Ultimo aggiornamento 12.05.2022, 16:01
Gli impatti causati dai cambiamenti climatici stanno rendendo le città sempre più vulnerabili alle inondazioni urbane e al problema della scarsità d’acqua che, sommati al crescente consumo di acqua potabile, determinano anche l’incertezza sulla disponibilità, nel prossimo futuro, delle risorse idriche e sulla loro sicurezza.
Così una delle principali sfide che anche Torino deve affrontare riguarda la gestione integrata delle acque urbane nella sua interezza: l’approvvigionamento, la qualità dell’acqua potabile, la distribuzione e il sistema fognario.
Con l’obiettivo di contrastare i rischi idrologici indotti dai cambiamenti climatici e di poter continuare a disporre in futuro di acqua pulita e per tutti, la Città si è dotata di un Piano Strategico e di un Piano di Azione sul tema della gestione sostenibile delle acque in ambito urbano.
Un percorso iniziato con la partecipazione della Città al Progetto europeo CWC (City Water Circles: Urban Cooperation Models for enhancing water efficiency and reuse in Central European functional urban areas with an economy approach), finanziato nell’ambito della terza call del Programma di Cooperazione Territoriale Central Europe, della durata di 3 anni, che intendeva supportare le città partecipanti (insieme alla Città di Torino e al partner locale Poliedra e ad altri 9 partner europei), più precisamente le Aree Urbane Funzionali (FUA – Functional Urban Areas), a riformare i sistemi di infrastrutture idriche urbane obsolete applicando un approccio di economia circolare, che offre vantaggi sia economici che ambientali.
Il partenariato ha lavorato per introdurre e promuovere misure di efficienza idrica con il riutilizzo di risorse idriche locali non convenzionali, come l’acqua piovana e quella grigia (principalmente acque di scarico utilizzate per l’igiene personale) per scopi pubblici, domestici e industriali, al fine di ridurne il consumo di acqua.
L’obiettivo è di alleviare la pressione sulle risorse idriche sovra sfruttate nell’ambito delle ‘Aree Urbane Funzionali (FUA)’.
Il riutilizzo delle acque piovane permetterà anche di ridurre l’impatto negativo di eventi meteorologici intensi.