Ultimo aggiornamento 18.12.2013, 12:22
La plastica è raccolta in modo differenziato sia con il sistema stradale sia con il sistema porta a porta .
Nei cassonetti o nei sacchi di raccolta della plastica occorre conferire esclusivamente imballaggi, ed in particolare:
Cosa non mettere nei cassonetti o nei sacchi della raccolta plastica (anche se possono essere costituiti da materiale plastico, ma non sono imballaggi):
Gli imballaggi in plastica, come tutti gli imballaggi, devono essere raccolti e riciclati in base a precise disposizioni dettate dall’Unione Europea, recepite dai paesi membri, come l’Italia, a titolo obbligatorio.
In Italia si sono costituiti dei “consorzi di filiera” obbligatori, aderenti al CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi (per la plastica COREPLA – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica), che hanno l’obiettivo di incentivare la raccolta degli imballaggi attraverso l’erogazione di un corrispettivo economico ai comuni che effettuano la raccolta.
Le risorse economiche per il pagamento del corrispettivo ai comuni, sono rese disponibili dai produttori di imballaggi che versano ai consorzi un contributo obbligatorio (detto CAC) per ogni imballaggio immesso sul mercato.
L’importo del corrispettivo, versato ai Comuni a copertura dei soli maggiori costi che gli stessi devono sostenere per raccogliere gli imballaggi in maniera differenziata, è definito a livello nazionale dall’ Accordo Quadro ANCI-CONAI e dipende dalla qualità e quantità del materiale raccolto.
Per quanto riguarda la raccolta stradale, la plastica deve essere conferita nei cassonetti con il coperchio grigio; nel centro storico e nelle zone della città dove è avviata la raccolta domiciliare o “porta a porta” si utilizzano gli appositi sacchi grigi ritirati direttamente dai condomini.
Il materiale raccolto viene conferitopresso piattaforme convenzionate CO.RE.PLA., che successivamente lo inviano alle industrie per la trasformazione e produzione di altro materiale plastico.
Il polietilene (PE) da recupero è usato per produrre tappi, contenitori per detergenti, sacchi per spazzatura, taniche, cassette, nastri adesivi.
Il polietilentereftalato (PET) recuperato è usato per produrre contenitori per liquidi, fibre per imbottiture, interni e accessori per auto, tessuti non tessuti (Pile).
Il polivinilcloruro (PVC) recuperato è usato soprattutto nel settore edile, per produrre bottiglie e contenitori per detersivi, pellicole per film, corde.
Da plastiche eterogenee (non PE, PET o PVC) si ottengono elementi di arredo urbano, oggettistica, giochi per bambini, contenitori e cartellonistica stradale.
Ricordiamoci di:
Anche le confezioni destinate agli affettati sono riciclabili e devono essere gettate nei contenitori per la plastica.
Con una bottiglia di plastica si può tenere accesa una lampadina da 60 W per un’ora, con 20 si fa un pile.
Negli ultimi 20 anni l’uso della plastica nelle automobili è aumentato del 114% e si stima che, senza questo materiale, un auto peserebbe 200 kg in più.
telefona al Numero Verde Amiat 800-017277