CITTA’
DI TORINO
AVVISO
DI ASTA PUBBLICA N. 110/2006
PER ALIENAZIONE IMMOBILE DENOMINATO “EX ALBERGO DI VIRTU’” SITO
IN TORINO – PIAZZA CARLO EMANUELE II° N.
15.
L’Amministrazione Comunale intende procedere all'alienazione ad
asta pubblica del fabbricato denominato “Ex Albergo di Virtù” sito in Torino,
Piazza Carlo Emanuele II° n. 15, comprendente l’intero isolato “San Bartolomeo”
delimitato dalle vie Maria Vittoria – S. Massimo – Santa Croce – e dalla stessa
Piazza Carlo Emanuele II°.
L’immobile dovrà essere destinato ad albergo di categoria
superiore (cat. 4 superior o 5 stelle) avente una capienza minima di 120
stanze.
Tale fabbricato, soggetto alle disposizioni di tutela di cui al
D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, si presenta come un isolato chiuso sui quattro
lati, con corpi di fabbrica a 4, 5 e 6 piani f.t, androne principale verso la
Piazza e cortile interno con porticato, ed è censito al C.F. al foglio 213 n.
68 subb. dal 148 al 267 compresi, salvo quanto precisato nella scheda tecnica
di cui infra. La destinazione urbanistica è ricettiva.
Alla data di pubblicazione del presente bando nove unità
commerciali site al piano terreno sono occupate ad uso commerciale in forza di
contratti di locazione scaduti, per i quali sono state avviate le procedure di
rilascio che saranno condotte a termine dall’Agenzia Territoriale per la Casa
di Torino, in accordo con la Città, salvo eventuale diverso avviso da parte
dell’aggiudicatario.
Ulteriori precisazioni relative a caratteristiche dimensionali
dell’immobile, destinazione urbanistica, vincoli cui lo stesso è soggetto e
situazioni locative sono meglio dettagliate nella scheda tecnica costituente
“allegato A” al presente bando.
Prezzo base d’asta € 7.143.000,00= fuori campo I.V.A.
Deposito cauzionale provvisorio euro
714.300,00= (settecentoquattordicimilatrecento/00).
L’incanto si terrà il giorno di mercoledì 15 NOVEMBRE 2006
alle ore 10.00 in una sala del Civico Palazzo, Piazza Palazzo di Città
n° 1, dove si procederà in seduta pubblica.
Condizioni della vendita
L’immobile è alienato a corpo e non a misura, nello stato di
fatto, manutentivo e di diritto in cui si trova, con tutti gli inerenti pesi ed
oneri, servitù attive e passive anche se non dichiarate, tanto apparenti quanto
non apparenti, canoni, vincoli imposti dalle vigenti leggi ovvero derivanti
dalla situazione locativa indicata nella scheda tecnica allegata al presente
bando, e con le relative accessioni, pertinenze e dipendenze, libero comunque
da ipoteche, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, arretrati di imposte e
tasse.
E’ fatto carico all’aggiudicatario di procedere, ove occorrente,
alla normalizzazione tecnica, impiantistica ed ambientale dell’immobile senza
possibilità per lo stesso di sollevare
eccezioni e riserve e senza obbligo per la Città di Torino di eseguire
interventi di miglioria, manutenzione, messa in sicurezza, bonifica ambientale
o sgombero di materiali di qualunque genere eventualmente ivi presenti quali
macerie, masserizie o altro che per qualsiasi ragione eventualmente si trovi in
loco.
Modalità di svolgimento dell’asta
L’alienazione sarà effettuata mediante asta pubblica con il
sistema delle candele vergini di cui agli artt. 73 lett. a) e 74 del R.D.
23/5/1924 n° 827. L’aggiudicazione sarà
pronunciata a favore di colui che avrà effettuato la migliore offerta economica
in conformità a quanto stabilito dall’art. 74 sopra citato. Si precisa che
ciascun rilancio, a partire dalla base d’asta come sopra individuata, dovrà
essere pari almeno ad euro 5.000,00=. L’aggiudicazione sarà pronunciata anche
in presenza di un solo offerente che, nella seduta di gara, effettui almeno un
rilancio sul prezzo a base d’asta, purché di ammontare minimo pari ad euro
5.000,00=.
La Civica Amministrazione si riserva comunque a suo insindacabile
giudizio di non aggiudicare.
Requisiti
per la partecipazione:
sono ammessi a partecipare all’asta esclusivamente:
1) operatori alberghieri internazionali le cui strutture, a
quattro superior o cinque stelle e con una capienza complessiva pari ad almeno 1.000 camere, siano ubicate in più Stati di
cui almeno uno extraeuropeo
ovvero
2) soggetti giuridici che abbiano formalizzato, al momento della
presentazione dell’istanza di partecipazione all’asta, un contratto di gestione
dell’immobile oggetto del presente bando, anche in regime di management o
franchising, per una durata di 5 o più anni, con operatori alberghieri aventi
le caratteristiche di cui al punto 1. Detto contratto di gestione potrà essere
subordinato alla aggiudicazione definitiva dell’immobile all’asta.
Modalità di
partecipazione all’asta
Entro e non oltre il
termine perentorio delle ore 10.00 di martedì 14 NOVEMBRE 2006 i concorrenti
dovranno presentare un plico sigillato indirizzato a: “UFFICIO PROTOCOLLO
GENERALE DELLA CITTA’ DI TORINO (Appalti) – Piazza Palazzo di Città n. 1 –
10122 TORINO”.
Farà fede il timbro/data e l’ora apposti all’atto del
ricevimento dal sopra citato Protocollo Generale.
Il recapito del plico sigillato dovrà essere effettuato, entro e
non oltre il suddetto termine, a pena di esclusione, direttamente o a mezzo
posta o tramite agenzie di recapito autorizzate, nel rispetto della normativa
in materia.
Il recapito del plico, entro il termine indicato, rimane a
esclusivo rischio del mittente.
Si avverte che l’orario di servizio al pubblico effettuato
dall’Ufficio Protocollo Generale della Città di Torino è il seguente: dal
lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00.
Su tale plico dovrà essere riportato il nome o la ragione
sociale del concorrente e la scritta: "Contiene istanza di partecipazione all’asta pubblica n. 110/2006 per
acquisto immobile “Ex Albergo di Virtù” di piazza Carlo Emanuele II n°15”.
Il plico dovrà
contenere:
A) istanza
di partecipazione all’asta in lingua italiana, redatta in bollo e indirizzata
al “Sindaco della Città di Torino” sottoscritta dal partecipante o dal
legale rappresentante in caso di società o enti, prodotta unitamente a copia
fotostatica non autenticata di un documento d’identità del sottoscrittore ai
sensi dell’art. 48 del D.P.R. 445/00.
L’istanza dovrà contenere, a pena di esclusione, le seguenti
dichiarazioni – redatte anch’esse in lingua italiana - corredate
dalla relativa documentazione, come infra specificato, e successivamente
verificabili:
per le persone fisiche:
- nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, codice
fiscale, stato civile;
- dichiarazione di non ricadere in cause di esclusione previste
dall’art. 10 della Legge 575/65 (disposizioni antimafia);
- dichiarazione di inesistenza a proprio carico di condanne
penali e/o di procedimenti penali che determinino o possano determinare
l’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione, ai sensi delle
norme vigenti;
- dichiarazione di non essere interdetto, inabilitato o fallito
e di non avere in corso procedure per la dichiarazione di uno di tali stati.
per le società, enti di
qualsiasi tipo ed altri soggetti:
- denominazione o ragione sociale, sede legale, codice fiscale e partita I.V.A., generalità del soggetto avente i
poteri di rappresentanza (e altresì dei soci se trattasi di società di persone)
con relativi poteri;
- dichiarazione che la società, i legali rappresentanti (ed
altresì i soci se trattasi di società di persone ovvero il titolare se trattasi
di ditta individuale) non ricadono in cause di esclusione previste dall’art. 10
della Legge 575/65 (disposizioni antimafia);
- data e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese o
registrazione equivalente per soggetti non aventi sede legale in Italia;
- dichiarazione del sottoscrittore di essere il titolare
dell’impresa o il legale rappresentante della società, ditta o ente e di essere
abilitato a impegnarsi e a quietanzare;
- dichiarazione del sottoscrittore di non avere a proprio carico
(ed, altresì, a carico dei soci, se trattasi di società di persone) e a carico
della persona giuridica condanne penali che determinino incapacità a
contrattare con la Pubblica Amministrazione, né di avere in corso procedimenti
penali che possano comportare tale incapacità, ai sensi delle norme vigenti;
- dichiarazione che la società, la ditta o l’ente non si trova
in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione
controllata e che non sono in corso procedure per la dichiarazione di una delle
predette situazioni.
B) dichiarazione
di essere un operatore alberghiero internazionale le cui strutture, a quattro
superior o cinque stelle e con una capienza complessiva pari ad almeno 1.000
camere, siano ubicate in più Stati di cui almeno uno extraeuropeo;
ovvero dichiarazione di
aver stipulato un contratto di gestione dell’immobile oggetto del presente
bando, anche in regime di management o franchising, della durata di 5 o più
anni, con operatori alberghieri aventi le caratteristiche di cui al precedente
capoverso del presente punto B. Tale dichiarazione dovrà essere accompagnata da
estratto del contratto tradotto in lingua italiana, che dimostri la sussistenza
del rapporto contrattuale di cui sopra. L’Amministrazione si riserva la facoltà
di richiedere copia integrale del contratto;
C) dichiarazione
di aver preso cognizione e di accettare integralmente le condizioni riportate
nel presente avviso e nella scheda tecnica costituente allegato A , senza
possibilità di sollevare eccezioni o riserve;
D) impegno,
per sé o aventi causa, ad ottemperare, in caso di aggiudicazione, ai seguenti
obblighi:
- destinare l’intero complesso edilizio ad albergo di categoria
superiore (cat. 4 superior o 5 stelle) avente una capienza minima di almeno 120
stanze, fatto salvo il 25% della SLP esistente o in progetto, per il quale
l’attuale P.R.G. ammette attività commerciali complementari e accessorie
funzionali all’attività principale;
- mantenere la gestione dell’immobile, da parte di un soggetto
avente i requisiti di partecipazione sopra indicati, per almeno 10 anni;
- mantenere la categoria sopra indicata per un periodo di almeno
dieci anni decorrenti dalla data di fine lavori, fatta constare nell’apposita
“comunicazione di ultimazione lavori” inoltrata allo Sportello Unico per
l’Edilizia della Città;
- trasferire, in caso di alienazione dell’edificio, gli obblighi
di destinazione e gestione dell’immobile sopra indicato agli aventi causa;
- presentare il progetto edilizio-urbanistico occorrente per
l’avvio del procedimento volto al rilascio del permesso a costruire convenzionato,
entro 12 mesi dalla stipulazione dell’atto di acquisto dell’immobile (salvo
proroghe concesse dalla Città di Torino in relazione a cause non imputabili
all’aggiudicatario);
- prestare al momento del rogito di vendita, a garanzia
dell’obbligo di presentazione del progetto di cui al paragrafo precedente,
deposito cauzionale e/o fideiussione bancaria e/o polizza assicurativa di
importo pari al 5% della base d’asta (euro 357.150,00=) di durata pari a 18
mesi decorrenti dalla data del rogito, automaticamente rinnovabile, in caso di
proroga di cui al paragrafo precedente, fino a svincolo da parte
dell’Amministrazione Comunale;
- garantire, tenendone conto nel progetto di ristrutturazione
dell’immobile, la conservazione e le modalità di fruizione pubblica dei locali già destinati a
residenza di Antonio Gramsci;
E) dichiarazione
di aver vagliato tutte le circostanze e condizioni tecniche e giuridiche che
possono influire sull’offerta presentata - ivi compreso lo stato di fatto e di
diritto dell’immobile – anche attraverso idonei sopralluoghi, ritenendola equa;
F) ricevuta del deposito cauzionale provvisorio di
euro 714.300,00=.
Tutte le dichiarazioni di cui ai punti B, C, D ed E dovranno
essere sottoscritte dal partecipante o dal legale rappresentante in caso di
società ed enti.
Deposito cauzionale
A garanzia dell’offerta e della sottoscrizione dell’atto dovrà
essere versato deposito cauzionale pari a euro 714.300,00=. Detta cauzione
potrà essere prestata mediante
versamento in contanti o assegno circolare non trasferibile (intestato al Tesoriere della Città di
Torino) presso la Civica Tesoreria di via Bellezia 2 – Torino (orario di
apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e
dalle ore 14,40 alle ore 16,10); in luogo di tale versamento sono ammesse
fidejussioni bancarie nonché polizze fidejussorie rilasciate da società di
assicurazione in possesso dei requisiti previsti dalla legge 10 giugno 1982 n. 348, con scadenza non
inferiore a 12 mesi dalla data di scadenza fissata nel presente bando per la
presentazione delle istanze di partecipazione all’asta.
Non si accetteranno altre forme di prestazione della cauzione
ovvero cauzioni rilasciate da soggetti diversi da quelli espressamente
sovraindicati.
La fotocopia della quietanza dell’avvenuto deposito ovvero
l’originale della fideiussione bancaria o assicurativa dovrà essere inserita
nel plico contenente i documenti.
Il deposito cauzionale costituito dall’aggiudicatario verrà
introitato dalla Città di Torino, al momento del rogito, a titolo di acconto
prezzo, se costituito a mezzo di assegno circolare o in contanti. Nel caso di
costituzione mediante fidejussione bancaria o polizza assicurativa, questa sarà
restituita per lo svincolo al momento del pagamento dell’intero corrispettivo;
ai non aggiudicatari il deposito cauzionale verrà restituito, entro 30 giorni
dall’aggiudicazione, senza alcun diritto ad interessi.
Deposito cauzionale, documenti, modalità di presentazione delle
istanze e dichiarazioni tutte, indicate nel presente avviso, sono richieste a
pena di esclusione.
Tutte le fideiussioni o polizze fideiussorie previste dal presente bando dovranno
contenere l’espressa condizione che il fidejussore è tenuto a soddisfare
l’obbligazione a semplice richiesta della Città, senza facoltà di opporre
alcuna eccezione relativa al rapporto di provvista e/o valuta, incluse quelle
indicate all’art. 1945 c.c., con esclusione, altresì, del beneficio di
preventiva escussione di cui all’art. 1944 c.c.
Sono ammesse istanze per procura speciale, che dovrà essere
redatta per atto pubblico o scrittura privata autenticata ed allegata in
originale o copia autenticata nel plico contenente i documenti, pena
l’esclusione dalla gara. In tal caso le dichiarazioni da rendersi
nell’istanza dovranno essere effettuate in capo al delegante. Sono inoltre
ammesse istanze presentate congiuntamente da parte di due o più soggetti in via
solidale, purché ciascuno di essi, singolarmente considerato, sia in possesso
dei requisiti di partecipazione per l’ammissione all’asta in precedenza
indicati.
Non sono ammesse istanze presentate per persona da nominare.
Le istanze duplici (con alternative) o incomplete o comunque
contenenti condizioni per l’acquisto non saranno ritenute valide e non saranno
prese in considerazione.
Aggiudicazione
L’aggiudicatario, entro quindici giorni dalla comunicazione
dell’aggiudicazione provvisoria, dovrà produrre i documenti utili al
perfezionamento contrattuale.
L’Amministrazione si riserva di verificare il possesso di tutti
i requisiti dichiarati nell’istanza – segnatamente in relazione a quelli
indicati al punto B) - mediante
l’acquisizione d’ufficio di documenti, atti e contratti e quant’altro
necessario e/o mediante richiesta di produzione degli stessi all’aggiudicatario.
In caso di carente, irregolare o intempestiva presentazione dei
documenti prescritti, ovvero di non veridicità delle dichiarazioni rilasciate,
di mancati adempimenti connessi o conseguenti all'aggiudicazione, quest’ultima
verrà annullata e la Città avrà titolo ad incamerare la cauzione prestata, fatto salvo il diritto al risarcimento degli
ulteriori danni e delle spese sostenute dall’ente derivanti dall’inadempimento.
L’aggiudicazione definitiva è condizionata alle verifiche
prescritte dalla legge e a quelle sopraindicate.
Pertanto l’aggiudicazione diverrà vincolante per la Civica
Amministrazione allorché saranno divenuti esecutivi, ai sensi di legge, i
provvedimenti di approvazione dell’esito della procedura e di trasferimento
definitivo della proprietà dell’immobile.
L’offerta si considera vincolante per l’offerente e irrevocabile
per la durata di mesi 12 dalla data fissata quale termine ultimo per la
presentazione dell’istanza di partecipazione all’asta.
A seguito dell'aggiudicazione definitiva la Città assumerà il
provvedimento di trasferimento della proprietà e l'aggiudicatario sarà
successivamente invitato dalla Civica Amministrazione a stipulare il relativo
contratto di compravendita che verrà rogato da notaio officiato dalla parte
acquirente, sulla quale graveranno le spese d'atto, fiscali e conseguenti.
In caso di inadempienza, relativamente alla stipula del
contratto entro 30 giorni dall’invito di cui sopra, la cauzione verrà
incamerata e la Città sarà libera di dichiarare decaduto dall’aggiudicazione
l’inadempiente, fermo restando ogni diritto di risarcimento del danno subito.
Non sono ammesse intestazioni a terzi del bene, neppure a favore
di società unipersonali costituite dal singolo aggiudicatario.
Il corrispettivo dell’alienazione dovrà essere integralmente
corrisposto in sede di atto di alienazione.
Le spese contrattuali, accessorie relative e conseguenti,
comprese quelle di pubblicazione dell’avviso di gara, sono a carico
dell'aggiudicatario, mentre le operazioni catastali eventualmente occorrenti
per la stipula saranno eseguite a cura e spese della Città.
Trattandosi di bene vincolato con decreto del 24.10.2005, nel
recupero dell’immobile dovranno essere osservate le disposizioni di cui al
D.Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali) e s.m.i. nonché le comunicazioni fornite
al riguardo dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del
Piemonte.
Copia della determinazione dirigenziale n° cron. 783/008 del 28
luglio 2006 (con la quale è stata approvata l’indizione della presente asta),
nonché della documentazione catastale e illustrativa relativa all’immobile
posto a gara, delle planimetrie, prospetti e sezioni, potrà essere richiesta
presso il Settore Logistica e Valutazioni Immobiliari della Divisione
Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo – Piazza Palazzo di Città n° 7
- Torino - piano III - tel.
011/442-3710-2037 (ore 9,00 - 16,00 giorni feriali, escluso il sabato). Vengono
inoltre messi a disposizione dei partecipanti, esclusivamente per presa visione,
i documenti di indagine sulle condizioni tecnico-statiche commissionate
dall’Agenzia Territoriale della Casa predisposte nel dicembre 1999 e nel luglio
2001, nonché la relazione geologica, geotecnica idraulica e sismica anch’essa
commissionata dalla ATC.
Visite e sopralluoghi potranno essere concordati con il Settore
Logistica e Valutazioni Immobiliari della predetta Divisione – tel. 011.4423711
o 011.4423712.
Ulteriori informazioni tecniche sul complesso edilizio potranno
essere richieste a quest’ultimo Settore.
Inoltre, ulteriori informazioni (comprensive del testo completo
del bando di gara e dei provvedimenti autorizzativi approvati
dall’Amministrazione Comunale di Torino) sono reperibili sui siti web della
Città di Torino ai seguenti indirizzi: www.comune.torino.it/appalti/ e
www.comune.torino.it/piazzacarlina.
Il presente bando di gara è anche reperibile al seguente
indirizzo Internet: www.comune.torino.it/appalti/aste/110_06.htm.
Foro Competente e Norme Applicabili
Per ogni controversia che dovesse insorgere con l’Aggiudicatario
in relazione all’alienazione è competente il Foro di Torino.
Per tutto quanto non previsto nel presente avviso sarà fatto
riferimento alla normativa vigente ed, in particolare, al Regolamento per
l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato di
cui al R.D. 23/5/1924 n. 827, e al Regolamento per la Disciplina dei Contratti
della Città di Torino.
Trattamento dati
Si informa che i dati e le notizie comunicate dai partecipanti
alla presente asta potranno essere sottoposti a operazioni di trattamento
manuale e informatizzato, nell’ambito della gestione della procedura di gara,
ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196. Ai
concorrenti competono i diritti di cui all’art. 7 del citato D.Lgs. 196/2003
relativamente al trattamento dei dati che possono riguardarli.
Informazioni
L’esito della gara sarà comunicato sul sito Internet del Comune
di Torino alla pagina www.comune.torino.it/appalti/aggiud/welcome.htm a
partire dal giorno seguente l’aggiudicazione provvisoria e fino al quindicesimo
giorno successivo. Dal primo giorno della pubblicazione decorrerà il termine
per eventuali impugnative ai sensi dell’art. 21 della legge 6.12.1971 n. 1034 e
s.m.i.
Torino, 31 agosto 2006
IL DIRETTORE
DEL SERVIZIO
CENTRALE
CONTRATTI APPALTI
ED ECONOMATO
Dott.ssa Mariangela
ROSSATO
MB/sg
ALLEGATO
A
SCHEDA TECNICA
L’immobile oggetto di alienazione, sito in Torino, Piazza Carlo
Emanuele II n°15 e denominato “Ex Albergo di Virtù”, è costituito da un
fabbricato risalente al ‘600 affacciantesi sulla piazza (fronte principale) e
sulle vie Santa Croce, San Massimo e Maria Vittoria (Isolato San
Bartolomeo).
L’edificio si articola in 4 piani f.t. sulle maniche laterali
(via Maria Vittoria e via Santa Croce), in 6 piani f.t. nella manica
prospiciente piazza Carlo Emanuele II e in 5 piani f.t. nella manica su via San
Massimo, per un’altezza massima di ml. 28 e presenta un portico interno con
sequenza di colonne.
A titolo meramente indicativo si precisa che la consistenza
dell’immobile è pari a circa 11.900 mq, computando in essa sia la superficie
esistente (pari a circa 10.500 mq) che quella realizzabile in base alle norme
del vigente Piano Regolatore Generale. Tale superficie viene indicata ai soli
fini della migliore descrizione e identificazione dell’immobile; si precisa,
peraltro, che la determinazione del prezzo a base d’asta è stata effettuata
considerando l’immobile nella sua individualità e unità, a corpo e non a
misura.
L’edificio è attualmente censito al C.F. al foglio 213 mappale
68 subalterni dal 148 al 267 compresi ed insiste su area descritta al C.T. al
foglio 1281 particella 72. Alla data di pubblicazione del presente bando sono
in corso le variazioni catastali per l’attribuzione all’immobile,
subordinatamente alla superiore approvazione dell’Agenzia del Territorio, della
categoria catastale F/4 (unità in corso di definizione); pertanto, gli
identificativi catastali sopra indicati sono da intendersi non definitivi.
Dovranno essere attentamente valutati dai partecipanti gli
importanti e complessi interventi di restauro anche strutturale, risanamento e
consolidamento statico, attese le condizioni del quadro statico e fessurativo,
che presenta cedimenti strutturali puntuali, come desumibile anche dalla
documentazione tecnica messa a disposizione dei concorrenti. Non si esclude la
presenza di materiali inquinanti e, quindi, la necessità, per l’acquirente, di
eseguire opere di messa in sicurezza e/o bonifica ambientale.
Ai sensi e per gli effetti degli articoli 40 della legge n.
47/85 e 46 del T.U. n° 380/2001, si fa presente che, trattandosi di immobile la
cui costruzione è anteriore al 1967 che dovrà essere completamente ristrutturato
dall’aggiudicatario per essere reso conforme alla nuova destinazione
urbanistica, sulla base di un progetto approvato dalla Città e dagli Enti
competenti, l’immobile stesso verrà alienato nello stato di fatto in cui
attualmente si trova. Di conseguenza il Comune venditore, pur garantendo
l’inesistenza di abusi edilizi essenziali che renderebbero il bene
incommerciabile, non risponderà per eventuali irregolarità edilizie minori.
Alla data di pubblicazione del
presente bando risulta ancora occupato un alloggio di edilizia pubblica
residenziale ubicato al 4° piano dello stabile avente una superficie pari a mq
56,42, assegnato dal Comune di Torino con convenzione di locazione stipulata in
data 12.03.1992; per ottenere il rilascio di detta unità abitativa la Città si
impegna ad attivare le procedure previste dalla legge.
Per ciò che concerne le nove unità commerciali ubicate al piano
terreno dello stabile, le stesse risultano ancora occupate in forza di
contratti di locazione scaduti per intervenuta disdetta.
Si riportano qui di seguito le informazioni concernenti i
contratti e le relative cause di sfratto per finita locazione promosse
dall’Agenzia Territoriale per la Casa, precisando che trattasi in tutti i casi
del primo grado di giudizio.
1)
Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con la Ditta individuale “Impagliatura Mauro” di Giorda Gianluisa in
data 05/06/1989 avente scadenza il 31 maggio 2001, non rinnovato, afferente il
locale ad uso attività di impagliatura sedie sito in Torino Piazza Carlo
Emanuele ,15;
il contratto è stato assoggettato a I.V.A.
sino al 10/2000 ed in data 13/11/2000 è
stato oggetto di denuncia verbale, serie 3 numero 10582.
La causa andrà in discussione all’udienza del 27.09.2006.
2)
Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Sgura Domenico in data 24.09.1984 avente scadenza il 30 settembre
1996 e non rinnovato, afferente il locale ad uso bar sito in Torino Piazza
Carlo Emanuele n. 15, con accesso all’esercizio commerciale da piazza Carlo Emanuele
n. 15/A;
il contratto è stato registrato a Torino il
17.10.1984 al n. 25542, la registrazione è stata annualmente rinnovata sino al
10/1988, dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. ed in data
13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie 3 numero 10553.
La causa è stata discussa all’udienza del 5.07.2006; con sentenza n.
4714, pubblicata in pari data, il Tribunale di Torino ha dichiarato cessato il
contratto di locazione al 30.09.1996, fissando l’esecuzione al 30.11.2006.
3)
Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Poncina Gabriella, già titolare della ditta individuale “Copisteria
dell’Università di Poncina Gabriella”, ora denominata “Copisteria dell’Università s.n.c. di Poncina Gabriella e Pilotta
Laura” in data 7.01.1985 avente scadenza il 31 dicembre 1996 e non rinnovato,
afferente i locali ad uso copisteria, siti in Torino, piazza Carlo Emanuele,
15, con accesso all’esercizio commerciale da via Maria Vittoria n. 28;
il contratto è stato registrato a Torino il
10.01.1985 al n. 105500, la registrazione è stata annualmente rinnovata sino al
1988, dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. ed in data
13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie 3 numero 10543.
La causa verrà trattata all’udienza del 10.10.2006.
4) Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Poncina Gabriella già titolare della ditta individuale “Copisteria
dell’Università di Poncina Gabriella”, ora denominata “Copisteria
dell’Università s.n.c. di Poncina Gabriella e Pilotta Laura” in data 29.02.1988
avente scadenza il 29 febbraio 2000 e non rinnovato, afferente il locale ad uso
copisteria sita in Torino, piazza Carlo Emanuele, 15, con accesso all’esercizio
commerciale da via Maria Vittoria n. 28;
il contratto è stato registrato a Torino il
18.03.1988 al n. 8988, la registrazione è stata annualmente rinnovata sino al
1988, dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. ed in data
13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie 3 numero 10599.
La causa verrà trattata all’udienza del
10.10.2006.
5)
Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Brusasca Umberto, titolare della ditta individuale l’ “Object du
desir di Brusasca Umberto” in data 5.6.1989 avente scadenza il 31 maggio 2001 e
non rinnovato, afferente il locale ad uso falegnameria sito in Torino, piazza
Carlo Emanuele, 15;
il contratto è stato assoggettato ad I.V.A.
fino al 10/2000 ed in data 13/11/2000 è
stato oggetto di denuncia verbale, serie 3 numero 10569.
La causa andrà in discussione all’udienza del 27.09.2006.
6) Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Soleti Mariangela in data 14.10.1991, avente scadenza il 31 ottobre
2003 e non rinnovato, afferente il locale ad uso parrucchiere sito in Torino,
piazza Carlo Emanuele ,15;
il contratto è stato assoggettato ad I.V.A.
sino al 10/2000 ed in data 13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale,
serie 3 numero 10620.
La causa, trattata all’udienza dello scorso
23.03.2006, è tuttora a riserva sull’ammissione delle istanze probatorie
formulate dalla controparte e contestate da ATC.
7) Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Leale Severina-Consorzio Piazza Carlo Emanuele 15 in data 7.01.1985,
avente scadenza il 31 dicembre 1996 e non rinnovato, afferente il locale ad uso
magazzino/deposito sito in Torino, piazza Carlo Emanuele, 15;
il contratto è stato registrato a Torino il
10.01.1985 al n. 798, la registrazione è stata annualmente rinnovata sino al
1988, dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. sino al 10/2000 ed
in data 13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie 3 numero 10596.
Con la sentenza n. 3128 del 17.05.2006 il
Tribunale di Torino ha dichiarato la risoluzione del contratto di locazione
alla data del 31.12.2002, fissando per l’esecuzione la data del 31.12.2006.
8) Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con Soncin Pasqualina e Carbone Giuseppe in data 31.10.1984, avente
scadenza il 31 ottobre 1996 e non rinnovato, afferente il locale ad uso
magazzino/deposito sito in Torino, piazza Carlo Emanuele, 15;
il contratto è stato registrato a Torino il
16.11.1984 al n. 27787, la registrazione è stata annualmente rinnovata sino al
1988. Dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. sino al 10/2000 ed
in data 13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie 3 numero 10641.
La causa andrà in discussione all’udienza del
21.11.2006.
9) Contratto di locazione stipulato da ATC
Torino con “Associazione UISP Torino” in data 22/04/1985 avente scadenza il 31
maggio 2000 e non rinnovato, afferente il locale ad uso ufficio sito in P.zza
Carlo Emanuele 15 Torino;
il contratto è stato registrato a Torino in
data 16/05/1985 rep. n°11420, la registrazione è stata annualmente rinnovata
sino al 1988. Dal 1989 il contratto è stato assoggettato ad I.V.A. sino al
10/2000; in data 13/11/2000 è stato oggetto di denuncia verbale serie b numero
10521.
Si precisa che l’”Associazione UISP Torino”
ha formalizzato, con decorrenza 01.07.2006, un contratto di locazione presso
altra unità commerciale estranea al compendio, impegnandosi al contempo a
rilasciare la sede di piazza Carlina entro il 15.10.2006.
Resta a carico dell’A.T.C., in accordo con la
Città (e salvo eventuale diverso avviso da parte dell’aggiudicatario), l’onere
di coltivare e concludere le azioni occorrenti per la liberazione di dette
unità, adottando le azioni più opportune per una rapida definizione delle
controversie.
A seguito della variante n°118 al P.R.G. approvata con
deliberazione del Consiglio Comunale in data 13 febbraio 2006 mecc. n°2005
09875/009 ai sensi dell’art.17, comma 7, della Legge Urbanistica Regionale
56/77, l’immobile è destinato ad uso ricettivo ed inserito in area “AT – Aree
da trasformare comprese nella Zona Urbana Centrale Storica”, scheda normativa
n. 31 “Ex Albergo di Virtù” sotto riportata, la quale disciplina specificamente
le destinazioni d’uso, gli
interventi, e le modalità di
attuazione, ferme restando le norme generali di piano alle quali si rinvia per
quanto non definito nella scheda stessa infra riportata.
Trattandosi di “Area da Trasformare” nella Zona Urbana Centrale
Storica, a norma di piano (art. 10 comma 37 bis) è anche prevista
l’acquisizione del parere della Commissione Regionale per i Beni Culturali e
Ambientali di cui all’art. 91 bis della L.U.R.
Con l’adozione del progetto definitivo della variante n. 100 al
P.R.G., in materia di tutela delle aree a rischio idrogeomorfologico,
l’immobile in esame è stato inserito in classe I (P) di pianura, corrispondente
a “zone non soggette a pericoli di inondazione né di allagamento”, per le quali
non sono previste particolari limitazioni alle scelte urbanistico - edilizie.
Scheda 31
“31. Ex- Albergo di virtù
(Isolato compreso tra la piazza Carlo Emanuele II e le vie Santa Croce, San
Massimo e Maria Vittoria)
L’isolato che ha un
impianto risalente al XVII secolo, fu
realizzato per ospitare l’Albergo di virtù. Da allora gli immobili hanno
subito numerosi interventi edilizi e rimaneggiamenti che ne hanno
alterato e modificato in modo sostanziale l’impianto originario.
Le modifiche più radicali
sono state effettuate a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale
che hanno comportato la ricostruzione
degli edifici compresi tra via Maria Vittoria e Via San Massimo. Successivi
lavori negli anni ’80 hanno provocato gravi cedimenti statici di carattere
strutturale tali da rendere attualmente inagibile parte dello stabile.
Si prevede di attuare
un completo e definitivo recupero
dell’intero isolato, salvaguardando nel contempo l’immagine urbana consolidata.
La destinazione è
ricettiva.
Entro il limite del 25%
della S.L.P. esistente o in progetto, sono ammesse attività complementari e
accessorie funzionali all’attività principale quali residenza custode e/o
titolare, uffici e commercio al dettaglio. In tale quota sono sempre ammessi i
pubblici esercizi.
La facciata su piazza
Carlo Emanuele II è assoggettata ad interventi conservativi e deve essere
mantenuta con l’attuale aspetto; non può pertanto essere modificata
sotto il profilo architettonico e altimetrico. Devono, inoltre, essere
salvaguardati il porticato del cortile e l’androne principale.
Per le restanti parti
dell’immobile, previo parere favorevole della competente Soprintendenza per i
Beni Architettonici e del Paesaggio, i tipi di intervento ammessi possono
arrivare fino alla demolizione e ricostruzione, a condizione che vengano effettuate approfondite analisi storiche e strutturali volte a documentare
le modificazioni dell’impianto originario sia sotto il profilo architettonico
che sotto il profilo strutturale.
Le altezze delle fronti su
via, anche a seguito di interventi di ricostruzione, devono rispettare le
prescrizioni del Regolamento Edilizio e i disposti delle Norme Urbanistico
edilizie di Attuazione del P.R.G. che disciplinano le altezze. L’eventuale
demolizione degli edifici esistenti, o di loro parti, e la loro contestuale
ricostruzione deve avvenire nel rispetto dei fili stradali esistenti.
L’altezza massima è di m.
18 e comunque non superiore alla maggiore altezza degli edifici adiacenti in
cortina con uno spessore di manica massimo
di m. 14. È ammesso il completamento con aumento di SLP delle sole
maniche laterali lungo le vie Maria Vittoria e Santa Croce con coperture e
pendenze tradizionali da raccordarsi con i piani di gronda e le coperture
esistenti.
È ammessa la copertura del
cortile a condizione che i materiali usati garantiscano un buon soleggiamento
delle aree sottostanti e delle facciate laterali.
È ammessa, altresì, la realizzazione di parcheggi interrati,
anche ai fini della verifica, per le eventuali nuove volumetrie, della
dotazione prevista dall’art. 41 sexies della Legge 1150/1942 come modificato
dalla Legge 122/1989.
Qualora si realizzino
nuove S.L.P., oltre ai parcheggi pertinenziali sopra richiamati, afferenti alle
nuove volumetrie, si devono reperire
aree per servizi pubblici in misura pari all’ottanta per cento della S.L.P. in
incremento di cui almeno il cinquanta per cento da destinare a parcheggi. Ai
sensi dell’articolo 10 comma 37 delle norme del vigente P.R.G. della Città di
Torino, in alternativa alla dismissione, è ammessa la monetizzazione delle aree
a servizi come previsto all’articolo 6 delle disposizioni precitate.”
Gli interventi
nell’isolato si attuano tramite permesso di costruire convenzionato che subordina
il rilascio dei titoli abilitativi alla stipula di apposita convenzione o di
atto unilaterale d’obbligo.”
In relazione alle prescrizioni contenute nella scheda si precisa inoltre quanto segue:
Le prescrizioni relative alle dimensioni massime previste per i
corpi di fabbrica, per i quali è ammessa la ricostruzione, vanno correttamente
lette nei termini seguenti (anche alla luce di quanto prescritto all’art. 10
comma 26 delle NUEA):
- l’altezza non deve
essere superiore alla maggiore altezza degli edifici adiacenti in cortina, col
limite massimo di 18 metri assoluti;
- lo spessore di manica
massimo è di 14 metri.
Il cortile può essere coperto (alle condizioni fissate al 10°
periodo della scheda 31). In tal caso, sotto il profilo urbanistico - edilizio,
sono possibili due regimi diversi:
a) se il cortile coperto
resta di uso privato, viene
computato nel calcolo della nuova SLP
realizzata e quindi incide nella
determinazione degli oneri di urbanizzazione e nella definizione del fabbisogno
di servizi standard e di parcheggi pertinenziali ex L.
122/89;
b) se il cortile coperto
viene “assoggettato all’uso pubblico” (costituendo una sorta di piazzetta interna di accesso
libero ma regolato con modalità da
definire con specifica convenzione) la superficie non
viene computata nella
nuova SLP in progetto; in tal caso
un eventuale uso parziale del cortile per dehors a servizio di
pubblici esercizi che si affacciano
sulla “piazzetta”, è soggetto al rispetto del relativo Regolamento Municipale (
n° 293) e al pagamento del canone “COSAP”.
La dotazione di parcheggi pertinenziali ai sensi della L. 122/89
è commisurata alle eventuali nuove volumetrie in progetto nella misura di 1 mq.
ogni 10 mc. di nuova costruzione. A tale fine, in alternativa alla nuova
volumetria reale in progetto, è possibile assumere la “volumetria virtuale”
ottenuta moltiplicando la nuova SLP in progetto per un’altezza convenzionale di
m. 3,50.
Indicazioni circa la determinazione del contributo per il
rilascio del permesso di costruire dovuto ai sensi della legge 10/77 (oneri di
urbanizzazione e costo di costruzione):
L’entità del contributo di costruzione dovuto
dipende dalle tipologie di intervento e dalle destinazioni d’uso proposte con
riferimento agli oneri tabellari in vigore al momento del rilascio del Permesso
di Costruire e secondo quanto prescritto dal Regolamento Comunale in materia di
disciplina del contributo di costruzione approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale in data 13 febbraio 2006 (mecc. 2005 02356/038). In
particolare:
1) Gli interventi di restauro e risanamento conservativo (con
mutamento di destinazione d’uso) comportano il pagamento di una quota per
oneri di urbanizzazione, dovuta per il cambio di destinazione d’uso e
commisurata alla differenza dei valori tabellari riferiti alla originaria
destinazione “residenziale” e alla nuova destinazione in progetto (utilizzando
i parametri della tabella C allegata al Regolamento Comunale in materia di
disciplina del contributo di costruzione); il pagamento del costo di
costruzione non è dovuto.
2) Gli interventi di ristrutturazione edilizia (con mutamento
di destinazione d’uso) comportano il pagamento di una quota per oneri di
urbanizzazione, dovuta per il cambio di destinazione d’uso e commisurata alla
differenza dei valori tabellari riferiti alla originaria destinazione
“residenziale” e alla nuova destinazione in progetto nonché la corresponsione del contributo dovuto per la
ristrutturazione considerando la nuova destinazione ( oneri di urbanizzazione
computati con riferimento ad un volume virtuale corrispondente al “valore”
delle opere previste nella ristrutturazione).
Il contributo relativo al costo di costruzione è pari al 5% del
computo metrico estimativo delle opere previste per gli edifici di interesse
turistico non di lusso, il 6% per gli edifici classificati di lusso e al 5% per
gli edifici commerciali.
3) Gli interventi di completamento (con aumento di S.L.P.)
comportano il pagamento degli oneri di urbanizzazione riferiti alla destinazione
di progetto.
Il contributo relativo al costo di costruzione è pari al 5% del
computo metrico estimativo delle opere previste per gli edifici di interesse
turistico non di lusso, al 6% per gli edifici classificati di lusso e al 5% per
gli edifici commerciali.
Il Ministero per i Beni Culturali - Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte - con Decreto del Direttore
Regionale in data 24 ottobre 2005 ha dichiarato che l’immobile riveste l’interesse
culturale di cui agli artt. 10-12 del D.Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni
Culturali); pertanto rimane sottoposto a tutte le disposizioni di tutela
contenute nel predetto Decreto Legislativo (e sue modifiche e integrazioni) e
la sua alienazione, autorizzata dall’Ente stesso con nota n. 3974 del 10 marzo
2006, è soggetta alle seguenti vincolanti prescrizioni:
- Dovrà essere garantita
la conservazione del bene mediante l’attuazione di adeguate opere di
manutenzione, restauro e recupero, i cui progetti dovranno essere sottoposti
all’approvazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il
Paesaggio del Piemonte e qualora comportino opere di scavo, anche alla
Soprintendenza per i Beni Archeologici e Museo delle Antichità Egizie, ai fini
del rilascio del nulla osta, ai sensi del comma 3 dell’art. 57 del D.Lgs
42/2004. Si precisa che per l’immobile in oggetto gli interventi dovranno
essere rispettosi dell’insieme architettonico e di quant’altro necessario alla
tutela del bene stesso non individuabile allo stato attuale di conoscenza, ed
in particolare delle condizioni cautelative di seguito elencate da verificare
comunque in fase di esame di progetto:
a) dovranno essere
disposti i consolidamenti strutturali, la cui necessità è evidenziata dalle
indagini condotte, evitando soluzioni
di totale demolizione di strutture murarie e orizzontamenti;
b) tutti i fronti esterni
dovranno essere mantenuti nelle scansioni attuali;
c) non potranno essere
modificate le quote degli orizzontamenti interni;
d) dovrà essere
verificata la sussistenza di apparati murari riconducibili a preesistenze,
quali la Cappella della Concezione, di cui dovrà essere valutata in fase
progettuale la valorizzazione;
e) per quanto attiene la
realizzazione di garage o vani interrati, questa dovrà essere preceduta da approfondite indagini archeologiche
precisando che - ove emergessero ritrovamenti di strutture murarie di interesse
monumentale o storico che devono essere conservate – l’intervento potrà essere
oggetto di sostanziali modifiche.
- L’immobile in
questione, potrà essere destinato ad uso residenziale o a ospitare attività
ricettive, purché la destinazione sia finalizzata a riqualificare l’immobile
nelle sue stratificate valenze architettoniche; potrà inoltre ospitare – limitatamente
al piano terreno – attività commerciali e terziarie. Non potrà essere destinato
ad usi incompatibili, né ospitare servizi che comportino apparati tecnologici
invasivi;
- Dovrà essere
garantita, particolarmente in occasioni finalizzate alla conoscenza del
territorio, la pubblica fruizione del bene.