MOVING TFF - 17 OTTOBRE / 26 NOVEMBRE 2012
Un'iniziativa UCCA e ARCI TORINO
in collaborazione con: Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival
e il Patrocinio delle Circoscrizioni 1, 3 e 7, Città di Torino.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l'ideazione e l'organizzazione, in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival. A partire dal mese di ottobre e fino alla fine di novembre verrà offerto al pubblico torinese un ampio panorama di iniziative: anteprime di film, proiezioni di classici presentati da esperti, serate di intrattenimento, incontri e dibattiti, tutti legati dal filo rosso rappresentato dalla storia della manifestazione cinematografica. La filosofia del progetto sposa due prospettive: da un lato la volontà di costruire spazi aperti al dibattito, amplificando la portata civile e culturale del Torino Film Festival, raggiungendo anche realtà periferiche della città e liberando il potere delle immagini cinematografiche su tutto il territorio metropolitano. Dall'altro il desiderio di animare e sensibilizzare la città in un percorso di avvicinamento al Festival, attraverso incontri culturali e ricreativi. Per questa ragione le iniziative non riguarderanno solo il centro, ma tutti i quartieri di Torino, coinvolgendo la bibliomediateca del Museo Nazionale del Cinema, il piccolo cinema, gli spazi delle Circoscrizioni (Ecomuseo della Circoscrizione 3 e la Biblioteca "Calvino" della Circoscrizione 7) e ovviamente numerosi circoli e associazioni della rete ARCI-UCCA (fra gli altri Cafè Liber, Oltre Po, Caffè Basaglia, Comitato Arci Torino di via Verdi 34).
I media sono oggi una parte essenziale della vita quotidiana dei minori.
Non vi è affermazione più ovvia e insieme più carica di implicazioni perché richiama il ruolo decisivo dei media come strumento di socializzazione e di formazione dell'identità e dell'universo valoriale/culturale.
La pervasività e persistenza di questo ruolo da un lato interpella con forza l'educazione spingendola a una ridefinizione in senso mediaeducativo dei suoi saperi, delle sue modalità di approccio, dei suoi tradizionali ambiti di intervento (scuola, famiglia, società civile); dall'altro richiede una ridefinizione del processo di socializzazione in senso mediacomunicativo quale condizione essenziale per decifrare i processi di costruzione dell'identità e le pratiche di vita quotidiana delle giovani generazioni contemporanee.
L'adozione di questa duplice prospettiva (mediaeducativa da un lato e mediacomunicativa dall'altro) fa sì che il rapporto tra media e minori non venga più considerato come un «problema» da trattare con le misure di emergenza e gli allarmismi cui ci ha abituato certo dibattito pubblico, un dibattito che solitamente «incornicia» i minori come esseri «devianti» (o come vittime di esseri devianti) suscitando l'ennesima mobilitazione di politici, assistenti sociali, psicologi, sociologi, pseudo-esperti da talk show pomeridiano, tutti allarmati dall'ennesimo caso di cyber- bullismo, pedopornografia online, dipendenza da videogame, ecc. e quindi accomunati dall'ennesima richiesta di «un giro di vite» sull'accesso dei minori ai media, di nuove censure e forme di tutela.
In controcorrente rispetto a questa patologizzazione del rapporto tra media e minori, in questo contributo si vuole sostenere che occorre invece sviluppare una conoscenza più approfondita (empiricamente fondata) e multidimensionale della complessità di questo rapporto; e soprattutto che occorre provvedere affinché questi vengano messi in condizione di governare autonomamente e con senso critico tale rapporto. Ciò può avvenire attraverso la Media Education (ME) e cioè attraverso degli interventi educativi aventi come obiettivo ultimo la costruzione di una cittadinanza attiva, capace di convivere in maniera riflessiva e responsabile con il mutamento sociale contemporaneo, segnato dalla presenza capillare dei media, intesi come sistema industriale, come apparato tecnologico, come forma culturale.
(da Gianna Cappello, "Media, minori educazione. Il contributo della Media Education", in Media Education . Esperienze di promozione della cultura cinematografica nella scuola italiana, Ucca, 2011)
Per il programma dettagliato del MOVING TFF: http://www.ucca.it/content/moving-tff-torino-anteprime-di-film-proiezioni-di-classici-incontri-e-dibattiti