Atto n. 105 n. mecc.
2004 04710/87
Il Consiglio di
Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato
nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
7 GIUGNO 2004
Sono presenti
nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al
Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BARBARO Grazia, CACCIAPUOTI
Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO Marianna,
DELLE FAVE Maria Grazia, DEMARIE Stefania, DOMINESE Stefano, ENRICI
BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE Davide, FERRARI Giorgio, FRA Laura
Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, QUAGLIA Laura, RABELLINO Renzo,
ZACCURI Rocco.
In totale n. 19
Consiglieri
Risultano assenti per
giustificati motivi i Consiglieri: BOSSO Giovanni, GAI Giorgio, POLLINI
Alfredo, PUGLISI Ettore, VALLE Mauro, VIGNALE Gian Luca.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così
indicato all'ordine del giorno:
C. 4 PARERE- (art.43
del Regolamento sul Decentramento) avente ad oggetto "Regolamento per
la gestione sociale in regime di convenzione degli Impianti sportivi
Comunali. Approvazione".
Il Presidente Guido
ALUNNO, di concerto con il Coordinatore della V Commissione Enzo
LAVOLTA riferisce.
Premesso che con
deliberazione del C.C. n. mecc.1985 04607/10 del 26 marzo 19885,
esecutiva dal 14 giugno 1985, viene trasferita alle Circoscrizioni la
gestione degli Impianti Sportivi, con la sola esclusione dei "Grandi
Impianti", considerati di interesse cittadino.
Con deliberazione del
C.C. n. mecc. 1994 10962/10. Assunta in data 13 febbraio 1995,
esecutiva dal 10 marzo 1995, avente per oggetto "Impianti Sportivi
della Città-indirizzi ed indicazioni per la loro eventuale
gestione sociale in regime di convenzione", vennero stabiliti i criteri
per demandare la gestione di alcuni impianti sportivi comunali a
società sportive .
Con ulteriore
deliberazione del C.C. n. mecc. 1994 10961/10, assunta in data 21 marzo
1995, esecutiva dal 14 aprile 1995, avente per oggetto " Piscine
Comunali-piano programmatico per la riapertura degli impianti chiusi e
la gestione dei rimanenti", venne approvata la programmazione della
riapertura delle piscine comunali chiuse
Negli ultimi anni
è emersa la necessità di una revisione dei criteri e
degli indirizzi attualmente adottati sulla base dei suggerimenti
pervenuti per adattarli alle esigenze emerse.
Considerata la
necessità di ottimizzare l’utilizzo degli impianti sportivi sia
centrali che circoscrizionali; vista la disponibilità ad
assumere la gestione di questi mediante convenzione espressa da Enti,
Federazioni e Società Sportive; sulla base delle succitate
deliberazioni del C.C. n.mecc. 1985 04607/10 e 199410962/10 occorre
rivedere i criteri di determinazione dei canoni in regime di
convenzione e rivalutare la durata delle concessioni in relazione agli
investimenti stanziati dagli affidatari per le migliorie da apportare
agli impianti rimessi.
Il regolamento in
oggetto è stato esaminato in sede di V commissione l’11 maggio
2004.
Dall’analisi sono
emerse alcune considerazioni:
E’ del tutto assente
qualsiasi riferimento legislativo e normativo a favore dell’handicap
quale ad esempio la Legge 104/92 già recepita dalla Giunta
Comunale con delibera del 27 febbraio 2001 n° mecc. 2001 01825/19;
né tantomeno, viene fatto alcun riferimento alle rilevanze
sociali comprendenti i soggetti disabili riconosciuti da Organizzazioni
e Federazioni Nazionali ed Internazionali. Valga, a titolo
esemplificativo, rammentare le Paralimpiadi, l’anno dedicato
all’handicap 2003, i numerosi avvenimenti-manifestazioni organizzati e
patrocinati dagli Enti Locali Territoriali (Comuni, Province, Regioni).
Si ritiene pertanto
opportuno riservare quote obbligatorie da annettere alla delibera in
oggetto a cura della giunta proponente, nella misura minima del 2% per
ogni rispettiva disciplina sportiva, avendo come parametro di calcolo
la disponibilità oraria complessiva settimanale per ogni singolo
impianto sportivo. Altrettanta percentuale del 2%, da riservare al
disagio giovanile e sociale in genere. Va inoltre determinata la
percentuale di gratuità a favore delle attività
curriculari delle scuole in base alle consistenze demografiche
diversificate sul territorio circoscrizionale, comunque in misura non
inferiore al 5%, sulla base dello stesso criterio di cui sopra.
ART. 2 PROCEDURA DI
AFFIDAMENTO, IN CONVENZIONE, DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI: il
trasferimento degli immobili dal Settore Patrimonio alle Circoscrizioni
dovrà comportare anche il relativo Finanziamento e Trasferimento
di tutti i supporti accessori utili al funzionamento, nonché il
relativo personale, qualora necessario, alla Circoscrizione che ne
acquisisce la titolarità.
ART. 3 COMMISSIONE PER
GLI IMPIANTI SPORTIVI CIRCOSCRIZIONALI : l’ultimo capoverso prevede che
"con determina dirigenziale si procederà alla concessione
dell’impianto e all’approvazione del disciplinare di convenzione".
Sarebbe opportuno
specificare le varie fasi della procedura di assegnazione al fine di
evitare l’insorgere di problemi e mancanza di uniformità di
comportamento delle Circoscrizioni.
- approvazione
dello schema di bando da parte del Consiglio Circoscrizionale;
- determinazione
dirigenziale di indizione di gara a procedura negoziata preceduta da
pubblicazione di bando ai sensi dell’art. 7,p. 1 ,D.Lvo 157/95
- esperimento
della gara
- invio
della deliberazione di proposta del Consiglio Circoscrizionale alla
Direzione Sport per l’approvazione della concessione da parte del
Consiglio Comunale.
ART. 9 BOCCIOFILE
LIBERA REGOLARIZZAZIONE: Occorre chiarire a quali condizioni
verrà gestito il prefabbricato. Si propone, di esentare dagli
oneri di gestione le spese per le utenze idriche, elettriche e di
riscaldamento per almeno i primi due anni, considerando tale periodo
come "avviamento all’attività associativa". Corre qui l’obbligo
di precisare che gli oneri di gestione, la costituzione in gruppo
associativo è fortemente condizionata dal numero degli effettivi
fruitori. Occorre pertanto prevedere la possibilità di derogare
dai requisiti richiesti attualmente per l’ottenimento dei
prefabbricati, in attesa che vi sia un numero stabile e sufficiente di
soci in grado di sostenere gli impegni economici e di gestione in senso
lato, del prefabbricato destinato alle bocciofile libere.
ART. 10 LAVORI DI
ADEGUAMENTO E MIGLIORIA, NUOVE OPERE: l’articolo va considerato con
diverse chiavi di lettura: distinguendo le attività dei servizi
in convenzione dotati disufficienti fonti di autosostentamento
finanziario, ricavato da contributi, sovvenzioni, quote associative,
introiti tariffari riscossi per servizi a domanda individuale,
attività commerciali (es. impianti polivalenti, impianti
natatori, circoli di categorie aziendali, circoli rinomati e di
prestigio storico-culturale, da quelle realtà associative
spontanee senza risorse finanziarie se non gli esigui introiti
derivanti da tesseramenti con quote popolari.
Il secondo comma cita
genericamente "…i competenti Uffici del Comune di Torino". E’ opportuno
specificare la Divisione e/o i settori competenti al controllo dei
progetti ed indicare i termini temporali entro cui devono pervenire
alla Circoscrizione i nulla osta e/o i pareri richiesti.
ART. 13 UTENZE E TASSA
RACCOLTA RIFIUTI: le percentuali applicate alle bocciofile appaiono
palesemente penalizzanti e discriminatorie rispetto a tutte le altre
attività-servizi, per tale ragione si ritiene più idoneo
indicare la seguente percentuale: le utenze idriche nella misura
dell’80% dei costi a carico della Città e 20% a carico del
concessionario. Per le bocciofile invece, dotate di servizio
bar-ristoro 80% a carico del concessionario e 20% a carico della
Città. Mentre si propone la gratuità di tutte le utenze
per le bocciofile libere a cui verrà assegnato il prefabbricato
modulo abitativo, per i primi due anni considerati di avviamento.
Inoltre, si ritiene
che debba essere indicato il soggetto intestatario dei contratti
relativi alle utenze, nei casi in cui esiste una ripartizione delle
spese tra Città e concessionario.
ART. 16 PUBBLICITA’ E
SEGNALETICA: si evidenzia la necessità di specificare
nell’ambito di tale articolo che il concessionario è tenuto ad
affiggere in apposita bacheca, all’interno della propria sede sociale,
copia degli statuti societari; regolamenti di polizia urbana e di
ordine pubblico, al fine di informare i frequentatori e di prevenire
attività e comportamenti illeciti da parte dei propri tesserati
e dei frequentatori in genere.
ART. 21 CONTROLLI PER
GLI IMPIANTI CIRCOSCRIZIONALI E CENTRALI: Non è definito a chi
spetta il controllo tecnico e a chi spetta il controllo di gestione
degli impianti.
Tutto ciò
premesso
LA GIUNTA
CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento
del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 1996
04113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del
parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i
termini e le modalità.
PROPONE AL CONSIGLIO
DI CIRCOSCRIZIONE
di esprimere parere
favorevole in merito al "Regolamento per la gestione sociale
in regime di convenzione degli impianti sportivi comunali", a
condizione che vengano recepite le indicazioni espresse in narrativa
OMISSIS DELLA
DISCUSSIONE
Dichiara di
non partecipare al voto il Consigliere Francesco Cacciapuoti per cui i
Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 18,
VOTAZIONE
PALESE
PRESENTI:
18
VOTANTI:
17
VOTI
FAVOREVOLI:17
VOTI
CONTRARI//
ASTENUTI:
1 (Demarie)
Pertanto
il Consiglio
DELIBERA
di
esprimere parere favorevole in merito al "Regolamento per
la gestione sociale in regime di convenzione degli impianti sportivi
comunali", a condizione che vengano recepite le indicazioni
espresse in narrativa.
(su archivio centrale
http://www.comune.torino.it/delibere/2004/2004_0404710.html)