Ultimo aggiornamento 09.11.2012, 11:49
E’ costituito dall'insieme di tutto il materiale non gassoso con diametro aerodinamico inferiore a 10 µm in sospensione nell'aria.
L’origine delle particelle è molto varia; il PM10 è costituito da polveri sospese, da materiale organico disperso dai vegetali (pollini e frammenti di piante), da materiale inorganico prodotto da agenti naturali (vento e pioggia), dall'erosione del suolo ecc..
Nelle aree urbane il materiale particolato può avere origine da lavorazioni industriali (cantieri edili, fonderie, cementifici), dall'usura dell'asfalto, dei pneumatici, dei freni, delle frizioni e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli dotati di motore a ciclo diesel.
Il traffico veicolare urbano contribuisce in misura considerevole all'inquinamento da particolato sospeso; con l'emissione in atmosfera di particelle carboniose, composti inorganici e particelle incombuste di varia natura.
Il rischio sanitario legato alle sostanze presenti in forma di particelle sospese nell'aria dipende, oltre che dalla loro concentrazione, anche dalla dimensione delle particelle stesse. Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell'apparato respiratorio causando asma, bronchiti, enfisemi.
In prima approssimazione:
le particelle con diametro superiore ai 10 µm si fermano nelle prime vie respiratorie;
le particelle con diametro tra i 5 e i 10 µm raggiungono la trachea e i bronchi;
le particelle con diametro inferiore ai 5 µm possono raggiungere gli alveoli polmonari.
A livello di effetti indiretti, inoltre, il particolato fine agisce da veicolo di sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici.
L'unità di misura con la quale vengono misurate le concentrazioni di PM10 è microgrammi al metro cubo µg/m3.