28 e 29 maggio 2016
2016Binaria - Centro Commensale del Gruppo Abele
Via Sestriere 34 Torino
Guerre, morti, naufragi, omicidi, sbarchi, muri, terrorismo sono le narrazioni che più frequentemente invadono la nostra vita. La terza edizione delle Terre attraverso il Mare vuole proporre nuove narrazioni, vuole mettere al centro i volti, le storie, le speranze, le sofferenze, ma anche, le capacità e le ricchezze di cui sono portatrici le persone che arrivano nel nostro Paese.
L'evento di quest'anno, con la regia di Claudio Montagna e la partecipazione di associazioni, artisti, esperti e volontari italiani e stranieri, esplorerà il significato del termine accoglienza, come bisogno, ma anche come pratica per ricostruire relazioni in cui a ciascunovengano riconosciuti diritti, competenze, dignità.
L'iniziativa, nata nell'ambito del Progetto NOMiS, promosso dalla Compagnia di San Paolo, realizzata dal Gruppo Abele, con la collaborazione del Museo del Cinema e il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 3, Comune di Torre Canavese, attraverso l'esposizione di opere figurative, canti, racconti, letture, approfondimenti, danze, rituali, video, film sarà dedicata alla testimonianza e alla proposta di un atteggiamento di reciproca accoglienza. In particolare, presenterà modalità, temi e problemi riguardanti l'accoglienza nei confronti di chi emigra dal proprio Paese. Si parlerà di prima e seconda accoglienza, e di
inclusione sociale, perché la migrazione non è solo un problema, ma è una straordinaria risorsa per lavorare insieme per una società più accogliente e inclusiva per tutti. Ma anche dell'accoglienza nei confronti di chi accoglie, che non deve essere lasciato solo.
Proporremo quattro momenti:
1. 28 maggio alle ore 21
l'Italia che accoglie. Conferenza - spettacolo sulle buone pratiche diaccoglienza. Inaugurazione della Mostra "L'accoglienza dipinta dai Pittori per la Pace" del
Comune di Torre Canavese.
2. 29 maggio dalle ore 15 alle ore 20.00
Cina, Italia, Marocco, Perù, Romania. Performance,riti, testimonianze, approfondimenti su necessità e difficoltà di accogliere.
3. 29 maggio dalle ore 18.30 alle ore 20.00
Le Parole che non ho. Gli adolescenti ci raccontanol'accoglienza con 5 video.
4. 29 maggio alle ore 21.00
Come un uomo sulla terra e Mare Chiuso. Andrea Segre presenta il suo cinema.
Gli eventi si svolgeranno in uno dei luoghi simbolo dell'Accoglienza nella nostra città: la sede del Gruppo Abele, con l'entrata dai nuovi spazi di Binaria, Via Sestriere 34 - Torino
Ingresso gratuito
Per informazioni laterraattraversoilmare@gmail.com 011 3841083
* 28 maggio alle ore 21
L'Italia che accoglie. Conferenza - spettacolo sulle buone pratichedi accoglienza.
Nella serata verrà presentata la mostra "L'accoglienza dipinta dai Pittori per la Pace" del Comune di Torre Canavese in una serata di canzoni, danza e teatro, interviste e testimonianze di amministratori e cittadini che hanno aperto le porte dei loro paesi a stranieri e profughi sapendo che il bene di chi è accolto è un bene per chi accoglie (Torino, Torre Canavese, la Chiesa valdese, l'ufficio Pastorale Migranti, il progetto Anabasi, ed il Progetto #OPENEUROPE Oxfam).
* 29 maggio dalle ore 15.00 alle ore 20.00
Cina, Italia, Marocco, Perù, Romania.Performance, riti, testimonianze, approfondimenti su necessità e difficoltà di accogliere. Un percorso all'interno della Fabbrica delle E coinvolgerà il pubblico in rituali di ospitalità, mostrando il presente, le culture, le storie di migranti con narrazioni, rappresentazioni, allestimenti, cerimonie a cura del Gruppo folkloristico rumeno Sezatoarea di Torino con Rodica Manciu, delle associazioni Fratelanza Italia Marocco, Abidat Rma Torino, Wanka, Zhi
Song, del corpo di ballo Perù Arte e Cultura, e del laboratorio artistico dei Semilleros. Per approfondire temi che spesso vengono banalizzati e stereotipati nei media, interverranno gli esperti Amir Younes, Benko Gijata, Franco Prina, Nerina Dirindin, Roberto Bertolino, Leopoldo Grosso. Ci saranno le testimonianze "Perché ho attraversato il mare" da Camerun, Guinea, Mali, Pakistan, Somalia, un contributo di Amnesty International e Oxfam, e le storie di altre accoglienze di frontiera: nel mondo della transessualità e nel carcere. Inoltre, le incursioni artistiche del Teatro del Noi, del Gruppo Orme, di Jasmin e Fracisco Javier, del collettivo Frantampé che curerà per il pomeriggio del 29 l'area "Accoglierci nella musica" e la partecipazione del MASCI.
* 29 maggio dalle ore 18.30 alle ore 20.00
Le Parole che non ho. Gli adolescenti ci raccontano l'accoglienza con 5 video. Presentazione dei video realizzati, con la regia di Franco Carapelle di Teatro e Società, con ragazze e ragazzi di I.I.S. BODONI PARAVIA, I.I.S BOSSO MONTI, CPIA1 e delle EDUCATIVE DI STRADA DEL PROGETTO NOMIS gestite
dall'Associazione Gruppo Abele e dalla Cooperativa Esserci. I video verranno commentati dall'Assessore regionale all'immigrazione, pari opportunità e diritti, dal regista Andrea Segre e dalle improvvisazioni beatbox di Matteo Zulian.
* 29 maggio alle ore 21.00
Come un uomo sulla terra e Mare Chiuso di Andrea Segre, che introduce e commenta i suoi due mediometraggi. Serata a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino - Bibliomediateca "Mario Gromo". Andrea Segre da oltre dieci anni realizza film di stampo sociale dando voce a chi non ne ha, raccontando di migrazioni. E'
giovane, è italiano e vede da questo Paese il mondo che lo circonda, che interpella la sua terra, che la attraversa e che in quella terra si ferma. Da qui restituisce quel mondo con grande rispetto e nel farlo racconta l'Italia. I film selezionati trattano la strategia politica, che ha goduto di un grande consenso nell'opinione pubblica italiana, del controllo dei flussi migratori dall'Africa, ricorda gli accordi firmati tra Libia e Italia, le conseguenze umane di certe politiche negli anni. Due documentari e due momenti storici: Come un uomo sulla terra del 2008 e Mare chiuso del 2012, per verificare se nel frattempo qualcosa in termini di
"accoglienza" è legalmente cambiato, grazie a immagini di repertorio che intervallano le "s"torie con la "S"toria, enfatizzandone le trame e riportando ordine tra le coscienze