisione Servizi Sociali o suo delegato;
- Comandante
del Corpo di Polizia Municipale o suo delegato;
- Dirigente
del Settore nomadi e stranieri;
- Dirigente
Nucleo Stranieri del Corpo di Polizia Municipale;
- Responsabile
in P.O. del Settore nomadi e stranieri;
- Responsabile
in P.O. Nucleo Stranieri del Corpo di Polizia Municipale.
La Commissione adotta
le decisioni di carattere gestionale delle aree sosta in attuazione
delle linee indicate dal regolamento.
Tale Commissione
è integrata senza diritto di voto dai responsabili dei Servizi
Sociali del territorio interessato, eventualmente da rappresentanti
delle Divisioni Servizi Educativi, Lavoro Orientamento e Formazione,
dal Dirigente dei servizi tecnici della Divisione Servizi Sociali e dai
rappresentanti delle aree sosta.
Con l’art.3 si
stabilisce che la gestione delle aree attrezzate è affidata alla
Divisione Servizi Sociali, Settore nomadi e stranieri e le
Circoscrizioni interessate partecipano alle verifiche sulla gestione
delle aree, mentre è compito della Polizia Municipale la
vigilanza sul rispetto delle legge e delle norme del regolamento.
Allo scopo di favorire
la corretta informazione e la partecipazione alla gestione delle aree
sosta l’art.4 istituisce il rappresentante dell’area di sosta con la
possibilità di costituzione di organismi di gestione per ciascun
campo sosta composti da rappresentanti degli autorizzati, operatori
delle Divisioni coinvolte, della Circoscrizione e dei volontari.
I requisiti per
l’autorizzazione sono indicati all’art.5 e prevedono il possesso dei
documento d’identità personale di tutti i componenti, di
permesso di soggiorno per gli stranieri, il non possesso di alloggio di
proprietà o di titolarità di alloggio di edilizia
residenziale pubblica, la non titolarità di autorizzazione alla
sosta in altra città nel territorio nazionale, l'assenza di
provvedimento di allontanamento dalla Città .
L’autorizzazione alla
permanenza ha durata annuale ma sono previste autorizzazioni
provvisorie (massimo due all’anno rispettivamente per dieci giorni) per
conoscenti o parenti di titolari di autorizzazione (art.6).
Le cause di diniego di
rinnovo o di revoca di autorizzazione sono contenute all’art.7 e
prevedono il venire meno dei requisiti per l’autorizzazione, il
reiterato inadempimento da parte dei propri figli dell’obbligo
scolastico, la mancata vigilanza sui minori, violazioni gravi delle
norme di comportamento, essere condannati per reati gravi contro il
patrimonio, soprattutto se recidivi, aver usato la piazzola per scopi
illeciti, il mancato pagamento del canone previsto per la sosta, l’aver
abbandonato l’area sosta per periodo superiore a sei mesi, aver
ottenuto l’iscrizione anagrafica in un luogo diverso dall’area sosta
per un periodo superiore a sei mesi ed il reiterato rifiuto di proposte
di inserimento lavorativo.
Le modalità di
comportamento all’interno dei campi vengono stabilite all’art.8 e
prevedono norme di comportamento generali tali da permettere la civile
convivenza così come deve essere per qualunque luogo in cui
abitano più nuclei famigliari.
Il mancato rispetto
delle norme contenute all’art.8 prevede l’applicazione di sanzioni
amministrative (art.9).
Infine ciascun capo
famiglia dovrà sottoscrivere formale impegno al rispetto delle
disposizioni del Regolamento, dovrà versare una cauzione pari a
tre mensilità del canone previsto ed è tenuto al regolare
pagamento della tariffa; ha inoltre l’obbligo di iscrizione anagrafica
entro venti giorni dal rilascio dell’autorizzazione.
La proposta di
regolamento indicata in oggetto è stata illustrata nel corso
della IV Commissione Consigliare in data 8 settembre 2004.
A seguito della
discussione avvenuta in tale sede, si esprimono le seguenti
osservazioni.
Si ritiene molto
positiva l’istituzione di forme di partecipazione tra gli autorizzati
alla sosta.
Si ritiene negativo
che gli organi della Circoscrizione dei territori interessati, seppur
partecipanti alla Commissione per la gestione delle aree attrezzate ed
alle verifiche, abbiano ruolo solo consultivo.
Si ritiene negativa
l’impossibilità di sosta provvisoria, così come previsto
dal precedente regolamento all’art. 4, che di fatto impedisce la
possibilità di sosta temporanea per le situazioni di effettivo
nomadismo con il rischio di veder incrementate le occupazioni abusive
di suolo pubblico.
Si ritiene negativa
come causa di diniego o revoca dell’autorizzazione l’esser stati
condannati per reati gravi contro il patrimonio in quanto, se non
esistono carichi pendenti, è contraria ad un processo di
inserimento sociale.
Si ritiene inoltre
molto negativa la mancanza di requisiti di preferenza per il rinnovo
dell’autorizzazione alla sosta quali: la regolare frequenza dei bimbi
alla scuola materna o a corsi di formazione professionale, l’impiego in
regolari occupazioni lavorative, la necessità di cure mediche,
la presenza nei nuclei famigliari di persone anziani e disabili.
Si fa inoltre presente
che all’interno della IV Circoscrizione è presente
un’associazione di volontariato che da moltissimi anni si occupa di
nomadi e che svolge la propria attività all’interno di un ex
edificio scolastico di proprietà comunale sito in C.so
Montegrappa 114 di cui è previsto da molte tempo l’abbattimento
per la presenza di amianto.
A tale situazione di
pericolosità per la salute dei frequentatori delle
attività dell’associazione ma soprattutto per gli abitanti le
zone limitrofe va posto finalmente rimedio con l’individuazione di
altra struttura idonea affinché l’associazione possa svolgere la
propria attività e con l’abbattimento dell’attuale edificio
fatiscente.
Si ritiene quindi di
proporre i seguenti emendamenti:
- all’art.2,
comma 2 ultimo rigo: "I componenti di cui al presente comma non hanno
diritto di voto eccetto il responsabile dei Servizi Sociali del
territorio interessato";
- all’art.6
comma 2 eliminare l’ultimo periodo "Sono concesse… parenti e
conoscenti";
- all’art.7
comma 1 eliminare il quinto punto " essere condannati… reati";
- all’art.7
aggiungere il seguente comma:
Requisiti di
preferenza per il rinnovo sono da considerare:
- la
regolare frequenza dei bimbi inseriti nella scuola materna;
- la
regolare frequenza di corsi di formazione professionale;
- l'impiego
in regolari occupazioni lavorative;
- la
necessità di sottoporsi a cure mediche;
- la
presenza nelle famiglie di persone anziane e disabili.
Tutto ciò
premesso
LA GIUNTA
CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 133 (mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 9604113/49 del
27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art. 43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del
parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i
termini e le modalità.
PROPONE AL CONSIGLIO
DI CIRCOSCRIZIONE
- di
esprimere parere favorevole in merito alla proposta di
deliberazione avente per oggetto "Rom e Sinti presenti nel territorio
cittadino: linee guida e regolamento aree attrezzate" condizionato
all’accettazione degli emendamenti sopra riportati.
- Inoltre, si coglie l'occasione per
ribadire la necessità di porre rimedio alla grave situazione
sopra illustrata relativamente all’edificio sito in C.so Montegrappa
114.
OMISSIS DELLA
DISCUSSIONE
Durante la discussione
esce dall’aula il Consigliere Francesco Cacciapuoti per cui i
Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 17.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI:17
VOTANTI:15
VOTI FAVOREVOLI:14
VOTI CONTRARI:1(Puglisi)
ASTENUTI:2 (Molinaro, Bosso)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
- di
esprimere parere favorevole in merito alla proposta di
deliberazione avente per oggetto "Rom e Sinti presenti nel territorio
cittadino: linee guida e regolamento aree attrezzate" condizionato
all’accettazione degli emendamenti sopra riportati.
- Inoltre, si coglie l'occasione per
ribadire la necessità di porre rimedio alla grave situazione
sopra illustrata relativamente all’edificio sito in C.so Montegrappa
114.
(su archivio centrale
http://www.comune.torino.it/delibere/2004/2004_07340.html)