Mercoledì 16 aprile 2014 _ ore 18.00 Condominio Pitagora_ sala comune accesso lato corso Orbassano 255 ingresso libero sino ad esaurimento posti disponibili.
Gli studiosi del caso, Emanuela Andrini e Davide Cutolo, anche grazie alle testimonianze degli abitanti, illustrano la storia di questo edificio e guidano il pubblico in una visita dei suoi spazi.
Il condominio Pitagora ha una mole imponente, che contraddistingue uno dei luoghi in cui la periferia industriale di Torino inizia a farsi città. I suoi dieci piani in mattoni rossi e cemento a vista, ricchi di chiaroscuri e linee spezzate, non sfuggono all'occhio di chi - provenendo dalla cintura sud-occidentale o da Mirafiori - percorre in auto corso Orbassano in direzione centro. Il suo profilo segmentato si sviluppa per circa 190 metri su tre fronti: corso Orbassano, corso Cosenza e piazza Pitagora. [...] La storia dell'edificio inizia nel 1967, con il varo del secondo piano triennale Gescal destinato alle sole cooperative edilizie»..
Il secondo appuntamento del ciclo di incontri Storie di case - che prende le mosse dagli esiti del progetto di ricerca sugli edifici residenziali collettivi costruiti nei decenni di espansione successivi alla seconda guerra mondiale a Roma, Milano e Torino, Architetture per i ceti medi nell'Italia del boom, condotto da Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Roma La Sapienza e pubblicato nel volume Storie di case. Abitare l'Italia del boom, a cura di Filippo De Pieri, Bruno Bonomo, Gaia Caramellino e Federico Zanfi (Donzelli, Roma 2013) - è dedicato al grande insediamento torinese progettato dal Collettivo di Architettura e realizzato nei primi anni '70 da 14 cooperative riunite nel Consorzio edilizio Pitagora.
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