VENERDI 13 MAGGIO 2011 ORE 21.00
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16
UN TESTO COME PERSONA. UNA PERSONA COME TESTO
Performance teatrale di Konstantin Bogomolov
con Ksenia Rappoport e Mattia Sbragia
Ingresso libero
CHI SONO
Konstantin Bogomolov è nato a Mosca nel 1975.
Laureato presso il Dipartimento di Filologia Lomonosov State University nel 1997 e presso l'Accademia Russa delle Arti Teatrali (GITIS) nel 2003.
Nel 2007 il suo studio 'Molto rumore per nulla' ha vinto il premio Gabbiano d'Arte di Mosca Teatro nella categoria "Fai un passo" per un adattamento straordinario dei classici.
Oggi Bogomolov è il regista più conosciuto e rispettato dell' avant-garde in Russia.
Per Torino Konstantin Bogomolov metterà in scena una performance di 60' dal titolo "Un testo come persona. Una persona come un testo ".
Questa performance è composta da una serie di "attrazioni", schizzi dove il testo pronunciato esprime l'individualità di una persona che ha scelto di leggere. La sua "faccia" caratterizza l'umore di una persona, la sua età, la fede e la percezione e diventa il modo in cui una persona si presenta al mondo e interagisce con esso.
Il testo pronunciato interagisce strettamente con l'azione eseguita dall'artista, la sua età, il sesso e il look, formando una sorta di materialità con tutti loro.
Ksenia Rappoport
Nel 1991 inizia a lavorare per il grande schermo partecipando al film Izydi! di Dmitri Astrakhan. Nel 1997 la troviamo nel ruolo di Maria in Anna Karenina diretto da Bernard Rose con attori del calibro di Alfred Molina e Sophie Marceau.
Il primo ruolo cinematografico di spessore arriva nel 1998 con il film Tsvety kalenduly di Sergei Snezhkin. Lavora per la tv russa con la serie poliziesca Banditskiy Peterburg, il film Krakh Antibiotika, e nel 2004 in Sissi, l'imperatrice ribelle di Jean-Daniel Verhaeghe, col quale si documentano gli ultimi tre giorni di vita della principessa d'Austria. Prima del suo arrivo in Italia è impegnata in due miniserie televisive nel 2005: Ved kongens bord ed Esenin.
Data la sua crescente popolarità in Russia e il talento riconosciutole, nel 2006 Giuseppe Tornatore la vuole nel ruolo di protagonista nel film La sconosciuta, che le è valso il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Il 2008 è l'anno di L'uomo che ama di Maria Sole Tognazzi, dove è protagonista accanto a Pierfrancesco Favino e Monica Bellucci. Nello stesso anno partecipa al film Yuri's Day diretto da Kirill Serebrennikov. Sempre nello stesso anno è madrina della 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Nel 2009 appare in Italians di Giovanni Veronesi insieme a Carlo Verdone nel ruolo di un'interprete. Partecipa in seguito al film La doppia ora di Giuseppe Capotondi per il quale riceve la candidatura come Miglior Attrice Protagonista ai Premi Ioma 2010; il film viene presentato in concorso al Festival di Venezia 2009, al termine del quale all'attrice viene assegnata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Diplomata nel 2000 all'Accademia Teatrale di Stato di San Pietroburgo (classe di V.M. Fil'štinskij), entra a far parte del gruppo Maly Drama Theatre, con sede al Teatro Maly e per il quale interpreta classici di Flaubert, Checov, Sofocle e Goldoni.
In teatro ha ricoperto il ruolo di Nina Zarečnaja in Il gabbiano, la ragazza in Claustrophobia, Elena Andreevna in Zio Vania (di Čechov), Sofia in A Play Without a Title di Lev Dodin.
Mattia Sbragia
Figlio di Giancarlo ed Esmeralda Ruspoli, inizia a lavorare in teatro con suo padre nella prima metà degli anni settanta. Successivamente, sempre a teatro, è diretto da Giorgio Strehler e da Sergio Rubini. Debutta come attore cinematografico nel 1974, nel film Nipoti miei diletti di Franco Rossetti, a fianco di Adriana Asti. Successivamente interpreta, fra gli altri, Ritratto della borghesia in nero (1977), di Tonino Cervi, Il caso Moro (1986) di Giuseppe Ferrara, Ragazzi e ragazze (1989) di Pupi Avati, e L'Avaro (1990), per la regia di Tonino Cervi, con Alberto Sordi e Laura Antonelli nella parte di Don Oronte.
A partire dagli anni ottanta inizia a lavorare in film per la televisione e sceneggiati come Vita di Antonio Gramsci (1981), Delitto e castigo (1983), Nata d'amore (1984). Negli anni novanta partecipa alle serie televisive Il maresciallo Rocca (a partire dal 1996, nel ruolo del sostituto procuratore Mannino) e Un prete tra noi, e alle miniserie TV Il conte di Montecristo (1998), e Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia (2007).
Negli anni duemila si è imposto anche a livello internazionale per aver partecipato a importanti produzioni americane destinate al grande schermo, come The Golden Bowl (2000), La passione di Cristo del 2004 di Mel Gibson, dove ha interpretato il grande sacerdote Caifa, e Ocean's Twelve (2004) di Steven Soderbergh, nel ruolo del commissario Giordano.
È attivo anche nel doppiaggio avendo dato voce a Matthew Modine nel film Full Metal Jacket di Kubrick e al premio Oscar Geoffrey Rush in Shine e Shakespeare in love.