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Il Giardino di via Mosso,
planimetria
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Il
nuovo Giardino
di via Mosso
Torino, via Mosso
angolo via Sostegno
Inaugurazione:
- Mercoledì 22 giugno 2005 ore 17
Programma
Interventi di:
- Dario ORTOLANO
assessore Ambiente ed Energia
del Comune di Torino
- Guido ALUNNO
Presidente della Circoscrizione
IV
- architetto Carla
SUPPO
funzionario del Settore Urbanizzazioni
del Comune di Torino
- Animazione a cura
dell'Associazione Paranza del
Geco
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Il nuovo Giardino
di via Mosso
L’area
dove sorge ora il giardino era storicamente
occupata dalla cascina Cossilla, una costruzione
a destinazione agricola presente fin dal
1500; il nome deriva dal feudatario proprietario,
il conte Nomis di Cossilla, investito del
feudo dal 1694.
A seguito di una trasformazione urbanistica,
la cascina è stata demolita ed è
stato costruito un edificio che prospetta
su via P. Cossa, mentre sull’area
restante è stato realizzato un giardino
pubblico a servizio degli abitanti del quartiere.
Per meglio evidenziare la preesistenza storica,
si è scelto di realizzare uno speciale
“pergolato” che richiamasse
la struttura della cascina, con pilastri
in mattoni e capriate in legno, attorno
a cui stanno crescendo le bignonie, dei
rampicanti a fioritura continua. Anche le
sedute sono state posizionate in modo tale
da segnare il perimetro degli antichi fabbricati
(vedi planimetria).
La maggior parte della superficie del giardino
è stata lasciata a prato, segnando
con una pavimentazione solo i percorsi di
attraversamento; grande cura è stata
adoperata nello studio del verde, utilizzando
varie essenze: i pioppi cipressini a formare
una quinta attorno al nuovo edificio, i
ciliegi da fiore a fianco della struttura
a pergolato, i faggi e gli aceri nella parte
di giardino leggermente rialzata.
I giochi inseriti si distaccano dai giochi
tradizionali: “parla nel tubo”
e “voci focalizzate” sono giochi
sensoriali che sfruttano le potenzialità
della trasmissione del suono, mentre la
rete spaziale è una sorta di “ragnatela”
su cui i bambini si possono arrampicare.
Completano il giardino, oltre alle tradizionali
panchine, tre portabiciclette ed una fontana
“toret”.
(a
cura dell'Architetto Daniela RE,
Settore Urbanizzazioni, Divisione Infrastrutture
e mobilità Comune di Torino)
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