Ultimo aggiornamento: 04-02-2025
ATTENZIONE
Si informa che dal 3 febbraio 2025 il versamento dei diritti di segreteria per il rilascio del verbale colore sarà pari a 56,45 € più il pagamento del bollo pari a 32,00 €, da effettuare sulla piattaforma Piemonte Pay con causale "Edilizia Privata - Diritti di presentazione richiesta di verbale Colore" e con causale "Edilizia Privata - Pagamento bollo virtuale".
Dal 1 febbraio 2025, per contattare i tecnici dell'Ufficio Colore, per chiedere informazioni e per concordare eventuali appuntamenti (anche su piattaforma Meet) sarà necessario telefonare esclusivamente il
lunedì e il mercoledì dalle 09.00 alle 12.00 il numero 011/01130200 o scrivere una mail a ufficiocolore@comune.torino.it
Nuovo sistema per i pagamenti inerenti la presentazione delle richieste di VERBALE COLORE vedasi file nuove istruzioni pagamento 03.02.2025
La modulistica aggiornata in data 03/02/2025 ed è pubblicata al link: http://www.comune.torino.it/arredourbano/pianocolore/procmod/facciate/index.shtml
Si informa che, in assenza degli allegati indispensabili per la valutazione, le istanze saranno sospese in pendenza di integrazione.
Le domande per il rilascio del Verbale Colore devono essere presentate ESCLUSIVAMENTE all’indirizzo email verbalecolore@comune.torino.it. A riscontro della richiesta sarà rilasciato un ticket di conferma di ricevimento dell’istanza.
Si invitano i professionisti a compilare correttamente la modulistica indicando i colori esistenti e quelli proposti utilizzando preferibilmente le cromie del "Progetto colore della Città di Torino" o in alternativa RAL, NCS o di produttori di maggiore diffusione e a richiedere il Verbale Colore con congruo anticipo.
Anche per le richieste di verbale colore inviate online attraverso il portale del MUDE PIEMONTE occorre inoltrare la domanda all'indirizzo email verbalecolore@comune.torino.it
Il piano del colore della città di Torino nasce a livello sperimentale nel 1979 sulla base di una ricerca universitaria che ha riportato alla luce procedure e coloriture che in passato venivano utilizzate per decorare le facciate. In base ad una serie di contigenze fortunate quali l'esigenza, sancita dalla variante 31 bis del Piano Regolatore del 1959, di considerare le tinteggiature come opere manutenzione staordinaria, le informazioni tecniche teoriche vennero messe in pratica con il controllo sistematico di tutte le richieste di ripristino delle facciate. Al fine di operare tale controllo venne creato un apposito Ufficio Colore e da quel momento consulenti e tecnici comunali, lavorando a stretto contatto con i privati e gli operatori, hanno contribuito all’affermazione dell’iniziativa. Nel 1993 l'esperienza fino ad allora maturata sperimentalmente ha consentito di redigere un apposito Piano del Colore. Il piano diventa operativo nel 1997.
In questi anni la città ha potuto sperimentare una nuova visione ambientale, una proposta accolta con favore dai cittadini, da enti pubblici e privati, che hanno partecipato al programma di rinnovamento e cura degli edifici. Ma l’attenzione all’ambiente urbano va comunque mantenuta alta, numerosi edifici di rilevanza culturale ed architettonica, sia nel centro cittadino che nelle zone periferiche, non hanno ricevuto alcun tipo di intervento. Gli interventi di pulitura e tinteggiatura degli edifici restituiscono agli occhi dei cittadini nuovi colori, luce, la scoperta di particolari prima coperti dalla patina scura di polvere e smog, ma offrono anche l’opportunità per i proprietari di valorizzare il loro immobile. Il Piano del Colore ha come obiettivo principale la riqualificazione dell’immagine della Città, la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio e la conseguente valorizzazione del paesaggio urbano. Svolge, inoltre, una funzione di indirizzo e controllo: l’insieme di procedure e attività svolte dall’Ufficio Colore e dalla Commissione assicurano continuità, qualità, coerenza degli interventi. Attraverso l’attuazione del piano, in questi anni, sono stati fatti numerosi interventi nelle principali vie e piazze del centro storico, in questi casi particolare importanza è stata data al recupero degli ambienti unitari, ad esempio l’asse piazza Castello, via Po, piazza Vittorio, via Garibaldi, piazza Statuto, via Milano e piazza della Repubblica. Il Piano sollecita, attraverso l’Ufficio Colore, il coordinamento tra tutti i soggetti - pubblici e privati - interessati all’operazione e la simultaneità dell’intervento complessivo, in modo che tutte le opere vengano realizzate e terminate nello stesso periodo, restituendo l’immagine originaria nella sua unitarietà.