L'Istituto di riposo per la Vecchiaia, già Ospizio di Carità, fu fondato
nel 1582 dalla Compagnia di San Paolo e riconosciuto dal duca Carlo
Emanuele I. L'intento di questa istituzione era inizialmente quello di
debellare l'accattonaggio, solo in seguito divenne istituto di riposo per la Vecchiaia. Varie sedi ospitarono l'istituzione finché nella seconda metà dell'Ottocento, quando il numero dei ricoverati era notevolmente aumentato, si rese necessaria la costruzione di un nuovo e più grande edificio.
La realizzazione del nuovo edificio (1883-1887) situato sulla vecchia
strada per Stupinigi venne affidata all'architetto Crescentino Caselli,
allievo di Alessandro Antonelli. La struttura è composta da quattro
padiglioni paralleli di tre piani e da un corpo centrale: il fabbricato
che è dotato anche di cappella, centrale termica, cucine e servizi vari
occupa complessivamente un'area di 25.000 mq. Inizialmente ospitava fino a 2.000 persone, sia anziani che poveri, alcuni dei quali venivano impiegati in varie attività lavorative. Nel 1991 l'edificio è stato restaurato dall'architetto Andrea Bruno. In epoca recente i due padiglioni a nord sono stati riconvertiti: uno ospita parte della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Torino, l'altro il C.S.I. Piemonte.