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Chi era Robert Baden-Powell

Sir Robert Baden-Powell (1857–1941), a cui il percorso ciclo-pedonale presso l'ex-sanatorio Birago di Vische è dedicato, è stato un militare e scrittore inglese, noto soprattutto per essere stato il fondatore nel 1907 dei movimenti giovanili mondiali dello scoutismo e del guidismo, con lo scopo dichiarato di educare i giovani e aiutarli nel loro sviluppo fisico, mentale e spirituale; grazie a tutto ciò ottenne i titoli di Baronetto e di Lord. Tutti gli scout del mondo lo chiamano semplicemente B.-P., così come soleva abbreviare la sua firma.

PAGINA D'ARCHIVIO (2009)
Pista
ciclopedonale
area Birago
di Vische

intitolata a Sir Robert BADEN POWELL

corso Svizzera 178 - lato distributore
Inaugurata sabato 26 settembre 2009

vai alla pagina del Verde Pubblico
sul percorso ciclopedonale -- >


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Alcuni dati significativi

L'opera fa parte dei lavori di risanamento ambientale delle sponde della Dora Riparia, Lotto 1, tratto C.so Svizzera/C.so Umbria. L’intervento rientra nel progetto Torino Città d’Acque, nella prospettiva di completare il sistema dei Parchi Lineari lungo i fiumi.

Attorno al percorso, che è lungo 1100 m, sono stati recuperati due ettari di verde pubblico e sono stati messi a dimora 341 nuovi alberi e 1800 arbusti.

Sono presenti due aree attrezzate per la sosta. Il percorso è illuminato con 42 punti luce. L'ammontare complessivo della spesa è stato di circa 340mila €, iva esclusa.

L’area è racchiusa in un’ansa della Dora idonea alla nidificazione di piccoli uccelli e di anatidi sul greto del fiume; non ha praticamente subito modifiche dagli inizi del novecento, quando furono inaugurati l’Ospedale Amedeo di Savoia (1900, ora sede dell'ASL TO2) e il Sanatorio Birago di Vische (1910), in una zona a parco, allora circondata dalla campagna, successivamente fronteggiata dalla zona industriale occupata dagli stabilimenti Michelin e Ferriere Piemontesi, oggi de-industrializzata.

Una volta risolti i problemi di attraversamento dei grandi corsi urbani (Svizzera, Potenza e Regina Margherita), tramite il percorso ciclo-pedonale Robert Baden-Powell il parco Carrara/Pellerina potrà essere collegato ai parchi della Spina fino a corso Principe Oddone.

Galleria fotografica- clicca per ingrandire
neve Parco Tesoriera
Pista ciclopedonale
neve Parco Tesoriera
Pista ciclopedonale
neve Parco Tesoriera
Pista ciclopedonale
neve Parco Tesoriera
Pista ciclopedonale e Dora
neve Parco Tesoriera
Pista ciclopedonale e Dora

Area verde Birago di Vische

percorsi ciclo pedonale Birago di Vische - mappa su foto
Documentazione
Progetto Esecutivo di riqualificazione ambientale della sponda sinistra
Dora Riparia, tratto Svizzera- Umbria



Relazione tecnica generale

Il progetto Torino Città d’Acque persegue l’intento di realizzare da un lato la riqualificazione dei Parchi Fluviali esistenti e dall’altro il completamento del sistema dei Parchi Lineari lungo i fiumi, attraverso la realizzazione di nuove aree a verde nei tratti in cui l’accesso al fiume e la percorribilità ciclo-pedonale delle sponde è tuttora preclusa.

I progetti d’intervento di Torino Città d’Acque, si sviluppano lungo le fasce fluviali dei quattro fiumi cittadini; Po, Sangone, Dora Riparia e Stura di Lanzo.


L’attuale P.R.G.C. prevede che anche lungo la Dora si sviluppi una fascia di Parco a tutela dell’attuale tracciato del fiume. Oggi la più significativa particolarità urbanistica dell’area è fornita dalla conservazione del tracciato ad anse in questo tratto del fiume. Nella seconda metà dell’ottocento infatti, racchiuso in un’ansa del fiume e affacciato sulla cinta daziaria, ora corso Svizzera, sorsero l’ospedale per le malattie infettive Amedeo di Savoia e, nella parte estrema dell’ansa, il Sanatorio Birago di Vische affacciato sul bosco e sul fiume.


1- SCELTE PROGETTUALI

I criteri utilizzati per le scelte progettuali sono stati sei:

  • la bonifica dei siti da tutte le realtà incompatibili con gli obiettivi del progetto , siano esse di natura spontanea (infestanti , alberi morti , ecc.) o antropica ( manufatti fatiscenti , instabili o abusivi , attività commerciali in contrasto con la destinazione delle aree prevista dagli strumenti urbanistici , ecc.);
  • la messa in sicurezza dei luoghi attraverso la rimozione delle strutture fatiscenti, il recupero dell’instabilità di una porzione di sponda ubicata in corrispondenza del punto più stretto tra muro del Birago e la riva, la posa di tratti di recinzione rustica in legno in corrispondenza dei punti più ripidi e stretti della sponda fluviale;
  • la predisposizione di una separazione tra l’area destinata a parco e tutte le altre realtà esistenti attraverso la messa a dimora di una siepe mista con funzione di confine permanente;
  • l’inserimento lungo tutta la sponda di un percorso ciclo-pedonale , dimensionato in funzione delle esigenze sia dei fruitori sia degli addetti alla manutenzione o alla sorveglianza, ed integrato con punti sosta, corpi illuminanti (opportunamente distanziati tra loro) e percorso ginnico;
  • la riqualificazione botanica ottenuta attraverso l’abbattimento dei soggetti arborei instabili;
  • la ricostruzione del patrimonio arboreo ed arbustivo.

2 - FUNZIONALITÀ ED ECONOMIA DI GESTIONE


La funzionalità e l’economia di gestione del progetto sono determinate dalle scelte svolte sulla base delle seguenti considerazioni:

  • sono stati scelti materiali idonei sia all’ambito fluviale che a quello naturaliforme caratterizzanti l’area;
  • in caso di danneggiamento, tali materiali risultano ripristinabili in modo facile ed economicamente contenuto;
  • l’allestimento dei percorsi, la messa a dimora delle specie arboree ed arbustive , la realizzazione delle recinzioni, eccetera, sono state previste in funzione di una razionalizzazione degli interventi manutentivi.

3 - IL PAESAGGIO E L’AMBIENTE

Il Paesaggio e l’Ambiente racchiudono valenze contrastanti; infatti da un lato risulta negativa la presenza, pressoché a ridosso del previsto camminamento ciclo-pedonale, dei manufatti relativi alle attività in atto (bassi fabbricati adibiti a deposito, muri di recinzione, strutture per l’autolavaggio e la distribuzione dei carburanti), dall’altro risultano inaspettatamente numerosi i tratti e gli scorci panoramici.

Ciò è da attribuirsi da un lato alla caratteristica doppia ansa che la Dora disegna in questo tratto di alveo, ai diversi salti d’acqua ed alle opere storiche di presa degli ex canali industriali che caratterizzano la Dora in questo suo tratto di percorso cittadino; dall’altro alla considerevole presenza di verde legata al limitrofo bosco del Birago, all’ampio spazio verde della Polisportiva ex Michelin, alle ampie sponde vegetate nonché al contributo estetico prodotto dai giardini condominiali e privati che si affacciano sull’area destinata a Parco.

4 - STUDIO AVI-FAUNISTICO

Considerata la valenza naturalistica dell’area in disamina, è stato richiesto all’Istituto Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA) di Torino (affidatario dell’incarico di redazione del “Piano faunistico dei Fiumi torinesi”) di monitorare i luoghi e proporre scelte progettuali mirate alla tutela dell’avifauna.
L’area , per le sue caratteristiche, risulta solo lievemente disturbata dalla presenza antropica ed la totale assenza di traffico veicolare la rendono ottimale come sito di nidificazione di piccoli uccelli e anatidi sul greto del torrente.

5- Collegamenti

Importante ribadire come questo tratto di sponda recuperata alla pubblica fruizione rappresenti un collegamento strategico tra il vecchio quartiere di corso Svizzera ( strada delle ghiacciaie – Paracchi – corso Potenza ) e il nuovo insediamento di edilizia abitativa e terziario della Spina 3 in corso di completamento. Risolti alcuni nodi di natura viabile e di attraversamento delle via a forte intensità di traffico si potrà collegare il parco della Pellerina con i grandi parchi della Spina sino a corso Principe Oddone.


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inserimento 10.6.2009 - a cura di Redazione web Circoscrizione 4 - Ufficio Comunicazione&Immagine
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