La cascina "la Grangia", abbattuta nel 2001, era posta in via Ricaldone
all'angolo con via Caprera. Oggi rimangono in piedi alcuni spezzoni
dei muri degli edifici esterni.
L'edificio ha origini quattro-cinquecentesche. L'antico corpo di fabbrica
era costituito da un unico edificio e due piani fuori terra, adibiti sia
ad abitazione che a deposito e strutture agricole. Nel corso del tempo
l'area viene ampliata fino a costituire una planimetria a corte chiusa sui quattro lati. La Cascina era adiacente ad uno dei bracci della bealera Cossola ed aveva un'estensione notevole di orti e pascoli tutto intorno.
La struttura era arricchita da archi ed eleganti portali di ingresso.
Essa fu scelta come uno dei capisaldi della difesa della zona durante
l'assedio del 1706 da parte dei francesi poiché la sua struttura, tipica
della "mansio" medioevale trasformata in cascina, si adattava allo
scopo per la lunghezza della costruzione, il notevole spessore dei muri e soprattutto le pochissime aperture di cui disponeva. Dalla linea di circonvallazione che passava alla Grangia partivano due solchi di
trincee parallele scavati per collegarli con un'altra cascina fortificata,
"la Martiniana", dove vi erano i forni per la cottura del pane destinato
alle truppe d'assedio.