Il territorio di 146.000 mq compreso fra i corsi IV Novembre, Sebastopoli, Galileo Ferraris e Monte Lungo a partire dal 1910 è stato adibito a "piazza d'armi", in sostituzione della precedente situata all'incirca dove oggi sorge il Politecnico. Le piazze d'armi erano grandi spazi all'aperto dove anticamente si tenevano le esercitazioni e le parate militari. La "piazza" è circondata da caserme su due lati e dall'ospedale militare sul terzo.
Nella parte nord nel 1959 fu costruito l'eliporto "Aldo Cavallo", ma l'iniziativa non ebbe seguito e lo spazio rimasto libero è stato nel corso del tempo occupato da circhi, spettacoli itineranti, camper. In prossimità di corso Monte Lungo sorge ora una caserma dei Carabinieri.
Nel 1974 l'area venne in gran parte trasformata in parco pubblico, con aree attrezzate con giochi per bambini, collinette, prati e un laghetto; mentre la parte centrale rimase di proprietà dell'esercito che vi ha installato vari campi sportivi e un galoppatoio. Ancora oggi è chiamata "piazza d' Armi ", anche se il vero nome è piazza dei Cavalieri di Vittorio Veneto.
Lo Stadio Olimpico fu costruito a partire dal 1932 in vista dei Giochi Littoriali del 1933 e dei campionati mondiali di calcio del 1934. Per abbreviare il più possibile i tempi di realizzazione il progetto fu affidato a più imprese che si occuparono ciascuna di una parte dei lavori.
L'impianto era dotato di una piscina coperta, di una pista d'atletica, di fosse per il getto del peso e il lancio del disco, di piste per il salto in lungo ed in alto. Opera di imponenza notevole, la Torre Maratona alta quaranta metri, ospitava il serbatoio di compensazione dell'acqua e costituiva un vero e proprio ingresso monumentale al complesso. Inizialmente fu intitolato a Benito Mussolini, ma con la caduta del regime venne chiamato Stadio Comunale. Nel 1986 è stato intitolato a Vittorio Pozzo, allenatore dell'Italia vincitrice dei campionati mondiali del 1934 e del 1938.
In vista dei campionati mondiali del 1990 lo Stadio fu sostituito dal nuovo Delle Alpi e per anni rimase inutilizzato. Durante le Olimpiadi invernali del 2006, lo stadio, nuovamente restaurato, ospitò le cerimonie di apertura e chiusura. Le squadre torinesi ripresero ad utilizzarlo per le partite di campionato fino al 2011, quando la Juventus ebbe pronto il proprio "Stadium" sorto sulle ceneri del "Delle Alpi".
Oggi lo stadio in cui gioca la squadra del Torino è conosciuto come
"Stadio Olimpico".
Sempre in occasione delle Olimpiadi del 2006 è stato completamente
ristrutturato il parco di piazza d'Armi con la pedonalizzazione del corso Sebastopoli nella parte prospicente gli impianti sportivi e la costruzione del "Palaolimpico", opera del giapponese Arata Isozaki. Con oltre 13.000 posti a sedere è il palazzetto dello sport più grande d'Italia. La progettazione dell'edificio è stata oggetto di un concorso internazionale e fa parte del più vasto complesso composto dal palasport Olimpico, dal Palazzo del Nuoto e dal Parco di piazza d'Armi. La struttura è interamente in vetro e acciaio e, grazie ad ampi spazi privi di pilastri e muri e all'innovativo sistema di tribune mobili, è adattabile alle esigenze di manifestazioni di tipo diverso.
Durante i Giochi Olimpici di Torino 2006 ha ospitato le gare dell'hockey su ghiaccio, trasformandosi negli anni successivi in un'arena polifunzionale adatta per ogni tipo di spettacolo. Nel 2007 ha ospitato la cerimonia di apertura delle Universiadi. Nel corso degli anni ha ospitato grandi eventi, rassegne di musica classica, concerti rock, competizioni sportive di carattere internazionale e convention di grandi aziende.