La cascina Martiniana era situata nel perimetro dell'isolato compreso tra via Baltimora, via Lima, via Barletta e via Gorizia, oggi occupato per gran parte dalla Centrale del Latte, da alcune case, da una chiesa e dall'Asl.
La cascina doveva il suo nome ai Filippa di Martiniana. Nell'Ottocento apparteneva al conte di Vallea, che fu ministro di Stato, degli Esteri e ambasciatore per i Savoia a Vienna e a San Pietroburgo. In tutte le carte dell'assedio del 1706, la Martiniana è riprodotta come unita con una doppia linea di fortificazioni alla Cascina Grangia. Aveva, infatti, una funzione molto importante perché ospitava il forno per la produzione del pane destinato alle truppe.
Al posto della Cascina ora sorge la Centrale del Latte di Torino, che venne fondata il 28 aprile 1950 da un gruppo di operatori privati e dal Comune di Torino per soddisfare il fabbisogno cittadino e rispondere a
rinnovate esigenze di ordine igienico-sanitario. Lo stabilimento di via Filadelfia, opera di Luigi Boffa e inaugurato nell'ottobre del 1952, si estende su una superficie di 20.000 mq. La pregevole struttura architettonica dell'edificio della Centrale del Latte comprende una grande sale sormontata da archi parabolici in
cemento armato. La volta ribassata è forata da aperture circolari che permettono una buona illuminazione degli interni.
Nel corso degli anni l'azienda si espande e alla produzione del latte si affianca la commercializzazione di altri prodotti: yogurt, formaggi, panna, uova, insalate, gelati.