La tavolozza dei 107 colori è in catalogo presso le maggiori ditte produttrici di vernici e si può consultare presso i maggiori colorifici della città. I professionisti possono contattare direttamente le ditte, le quali forniscono un supporto tecnico specifico.
Questo caso si configura una manutenzione ordinaria e non è quindi necessario presentare domanda per il verbale colore. Bisogna però eseguire un intervento mimetico con colori simili a quelli esistenti. Sarà necessario in seguito che l’amministratore provveda alla tinteggiatura globale della facciata, richiedendo apposito verbale colore.
Non è esattamente così. L’uso dei prodotti acrilici non è permesso nelle tinteggiature degli intonaci non ancora compromessi da precedenti pitture sintetiche.
E’ comunque consigliabile l’utilizzo dei silicati, molto più duraturi nel tempo.
In base all’art.12 del Regolamento di Polizia Urbana ogni 20 anni si ha l’obbligo di provvedere al rifacimento delle coloriture e dei restauri delle facciate, e ogni 7 anni per i portici e le gallerie. Negli edifici dell'asse storico - piazza Vittorio Veneto, via Po, e piazza Castello, le scadenze sono ogni dieci anni per le facciate e ogni cinque per i portici
Solo alcune delle 107 cromie ha un riferimento al catalogo RAL; è quindi necessario, in questi casi, che l’amministratore o il progettista, indichino, al momento di presentazione della domanda colore, un preciso codice RAL che sarà poi di riferimento per tutti gli interventi inerenti.
In questo caso sì, quando è interessato l’intero basamento dell’edificio. Non si può intervenire invece su parti parziali del basamento.
No. Da noi non è permesso tinteggiare le murature in paramano, né tutti i materiali di rivestimento lapidei o similari.
In alcuni casi, nel centro storico, vengono analizzate e approvate dalla Commissione Colore alcune proposte di cromie particolari, derivanti da campionature o stratigrafie in corso d’opera, non riscontrabili nella tavolozza colori di Torino. In questo caso il proprietario, attraverso il progettista, propone un riferimento numerico di catalogo e ditta da lui scelta, che dovrà essere quindi verificato dall’ufficio colore.
Sì, dal 2001 anche per le nuove costruzioni è necessario presentare apposita domanda colore, corredata da adeguata documentazione tecnica, da rendering e con l’indicazione delle cromie e dei materiali utilizzati. Tale domanda viene però presentata solo dopo aver avuto parere favorevole da parte della C.I.E.
Nei casi di complessi di architettura unitaria, gli interventi di tinteggiatura, anche quando dovuti ad adeguamenti di natura energetica, devono garantire il mantenimento delle caratteristiche unitarie degli edifici che fanno parte del complesso originario.
Questo principio è valido anche quando il complesso unitario si compone di diversi condominii (vedi Tinteggiatura facciate).
Oltre a contattare un tecnico professionista, può sempre telefonare o recarsi direttamente, nei giorni e negli orari stabiliti, all’ufficio colore, dove i tecnici dell’ufficio sono a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.