La Città di Torino è interessata da anni dal fenomeno della cosiddetta “Movida”, ovvero la presenza all’aperto di concentrazioni di persone che, per finalità aggregative e sociali, frequentano soprattutto nelle ore notturne aree residenziali caratterizzate dalla presenza di numerosi pubblici esercizi ed attività di vendita al dettaglio di alimenti e bevande.
La caratterizzazione del rumore complessivo della “Movida” è stata effettuata a partire dall'analisi dei dati disponibili dalla rete monitoraggio, in particolare per quanto concerne le diverse aree prioritarie individuate, ovvero l’area di San Salvario , di piazza Vittorio Veneto e Vanchiglia, rilevando livelli orari superiori ai limiti in particolare nelle notti di giovedì, venerdì e sabato.
Dopo attività di studio, iniziative a carattere di urgenza e progetti speciali, in considerazione degli elevati livelli di rumore rilevabili nei periodi serali e notturni nelle piazze e vie degli isolati maggiormente interessati, in data 18 giugno 2019 la Giunta Comunale ha proposto al Consiglio Comunale, ai sensi dalla Legge Quadro sull'inquinamento acustico n.447/95 e dalla L.R 52/2000, l’approvazione di un Piano di Risanamento Acustico.
Il Piano di Risanamento Acustico riguarda l’intero territorio cittadino, ha carattere sperimentale con aggiornamento periodico ed è organizzato in linee d'azione in relazione alle criticità riscontrabili relative alle diverse sorgenti sonore.
Il Piano individua quali priorità:
• per l’intera area di riferimento, la riduzione delle rumorosità legata alla gestione dei singoli esercizi commerciali, al fine di contenere gli episodi di disturbo;
• per le aree prioritarie di intervento, il miglioramento della conoscenza del fenomeno e la riduzione complessiva dei livelli di rumorosità notturna legata alla presenza di persone in strada, anche non riconducibile a specifici esercizi commerciali, al fine di ridurre il disturbo e l’esposizione al rumore della popolazione residente.
Il Piano assume quali aree prioritarie di intervento quelle individuate dal "Regolamento per l'esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici" quali ambiti urbani caratterizzati da problematiche collegate al traffico, all’inquinamento acustico, alla fruibilità degli spazi e alla vivibilità del territorio, ovvero:
- l'area San Salvario delimitata dalle seguenti vie: corso Dante (ambo i lati), via Nizza,corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo D'Azeglio;
(allegato 5a);
- l'area Vanchiglia delimitata dalle seguenti vie: corso Regina Margherita, via Napione ambo i lati, corso San Maurizio;
(allegato 3a)
- la zona di Piazza Vittorio delimitata dalle seguenti vie: via Giolitti ambo lati, via delle Rosine ambo lati, via Po ambo lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo lati, via Verdi ambo lati, via Roero di Cortanze ambo i lati, corso San Maurizio;
(allegato 2a)
- la zona di Borgo Rossini delimitata dalle seguenti vie: corso Regio Parco, corso Verona, lungo Dora Firenze.
(allegato 4a)
In risposta alla specifica complessità del tema il Piano di Risanamento Acustico relativo al fenomeno della c.d. “Movida” è articolato in quattro linee di intervento:
1. monitoraggio integrato del fenomeno ed analisi dei dati, con riguardo al rumore ambientale, agli afflussi e alle presenze, al traffico e alla sosta, ai rifiuti prodotti;
2. riduzione e contrasto della rumorosità e del disturbo, considerando gli effetti legati al consumo in strada di bevande alcoliche, all’impatto acustico dei locali di somministrazione, alla rumorosità degli avventori, sia nei pressi dei locali che nei dehors, alla rumorosità del traffico per la ricerca dei parcheggi e in reazione alla sosta non ordinata, alle attività di raccolta rifiuti, spazzamento stradale ed igiene del suolo nonché a particolari comportamenti (goliardia, atti violenti, vandalismo, ecc.);
3. pianificazione territoriale e commerciale, compresi specifici criteri per l’assegnazione dei limiti di riferimento notturni alle aree interessate dal fenomeno della c.d. “Movida”, contemperando le specificità dei luoghi e i principi delle norme nazionali e regionali di riferimento;
4. riqualificazione dello spazio pubblico e crescita delle proposte alternative per l'intrattenimento giovanile, quali elementi che possono contribuire alla migliore gestione del fenomeno e all'adozione di comportamenti più consapevoli da parte dei fruitori, come da consolidate esperienze europee.