Il Salone Off 2014 mette insieme in un progetto di rete il Salone Internazionale del Libro, le 10 Circoscrizioni di Torino, il sistema delle Biblioteche civiche, la Scuola Holden, gli istituti scolastici superiori e le librerie torinesi.
Mercoledì 19 marzo ore 18 Biblioteca civica Primo Levi di Barriera di Milano (Via Leoncavallo 17).
INGRESSO LIBERO
La storia della giovane somala Samia, che prese parte alle Olimpiadi di Pechino e che sognava di correre a quelle di Londra, morta in mare nel tentativo di arrivare in Italia.
Giuseppe Catozzella ne ha ripercorso la vita e la tragica sorte nel suo Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014), tra i «papabili» al Premio Strega 2014.
Nato a Milano nel 1976, scrittore e giornalista, è autore di poesie, romanzi-inchiesta, racconti e reportage. È stato a lungo consulente editoriale per Mondadori e attualmente lavora per la casa editrice Feltrinelli. Scrive su L'Espresso, Sette, Il Corriere Nazionale, Max, Lo Straniero, milanomafia.com. Ha collaborato con la trasmissione televisiva Le Iene. Del suo romanzo-inchiesta Alveare (Rizzoli, 2011; Feltrinelli, 2014) la casa di produzione Wildside ha acquistato i diritti cinematografici e sono stati tratti tre differenti spettacoli teatrali. Tra gli altri libri ricordiamo Espianti (Transeuropa, 2008) e La scimmia scrive (Cepollaro Edizioni, 2007). Catozzella cura un proprio blog sul sito del Fatto Quotidiano. Con Feltrinelli ha pubblicato Fuego (Zoom, 2012) e il Non dirmi che hai paura (2014).
Samia è una ragazzina di Mogadiscio con la passione per la corsa. Mentre la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, Samia guarda lontano e sogna un destino di riscatto per il suo paese e per le donne somale. Gli allenamenti nello stadio deserto, per nascondersi dagli integralisti e le prime affermazioni la portano, a soli 17 anni, alle Olimpiadi di Pechino, dove diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L'appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Samia è costretta a correre con il burqa. Una notte parte, a piedi, intraprendendo il viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia. Dove non arriverà mai.