Attraverso quali parametri possiamo identificare una “situazione di inquinamento acuto”?
Consultando la normativa di riferimento, il D. Lgs. 155/2010 (Allegato XII) stabilisce ad esempio soglie di allarme per 3 inquinanti:
- biossido di azoto (NO2): concentrazione media oraria superiore a 400 µg/m3 per almeno 3 ore consecutive;
- biossido di zolfo (SO2): concentrazione media oraria superiore a 500 µg/m3 per almeno 3 ore consecutive;
- ozono (O3): concentrazione media oraria superiore a 240 µg/m3 per almeno 3 ore consecutive.
Vengono inoltre considerati episodi di inquinamento acuto quelle situazioni di accumulo degli inquinanti e di aumento delle concentrazioni, correlate all’instaurarsi di condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione, nelle quali si verificano superamenti dei valori limite perduranti per più giorni. Un esempio sono i giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero del PM10 (media giornaliera superiore a 50 µg/m3) collegati ai vari livelli di attivazione delle misure temporanee omogenee previste dal Protocollo di Bacino Padano.
Le situazioni di emergenza in base alla normativa corrispondono al superamento dei livelli di allarme sopracitati e, sulla base dell'Accordo di bacino Padano, agli episodi di persistenza dei superamenti dei valori limite di PM10 perduranti per più giorni. Durante tali episodi, per la natura stessa del fenomeno, si assiste a un accumulo di inquinanti al suolo e a un tendenziale progressivo aumento delle concentrazioni. Le misure temporanee hanno proprio lo scopo di contrastare questo aumento o perlomeno di diminuirne l'entità. La frequenza di questo tipo di episodi nel semestre critico non può essere stabilita a priori perché dipende dalla criticità delle condizioni meteorologiche di quella particolare stagione (ad esempio dalla maggior o minore piovosità).
Da cosa possono essere causati i periodi di inquinamento acuto?
- Fattori ambientali e climatici legati alla stagionalità
- Incendi
- Combustione libera di materiali Incidenti con fuoruscita di gas inquinanti
- Altro.
Come posso adattare i miei comportamenti per proteggermi durante episodi puntuali di emergenza (esempio durante incendi importanti in corso che determinano aumento della presenza di inquinanti nell’area)?
Se senti odore di fumo, riduci al minimo le attività all'aperto. Ciò è particolarmente importante per chi ha problemi di salute (per esempio malattie cardiache o malattie respiratorie come l'asma) o per gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza.
Rivolgiti al medico se manifesti i seguenti sintomi: tosse ripetuta, mancanza di respiro o difficoltà di respirazione, dispnea, senso di costrizione toracica o dolore, palpitazioni, nausea o stanchezza insolita, vertigini.
In questa situazione, segui queste precauzioni per proteggere la tua salute:
- riduci al minimo le attività all'aperto;
- rimani in casa con porte e finestre chiuse il più possibile;
- usa il condizionatore d'aria solo se non porta il fumo all’interno;
- considera la possibilità di lasciare la zona fino a quando le condizioni migliorano.
Come posso essere informato in caso di inquinamento acuto? Come posso informarmi di più su questi temi?
- Radio e TG.
- Allerte di protezione civile.
- Consultazione periodica dei siti istituzionali per reperire informazioni ufficiali:
- Comune di Torino
- Città Metropolitana di Torino
- Regione Piemonte
- Sistemapiemonte
- Arpa Piemonte approfondimenti
- Arpa piemonte bollettini