Il Q12 nasce nel marzo 1977 dai Comitati Spontanei di Quartiere e da allora fino al marzo 2012 ha rappresentato un importante realtà del territorio.

Nel primo semestre 2013 l' Associazione "Amici del Q12" ha consegnato ai referenti dell' Ecomuseo della Circoscrizione 2 tutte le  copie del periodico per permettere la valorizzazione di tale pubblicazione locale, divenuta negli anni il punto di riferimento della cittadinanza poiché ha informato i lettori sulle problematiche della zona, su eventi e servizi, ponendo particolare attenzione  alle iniziative istituzionali e socio- culturali promosse dalla Circoscrizione 2.

Il "Fondo Q12" è di particolare interesse ecomuseale e il progetto presentato e successivamente  realizzato dall'associazione FormEduca, in collaborazione con l'ass. A.ME.VA,  ha consentito di salvaguardare il profondo valore culturale di quest'archivio mettendo in luce la sua  specificità di "radice e deposito comune".

Il progetto ha previsto l'identificazione, la classificazione e l'indicizzazione dei contenuti presenti nelle pubblicazioni del fondo, affinché possano essere facilmente accessibili per svariati utilizzi (ricerche, mostre, incontri ed eventi su temi specifici).
I volontari dell'ass. A.ME.VA hanno predisposto la mostra "Riconoscersi oggi nell'attualità di ieri" animata da un incontro con i co-fondatori e vignettisti del giornale selezionando alcune delle vignette che hanno accompagnato negli anni gli articoli.

Si ringraziano tutti i redattori - volontari e i vignettisti del giornale che attraverso la messa a disposizione del materiale hanno permesso di valorizzare un pezzo di storia del nostro territorio.

Q12, la cui vera denominazione della testata era "Quartiere 12" (nome che deriva dalla suddivisione comunale la quale indicava appunto con il n° 12 il quartiere Mirafiori Nord), è nato nel 1977 ed ha cessato le pubblicazioni nel 2012.

Cogliamo questa bella occasione dell'inaugurazione della mostra delle vignette per raccontarvi un po' la sua storia.

A Mirafiori Nord, che era un Quartiere nuovo, mancavano le scuole, mancavano i centri commerciali, i mercati, i servizi socio sanitari, i trasporti urbani. C'erano i ghetti urbanistici. Di tutto questo ci siamo occupati. Ascoltavamo tutti coloro che ci contattavano. Andavamo nelle scuole, nei mercati, nelle case popolari, all'Asl, ai servizi psichiatrici e delle tossicodipendenze. 

Il giornale era costruito artigianalmente in una Redazione che non aveva neppure un telefono.
All'inizio Elvio, un amico che lavorava alla Stampa come grafico, costruì il giornale con il sistema della fotocomposizione.
Quando egli lasciò, avremmo potuto far comporre il giornale direttamente dalla tipografia, ma il giornale avrebbe rispecchiato il gusto del tipografo e non il nostro.  Ci inventammo quindi un nuovo mestiere: il grafico. C'era chi disegnava le pagine, chi si inventava i titoli, chi incollava gli articoli e le vignette. Il giornale veniva quindi stampato  "come l'avevamo disegnato noi".  La mancanza di scuola era sopperita dalla grande passione con la quale ci impegnavamo.

Un volta che il giornale era stampato, alcune  signore del gruppo anziani della Parrocchia Ascensione venivano ad impaginarlo ed etichettarlo per la spedizione. Queste signore non solo lavoravano gratis, ma a Natale quando vendevano gli oggetti che, durante l'anno, costruivano per devolverli ad opere di bene, offrivano sempre un cospicuo contributo anche al Q12, che sentivano "loro".

Anche la ricerca degli abbonati era opera di volontari.  Pensiamo all'amico Mario che, all'inizio,  suonando il campanello di molte famiglie, raccolse centinaia di  abbonamenti.  
Negli anni Q12 si interessò non solo di quartiere e della città, ma spaziò fino a trattare i problemi del mondo:  pace, immigrazione,ecc.

Con la nascita della Circoscrizione 2, il giornale divenne espressione oltreché dei Comitati spontanei di Quartiere Mirafiori Nord Ovest e Città Giardino, anche del Comitato Santa Rita.

Frequentare la Redazione era un piacere.  Sono stati trentacinque anni belli nei quali si sono  susseguiti  redattori, vignettisti, contabili e molte altre persone che hanno collaborato in modi diversi, una tra le quali Bruna Rossetto Giaccherino  (recentemente scomparsa) che per molti anni si è resa responsabile del giornale, senza partecipare alla vita della Redazione, fidandosi del nostro operato.

La nostra grande soddisfazione è stata quella di aver sentito il quartiere "vicino" e, pur con i limiti citati, di aver trasmesso quei valori di solidarietà, di amicizia e di giustizia sociale in cui crediamo. Con un po' di presunzione abbiamo sempre pensato che il nostro giornale avesse "un'anima", a differenza di molti giornali odierni che hanno solo obiettivi economici e di potere.

Per tutti questi motivi dobbiamo dire grazie ai lettori e ai cittadini del nostro quartiere e oggi anche all'Ecomuseo che ci ha permesso, con questa bella mostra di vignette, di ricordare quest'esperienza che ci è rimasta nel cuore.

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