Chi ha uno sfratto esecutivo per morosità e ha avuto una riduzione del reddito dimostrabile e precedente alla morosità, può evitare lo sfratto rinegoziando il contratto e ricorrendo al fondo salvasfratti e ai contratti convenzionati.
Il contratto convenzionato consente di ottenere:
- uno sgravio medio del 30% sugli oneri fiscali per il proprietario;
- una riduzione media del 30% sul canone di locazione per l'inquilino.
Il Fondo Salvasfratti è un progetto promosso dalla Città di Torino, dalla Prefettura, dai Sindacati Inquilini e proprietari, con fondi messi a disposizione dalla Città di Torino, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e C.I.T per operare un tentativo di conciliazione tra proprietario e inquilino, prima che lo sfratto per morosità sia eseguito.
Le misure straordinarie di intervento previste dal Fondo sono rivolte esclusivamente ai nuclei familiari, che si trovino nella seguente condizione:
- procedimento di intimazione di sfratto per morosità per la quale non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida , ovvero, in casi di convalida, quando non vi è stata ancora l'esecuzione;
- la morosità deve essere già formalizzata con istanza al giudice per la convalida.
Per fruire dei benefici previsti, l'inquilino deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Cittadinanza italiana o di un Paese dell'U.E., ovvero possesso di regolare titolo di soggiorno nei casi di cittadini non appartenenti all'Unione Europea:
- contratto di locazione di unità immobiliare sita nel territorio comunale di Torino e regolarmente registrato;
- residenza da almeno un anno nell'immobile oggetto della procedura di rilascio;
- una situazione per cui il nucleo familiare, a seguito di un evento documentabile intervenuto a partire dal 01/01/2011, ha subito una riduzione del reddito, che ha portato a una conseguente inadempienza all'obbligo di pagamento del canone di locazione;
- la non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili ubicati in qualsiasi altra località;
- non avere avuto morosita pregresse, oltre alla presente, nei cinque anni precedenti all'attuale richiesta;
- non aver beneficiato di precedenti incentivi e contributi ottenuti attraverso l'intermediazione di Lo.Ca.Re per la durata contrattualmente stabilita.
L'accesso al fondo è inoltre subordinato al possesso dei seguenti limiti di reddito:
- non sono previste ulteriori condizioni per i nuclei familiari il cui reddito ISEE derivante da regolare attività lavorativa
non superi la soglia di Euro 15.000,00;
- per i nuclei familiari, il cui reddito ISEE superi la soglia di Euro 15.000,00 fino a un massimo di Euro 26.000,00, si richiede la presenza all'interno del nucleo di almeno un componente ultrasessantacinquenne, ovvero minore, ovvero con invalidità accertata per almeno il 67%, ovvero in carica ai servizi sociali o alle competenti Asl per l'attuazione del Progetto Assistenza Individuale.
Una volta avviata la procedura di rinegoziazione, la morosità complessiva verrà decurtata del 20%, cifra a cui il proprietario rinuncia. Il rimanente 80% sarà erogato al proprietario con un contributo a fondo perduto che, in ogni caso, non potrà essere superiore ad euro 6.400,00.
L'inquilino dovrà rimborsare ratealmente una parte del suddetto contributo, in misura proporzionale al proprio reddito.
L'erogazione del suddetto contributo è subordinata alla condizione che avvenga la stipula di un nuovo contratto di locazione convenzionato della durata di 3 anni + 2, tramite l'intermediazione di Lo.Ca.Re e che sia compatibile con il reddito reale dell'inquilino.
Vale la pena ricordare che i contratti convenzionati sono una tipologia di contratti i cui benefici consistono, in estrema sintesi, in un abbattimento medio del 30% degli oneri fiscali per il proprietario e del 30% medio del canone di locazione per l'inquilino.
Per avere ulteriori informazioni sul progetto e per scaricare la modulistica relativa, apri il link:
http://www.comune.torino.it/informacasa/fondosalvasfratti/