Ultimo aggiornamento 25.10.2022, 08:50
Con il termine elettrosmog si designa il presunto inquinamento elettromagnetico da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte da emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti alternate di forte intensità (come gli elettrodotti della rete di distribuzione), reti per telefonia cellulare, e dagli stessi telefoni cellulari.
La presenza di tali tipi di radiazioni nell’ambiente esterno è legata soprattutto a sorgenti dedicate a telecomunicazioni, come i ripetitori radio TV, o impiegate per la telefonia cellulare, tra cui si devono considerare sia le stazioni radio base sia i telefoni cellulari. Anche nell’ambito abitativo è possibile essere esposti a sorgenti di campo elettromagnetico, semplicemente facendo uso di apparecchi che utilizzano energia elettrica.
L’inquinamento elettromagnetico è costituito principalmente dai campi elettromagnetici prodotti dagli impianti per telecomunicazioni e dalle linee ad alta tensione della rete elettrica.
Servizio Qualità e Valutazioni Ambientali - Ufficio Inquinamento Elettromagnetico
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